La carta resta, l’online no: culture progressiste nelle pr

Via Alessandro Longo Trovo su Vittorio un gustosissimo aneddoto che riguarda una pr. E’ di recente capitato anche a me, con una pr che l’esclusiva la voleva dare a Repubblica e non a Repubblica.it, senza curarsi del fatto che ormai sono due realtà integrate. Pochi giorni fa mi chiama un ufficio stampa e mi invita … Leggi tutto

Cane da guardia, o da salotto?

Via Lsdi Il ruolo dei giornalisti italiani e la scomparsa dell’opinione pubblica sono i temi della prima manifestazione pubblica promossa dall’associazione “Giornalismo e democrazia”, in collaborazione con Articolo 21 e LSDI Il convegno si svolgerà a Roma – presso la Sede della Regione Lazio (Sala Tevere, Viale Cristoforo Colombo 212) e non più a Villa … Leggi tutto

Giovani limoni e radici secche

Via Vittorio Bertola erché, nonostante l’ICT sia uno dei pochissimi settori che possono ancora reggere l’economia di un paese sviluppato, praticamente nessuna azienda italiana dell’ICT ha successo su scala globale, e quelle che reggono lo fanno in buona parte solo su scala nazionale e solo grazie a commesse ricevute per amicizia (quando non per stecche) … Leggi tutto

Giornalisti online: un primo identikit

Via LSDI

Età media 37 anni, da sei al lavoro sull’ online – Nei siti delle testate tradizionali prevalgono i redattori professionisti, mentre nelle testate “native” pubblicisti e non iscritti toccano quota 85,71% – I primi risultati della Ricerca “Giornalismo online, questo sconosciuto”, curata da Lsdi e presentata ieri mattina nella sede della Federazione nazionale della stampa – Il lavoro di approfondimento andrà avanti con l’ appoggio delle associazioni regionali di stampa e dei Cdr a livello territoriale

Ha un’ età media di 37 anni e da oltre sei anni lavora per testate digitali. Prevalentemente in redazione, secondo modalità di lavoro “tradizionali” (56,76%) e solo in seconda in telelavoro (40,54%). Prevale largamente il lavoro al desk (78,38%), mentre solo il 16,22% lavora in esterno. Nei siti online “nazionali” o diretta emanazione di testate tradizionali prevalgono i giornalisti professionisti (57,14%), mentre nelle testate nate direttamente per il web dominano i giornalisti pubblicisti e le figure non iscritte all’Ordine (assieme toccano quota 85,71%).

Per quanto riguarda la produzione di notizie, al top della classifica troviamo la cronaca locale (14,94%) e la cultura (12,67%), seguite da politica (10,49%) ed economia (10,13%).

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Cambio di paradigma needed

Un grandissimo al solito Vittorio Zambardino per aver riassunto in poche parole tutto quello che ci serve

Oggi (ieri) e domani a Urbino c’è il Festival dei blog. Non è la prima edizione. Ma quest’anno c’è più di un motivo per dire che sarebbe il caso di sconvolgere l’agenda e rinunciare a rituali di recente formazione ma già molto consolidati e che si prendono maledettamente sul serio.

Tesi: il giro di boa

La tesi che si sostiene qui è molto semplice: una crisi che brucia in pochi giorni l’equivalente del PIL statunitense di un anno non è una bolla che scoppia. E’ un giro di civiltà, una boa che si tocca per invertire la direzione di marcia, un fatto che rende non assurda l’affermazione che il web 2.0 si avvia alla sua fine.

Fine, ma intesa non come esaurimento dell’attività di blogging, della condivisione, della “vita sociale” in rete. A meno di uno sconvolgimento davvero apocalittico, quell’aspetto continuerà a vivere. E qui, come persone e come sito, ci sarà sempre visibilità e sostegno.

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Lavoratori a regime agevolato della società della conoscenza

Federico Fasce ha lanciato la discussione su un problema non banale di molti lavoratori digitali Il fatto è, come si vede da questo post di Dario Banfi, che ha generato una (secondo me) utile discussione su FriendFeed. Discussione che probabilmente si covava da tempo, più precisamente da un talk lanciato da Vittorio Bertola allo scorso … Leggi tutto

Giornalismo online questo sconosciuto: l’incontro

Finalmente siamo arrivati all’incontro romano per fare il punto sulla ricerca sul giornalismo digitale, per conoscerci meglio e condividere e conoscere i problemi di un mondo che sta cercando di crescere in tutti i sensi . Il bloggante presenterà la ricerca e un punto sulla situazione in Italia (Via LSDI)

I primi risultati della Ricerca sul giornalismo online in Italia avviata nelle scorse settimane da Lsdi saranno al centro di un incontro di lavoro che si terrà la mattina del 14 ottobre prossimo a Roma nella sede della Federazione nazionale della stampa (Fnsi, Corso Vittorio Emanuele 349).

L’ appuntamento mira a ricavare le prime indicazioni sullo stato del giornalismo online nel nostro paese e a fornire suggerimenti su come allargare e approfondire l’ indagine per conoscere meglio un fenomeno in espansione che però non è ancora stato studiato con la giusta attenzione nel nostro paese.

All’ incontro – in programma dalle 10 alle 13,30 – parteciperanno fra gli altri Roberto Natale e Franco Siddi, presidente e segretario generale della Fnsi, Enrico Ferri e Daniela Stigliano, della segreteria federale, Pino Rea, coordinatore di Lsdi, e diversi giornalisti delle redazioni on-line di media tradizionali e nativi digitali.

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Agorà telematica

Via Vittorio Zambardino In questo momento ho 233 “amici” su Facebook. Ne conosco meno del 10 per cento. Gli altri son venuti da sé, perché trascinati dalla vera e propria euforia che quel giochino ha scatenato nelle ultime settimane. Facebook ha sfondato il confine che separa gli esausti e i nerd, quelli che sperimentano tutto … Leggi tutto