Perizia sulle fatture del Premio (via Lastampa.it)
Lo scandalo sul premio Grinzane Cavour – che a marzo portò all’arresto del patron Giuliano Soria e del fratello Angelo, funzionario regionale – si arricchisce di una perizia tecnica. Servirà a stabilire il costo reale dell’Orangerie a Costigliole d’Asti, realizzata dallo chef Bruno Libralon – fondatore dell’ Icif (talian Culinary Institute for Foreigners) – l’unico ancora in carcere. O meglio, la perizia punta a dimostrare alla procura torinese che i soli spesi furono i 2 milioni stanziati dalla Regione e non i 500 mila, come risulta dalle fatture.
Tutto per convincere i magistrati che quelle fatture non sono false. Almeno questo nelle intenzioni del difensore di Libralon. L’avvocato Claudio Strata confida, infatti, negli esami dello studio torinese degli ingegneri associati «Angelino» per rafforzare la richiesta di scarcerazione. «La chiusura delle indagini da parte dei pm non ha addebitato al mio assistito altri capi d’imputazione – spiega – che restano quelli di peculato, truffa, malversazione e frode fiscale. Ho chiesto un nuovo interrogatorio, che avverrà giovedì. Dimostreremo che quelle fatture non sono false: i lavori per la costruzione dell’Orangerie sono stati pagati in parte in nero e alcune fatture devono ancora essere emesse. I calcoli degli ingegneri, inoltre, proveranno che 500 mila erano del tutto insufficienti a pagare l’attività svolta».
Bruno Libralon, intraprendente titolare di ristoranti ha rilanciato il suo nome nel mondo grazie alla sua creatura, l’Icif appunto. Una scuola di cucina destinata agli stranieri per celebrare nel mondo l’ars gastronomica piemontese. Con sedi in Brasile e Cina e una location faraonica a Costigliole d’Asti: prima nel Castello, poi nell’Orangerie edificata poco più in basso, dove c’era il tennis del castello. L’inchiesta condotta dai pm Stefano Demontis, Valerio Longi, Gabriella Viglione e dall’aggiunto Pietro Forno, in collaborazione con la Guardia di finanza, ipotizza che per quel cantiere Libralon ottenne dalle casse regionali denaro intascato e mai utilizzato. Nel precedente interrogatorio si avvalse della facoltà di non rispondere, giovedì invece offrirà la sua versione dei fatti.
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