Azienda globale, giornali locali

Il Fatto Quotidiano via Dagospia

È il sito Dagospia a fare due più due: la richiesta sarebbe una lettera firmata da John Elkann, presidente di Fiat, e da Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, due dei membri forti del patto di sindacato che governa la Rcs, per lamentarsi degli articoli di Mucchetti, uno dei critici più severi delle promesse di Marchionne, di certo il più severo tra quelli che lavorano nei giornali di cui il Lingotto è azionista.

La notizia viene rilanciata anche da Lettera43.it? , ma i verbi al condizionale restano tanti. Sabato la storia esce dal web, se ne occupa Paolo Panerai, editore del gruppo Class, in un lungo editoriale sul suo giornale, Milano Finanza (considerato, negli schieramenti semplificati del potere finanziario all’italiana, vicino all’area di Cesare Geronzi). La Fiat continua a tacere. Nessuna smentita. E fonti vicine al presidente John Elkann al Fatto non confermano l’esistenza della lettera ma neppure smentiscono i malumori per quello che scrive Mucchetti.

Possibile che la Fiat globale, con la testa più a Detroit che a Torino, sia così sensibile a quello che scrive il Corriere della Sera? Quando Elkann ha presentato la separazione tra auto e camion, ora quotati in Borsa da soli con Fiat Industrial, ha commentato che le partecipazioni editoriali “non vanno di certo in Fiat Industrial in quanto sinergie tra mondo editoriale e quello dei veicoli industriali è difficile da trovarne”.

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La registrazione del discorso di Fassino al Lingotto

La registrazione integrale del discorso con cui Piero Fassino questa mattina ha presentato al Lingotto la sua candidatura a sindaco di Torino. [audio:http://www.pasteris.it/blog/wp-content/uploads/2011/01/discorso-fassino-lingotto-2011-56k.mp3] Su Twitter gli aggiornamenti dal Lingotto durante la presentazione della candidatura

Torino, il giorno dopo il referendum

Stefano Parola su Repubblica.it

La Politica e una parte del sindacato esultano alla vittoria del sì al referendum di Mirafiori. E mandano un messaggio a Sergio Marchionne: dopo il “sì” della fabbrica ora tocca a lui rendere reali le promesse. Primo fra tutti, il presidente del Piemonte Roberto Cota: “Adesso – dice – bisogna vigilare su investimenti e aumenti di posti di lavoro”. E aggiunge: “È un segnale incoraggiante in un contesto in cui è necessario remare tutti nella stessa direzione. Incontrerò Marchionne, come ho già fatto diverse volte nell’ambito dei rapporti istituzionali. È una persona affidabile”.

Dunque, il governatore è pronto a fare la sua parte. Mentre le tute blu di Mirafiori si preparano a un lungo stop. Martedì una parte dei 5.500 sarà di nuovo in fabbrica, mentre mercoledì e giovedì tornerà sulle linee una parte più consistente. Venerdì varcheranno i cancelli solo gli addetti alla produzione della MiTo e poi non si sa, perché la Fiat non ha ancora dato comunicazioni ufficiali. L’unica certezza è che il 14 febbraio lo stabilimento si fermerà del tutto e scatterà un periodo di cassa integrazione straordinaria che durerà un anno. Per questo l’assessore regionale, Claudia Porchietto dice che “Regione e Provincia dovranno adoperarsi affinché questo anno di stop funga da opportunità per formare in modo adeguato i lavoratori”. E dell’esito del referendum dice che “è stata una vittoria oserei dire meramente tecnica che, pur svelando alcune ombre sulla capacità di Torino a guardare avanti, è un primo punto di partenza. Ora starà alla Regione e alle parti sociali far sì che la fiducia in Fiat sia garantita da un piano industriale serio e puntuale”.

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Di capitale importanza

Un libro ‘per capire che Torino è molto diversa da quella che si vuole raccontare Torino non sta mai ferma; anzi, secondo uno slogan di successo è always on the move. I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni in termini di infrastrutture, composizioni sociali, politiche urbane, lavoro ed economia sono lì a dimostrarlo e sono evidenti … Leggi tutto

Il buco del bilancio del Comune di Torino

Loris Dadam via Il Fatto Quotidiano Parlando con dirigenti comunali direttamente coinvolti nella definizione del bilancio risulta che la gravità del “buco” finanziario del Comune è molto più grave di quello che viene ufficialmente dichiarato ed i rischi gravissimi ormai lambiscono pericolosamente le tre voci fondamentali: personale, scuola, assistenza. La cultura, ormai, si da per … Leggi tutto

Nel refererendum dei lavoratori Fiat a Mirafiori ha vinto il sì dopo un lungo testa a testa

Il referendum fra i lavoratori del Lingotto per la ratifica dell’accordo con Fiat ha visto vincere il Si di poche centinaia di voti. Quando manca ancora lo scrutinio di un seggio, sospeso per il malore di uno scrutatore, il Si sta vincendo con il 54% contro il 46% del No. Le operazioni di scrutinio iniziate … Leggi tutto

Un Fassino che non appare fortunato

Piero Fassino non è stato fortunato nella scelta della data della presentazione della sua candidatura al Lingotto. Domenica 16 gennaio al mattino sarano passate solo 24 ore dall’esito del referendum per Mirafiori.Se vinceranno i No, sarà un grossa sconfitta politica per la linea di pensiero da lui appoggiata. Se vinceranno i Sì, sarà tacciato aver … Leggi tutto

Lo scherzo radiofonico: sono Vendola, mi passa Marchionne ?

Il presidente della regione Puglia e di Sinistra Ecologia e Libertà chiama alla Fiat e si fa passare l’amministratore delegato appena rientrato da Detroit. Parlano qualche secondo con una certa cortesia, poi Vendola intona anche un rap pro-operai che riprende un pezzo di Caparezza: “Sergio, spero di farti cambiare idea rappandoti la lettera di un … Leggi tutto

L’oroscopo 2011 di Torino Cronica

Torino Cronica presenta il suo oroscopo 2011 Leggiamo per esempio l’oroscopo 2011 del Leone, il segno zodiacale del bloggante tiolare Il 2011 è proprio l’anno del Leone. Ma nello zodiaco cinese, che corrisponde al nostro 1614. In quell’anno dubitiamo che qualcuno di voi fosse già in circolazione, anche se la “cronicità” torinese potrebbe aver conservato … Leggi tutto