Comunicato sindacale del Cdr News2000-Libero.it
A poche settimane dall’annuncio dell’operazione Vimpelcom-Wind, il proprietario del portale internet Libero.it sta ipotizzando di uscire dalla scena dell’informazione online chiudendo la sua storica testata giornalistica (http://notizie.libero.it), nonostante il buon andamento dei conti, della pubblicità e delle performance. Ecco quanto emerso durante un incontro ufficiale a Roma presso l’Unione degli industriali e delle imprese tra Wind assistita da Uir e Cdr di News2000 – Libero.it assistito da Fnsi e Alg. Questo sembra essere il primo atto dell’annunciato scorporo di Libero.it, nell’ambito dell’accordo russo-egiziano. È emblematico che l’unico portale internet che per primo, più di dieci anni fa, si volle dotare di una testata e di una redazione interna composta da giornalisti professionisti – scelta che si è rivelata vincente ed efficiente, portandolo ai vertici del settore in una ancor oggi innegabile e certificata crescita – improvvisamente ritenga un peso tale professionalità.
Eliminando la presenza dei giornalisti, imprenditori che dichiareranno di «non sentirsi editori», essendolo però nei fatti, si eviteranno così il “fastidio” di confrontarsi con gli organi sindacali e di categoria, di rispettare le regole della professione e della deontologia, in un far west dai contorni inquietanti e pericolosi. Questa ipotesi di chiusura risulta ancor più inaspettata dal momento che soltanto quattro mesi fa durante un incontro ufficiale, l’editore alla presenza delle Risorse umane, aveva espresso la volontà di intraprendere nuove e importanti iniziative multimediali per realizzare le quali i giornalisti e la testata erano considerati «strategici e centrali» e sulle quali la redazione aveva peraltro assicurato la consueta disponibilità.