Nel gennaio del 1953 Charles Erwin Wilson, ex numero GM, durante l’audizione ad un Comitato del Senato Usa, affermò <<ciò che era buono per la nazione fosse buono per la General Motors e viceversa>>.
Fino alla metà degli anni ottanta, quando la casa torinese era diventata il primo costruttore di auto europeo e il quinto nella classifica mondiale, e fatte le debite proporzioni, tale accostamento poteva intendersi valido anche per il duo Italia-Fiat. Fiat che non è solo auto, ma anche veicoli industriali (Iveco) e macchine agricole e movimento terra (CNH).Con il declino del potere dell’ing. Ghidella (l’ultimo manager a comprendere cosa fosse un pianale) a vantaggio del contabile Romiti, ciò che è stato male per Fiat auto (i camion e le mietitrebbiatrici hanno avuto una vita industrialmente normale) lo è stato per il Bel Paese, ma non viceversa.
La Ford nel settembre del 1986 era disposta ad offrire fino a 4 mila miliardi di lire per acquisire l’Alfa Romeo ed altrettanti per gli investimenti. Il 6 novembre il marchio viene ceduto alla Fiat. Secondo le ricostruzioni più ottimistiche, il prezzo pagato non ha superato i 400 miliardi di lire (un decimo dell’offerta Ford) in comode rate senza interessi a partire dal 1993. Cesare Romiti, che trent’anni prima di Sergio Marchionne aveva già ben chiare le idee di come si valorizzassero i marchi, abbandonerà la trazione posteriore. Per realizzare economie, le auto del Biscone utilizzeranno i pianali Fiat-Lancia, esclusivamente a trazione anteriore. In altri termini l’Italia ci perde 8 mila miliardi di lire e la Fiat si pappa uno dei più prestigiosi marchi di auto sportive, con la licenza di distruggerlo.
Piemonte
Il 4 aprile presentiamo Torino Digitale
Via Testo Libero Il 4 aprile alle ore 11.30 al Circolo dei Lettori di Via Bogino 9 a Torino sarà presentata ai cittadini e ai mezzi di informazione Torino Digitale. Torino Digitale nasce da una ottima idea di Fabio Malagnino intorno a cui si sono aggregati un gruppo di esperti di cultura e tecnologia digitale torinese. Torino … Leggi tutto
Ipotesi sui destini di Fiat americanizzata
Via Repubblica.it Torino capitale europea del colosso FiatChrysler. Quali conseguenze pratiche avrebbe questa scelta? Mentre la polemica degli ultimi giorni riguarda soprattutto il piano politico e sindacale, è ben più difficile capire quali sarebbero gli effetti concreti di una simile decisione. Oggi gli Enti centrali di Mirafiori governano su un impero che va dal Brasile … Leggi tutto
La puntata di Report sulla Fiat: testo e video
Via QP Domenica 27 marzo è andata in onda su Rai 3 uno speciale di Report di Milena Gabanelli realizzata da Giovanna Boursier dedicata alla Fiat. Il reportage racconta la storia della Fiat fino agli ultimi anni: la grande crisi, l’arrivo di Marchionne, l’accordo con Chrysler e l’analisi economica e strategica del futuro dell’azienda. Il … Leggi tutto
All’Italia resteranno solo i bulloni di Fiat
La Fiat sempre più lontana da Torino
Via QP La notizia è uno degli argomenti più dibattuti a Torino: “quando sarà trasferita negli Usa la sede del gruppo derivante dalla partnership fra Fiat e Chrysler ?” Oggi è arrivato un segnale più forte degli altri che indicano quanto l’unione operativa si stia saldando di settimana in settimana attraverso molti indizi. Il quartier … Leggi tutto
Una Fiat da anni cinquanta
Via QP “Non si può tornare agli anni cinquanta” lo dice con una battuta ma è serissimo Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom-Cgil, quando spiega la posizione della Fiom sulla trattativa per la ex Bertone. Dopo che ieri sera Fiat ha lasciato il tavolo in cui si discuteva con i sindacati l’accordo per quelle che … Leggi tutto
La Fiat congela il lavoro in Bertone
La situazione ex-Bertone diventa critica L’investimento da 500 milioni di euro per produrre un modello Maserati nella ex Carrozzeria Bertone, fabbrica feudo della Fiom, è a rischio. La Fiat vuole che anche in questo caso si applichi il contratto già previsto per Mirafiori, ma i metalmeccanici Cgil dicono no. Prima di arrivare all’interruzione del confronto, … Leggi tutto
Berlusconi a Torino con la No Berlusconi Night
Via QP Lunedì 21 marzo il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà a Torino per sostenere la candidatura a sindaco di Coppola. Si tratta di un blitz velocissimo con una agenda ancora frammentata anche perchè il premier teme la contestazione messa in atto da molti movimenti torinesi. … Berlusconi è atteso anche dalla contestazione della … Leggi tutto
Ghidella: la città intera (Torino) se lo cucinò come neppure nella peggiore Palermo di inizio secolo.
Francesco Bonazzi sul Secolo XIX Via Dagospia
Però quando parlava con i suoi amici stretti, come i due di Bordighera con i quali aveva spiccato il volo alla RivSkf, cuscinetti a sfera, non faceva il finto tonto. Sapeva benissimo che a Torino aveva perso la classica guerra di corte. E che allora quell’accusa di essere autocentrico spianò la strada alla crescita di un’altra Fiat.
Quella che dopo la sua cacciata si espanse nella finanza, nel settore difesa , nelle costruzioni civili. Ma non disse una parola neppure dopo Mani Pulite, quando i fasti di Gemina, Impregilo e SniaBorletti mostrarono la loro faccia nascosta. Giudiziaria e finanziaria.
Quando l’ingegnere vercellese che amava definirsi un mangianebbia fu cacciato, a Torino venne messa in giro la voce che fosse stato beccato con le mani in chissà quale marmellata. Nessuno lo denunciò mai. Nessuno glielo disse mai in faccia. La città intera se lo cucinò come neppure nella peggiore Palermo di inizio secolo. Ghidella sapeva che perfino il salumaio della Gran Madre e l’ultimo dei tassisti avevano la loro verità: «Era bravo, ma l’hanno beccato sui soldi».
Il bilancio di Chiamparino fatto senza pluralismo
In un paese anglosassone o in una diversa cultura dell’informazione, ad un incontro organizzato con il sindaco uscente di una grande città per fare il bilancio dei suoi mandati ci sarebbe un pool di giornalisti di diverse testate a a fare serenamente, delle domande a più voci e con diverse interpretazioni. Soprattutto se ad organizzare … Leggi tutto