I “furbetti” dei finanziamenti a fondo perduto avevano capito come ottenere un sacco di soldi pubblici senza fatica: gonfiando fatture, si poteva accedere ai contributi pubblici erogati dalla Regione attraverso Finpiemonte e ottenere rimborsi senza troppi controlli. Bastava produrre la documentazione opportunamente contraffatta per siti internet che sulla carta erano costati 50 mila euro anziché molto meno, 3000 euro, per ottenere 25 mila euro gratis di rimborso.
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Giuliano Soria ci riprova da un blog e da un libro
Giuliano Soria riparte da Roma. Auguroni agli amici della capitale Gli intellettuali e gli accademici che promuovono l’Associazione rappresentano vari mondi e provengono da aree diverse del sapere: sono gli scrittori italiani Arnaldo Colasanti, Raffaele Nigro, Andrea Di Consoli, Alfredo Antonaros, gli scrittori stranieri Gérard De Cortanze (Francia), Bjorn Larsson (Svezia), Alfredo Conde (Spagna), Ram?n … Leggi tutto
Professore Palpatore
Via QP (stiamo parlando di un ex gestore di noti premi letterari) Sul banco degli imputati Giuliano Soria, patron della manifestazione, il fratello Angelo, ex dirigente della Regione Piemonte e il cuoco Bruno Libralon, Giuliano Soria deve anche alle accuse di molestie sessuali alla quali avrebbe sottoposto per anni il suo giovane maggiordomo. Hemrajsing Dabeedin, … Leggi tutto
Soria sarà processato
Via Repubblica.it Rinvio a giudizio per Giuliano Soria, il patron del Premio Grinzane finito nei guai per uno scandalo legato al concorso letterario internazionale. Il gip Edmondo ha deciso per il processo dove, il 23 marzo prossimo, compariranno Soria, il fratello Angelo (ex funzionario della Regione) e lo chef Libralon, direttore della scuola di cucina … Leggi tutto
Soria: un buco da 11 milioni di euro
Undici milioni di deficit e 400 creditori. Ecco il conto finale per Giuliano Soria. A un giorno dal ritorno in aula – l’udienza è fissata per domattina, davanti al gup Edmondo Pio – si addensano, puntuali come un orologio, altre fosche nubi sul capo del professor Grinzane. Nuovi guai non solo sul fronte penale, ma anche su quello civile. E’ stato depositato ieri dal commissario liquidatore, il commercialista Enrico Stasi, lo stato passivo dell’Associazione che fu di Soria. Un lungo elenco di nomi, tra banche, ex dipendenti, società varie, che attendono da tempo da Soria soldi mai arrivati. Il sistema funzionava anche così. Compro, poi pagherò.
Ora, però, il conteggio parla chiaro. E mentre il professore destinava i fondi pubblici a fini in molti casi personali (anche con fatture false), dall’altro lato s’ingrossava sempre più la lista dei debiti. Piccoli e grandi. Che quasi sicuramente, visto il loro ammontare, rischiano di non venire soddisfatti. Prima di tutto, ci sono le banche. San Paolo, Crt, e varie altre casse di risparmio della provincia Granda o del Cuneese, che nelle richieste di risarcimento la fanno da padrone. Soria aveva con loro conti aperti con finalità di garanzia. Poi vengono l’Inps e i dipendenti. Quelli che, all’indomani dell’esplosione dello scandalo, hanno intentato nei confronti del professore cause di lavoro. Molti di loro infatti operavano con contratti a progetto.
Giuliano Soria cerca di patteggiare cedendo le briciole
Via Lastampa.it Giuliano Soria esce dal silenzio. A poco più di due settimane dal giorno in cui dovrà presentarsi in Tribunale – l’udienza è stata fissata dal gup Edmondo Pio per il 6 ottobre – l’ex patron del Grinzane si è fatto vivo. Ha mandato, tramite i suoi avvocati, una lettera ufficiale ai legali della … Leggi tutto
Soria propone di vendere casa a Parigi
Come previsto, non era in aula ieri mattina Giuliano Soria, l´ex patron del premio Grinzane Cavour, all´apertura del processo contro di lui. Così come non era presente suo fratello Angelo, e nessuno degli altri imputati del clamoroso scandalo scoperto un anno fa dai pm Stefano De Montis, Valerio Longi e Gabriella Viglione. Davanti al giudice per l´udienza preliminare Edmondo Pio è comparso invece il maggiordomo Nitish, il giovane delle Mauritius che, con una denuncia per maltrattamenti e morbose attenzione sessuali ricevute da parte del professor Soria, aveva dato il via alle indagini. Il ragazzo, assistito dall´avvocato Gianluca Vitale, si è costituito parte civile così come altri due ex dipendenti: la segretaria Laura Giudici e Saidmerache, assunto in nero alle dipendenze del professore. Oltre a loro tre, ieri hanno chiesto di entrare nel processo, come parti civili, anche la Regione Piemonte (assistita dall´avvocato Alberto Mittone), il comune di Costigliole dove aveva sede l´associazione (avvocato Marco Venturino). Il Premio Grinzane Cavour (con Fulvio Gianaria) si è riservato di costituirsi in seguito. Tutte le richieste sono state accolte.
Parte il processo Grinzane
Lo scandalo del Premio Grinzane Cavour approda in aula: al via la prima udienza preliminare dell’inchiesta che aveva portato all’arresto del patron del premio letterario, Giuliano Soria, e di suo fratello Angelo davanti al giudice Edmondo Pio. Ma il grande protagonista dell’inchiesta non si è presentato: assistito dall’avvocato Luca Gastini, il professore non dovrebbe presentarsi in aula, e non sceglierà di essere giudicato con rito abbreviato. La strada che la difesa ha intenzione di percorrere è infatti quella del patteggiamento, (che comporta comunque uno sconto di pena), ma occorre il consenso e un accordo con la procura – rappresentata in aula dai pm Stefano Demonris, Valerio Longi e Gabriella Viglione – la quale secondo indiscrezioni non vorrebbe scendere sotto i quattro anni di carcere.
Soria che sparì dalle bozze del libro della Bresso
Via Lastampa.it Tra i rivoli infiniti del caso Soria, concluso con la mesta fine del vecchio Premio Grinzane, ora saldamente nelle mani della Lattes di Monforte d’Alba e di Rolando Picchioni, spunta un altro «giallo» intrigante, e questa volta solo di sapore gastronomico-letterario. L’ex patron incontrastato di quello che è stato definito, con perfidia, un … Leggi tutto
Soria cerca di esportarsi il Grinzane
Mentre sembra ripartire qualcosa del Grinzane, Soria cerca di mantenersi i marchi all’estero
Nuova sede, intanto. E un ricco cartellone culturale (musica, arte, letteratura), chiamato «Cambi di stagione», per una fondazione che, nel suo comitato direttivo, annovera il critico e poeta Giorgio Bàrberi Squarotti, che a Monforte è di casa. E poi la scommessa del Grinzane, il premio da mettere a punto per l´anno prossimo, la collaborazione con il Parco culturale «Piemonte Paesaggio Umano» e pertanto con il Salone torinese del Libro, grande sponsor della signora nella vicenda dell´asta per il Grinzane Cavour.
Ma un´ombra, l´ombra del passato che rinviene, potrebbe aleggiare sul nuovo che avanza. È quella di Soria in persona; del Professore, in sostanza. In attesa di essere rinviato a giudizio, adesso sarebbe disposto a collaborare con il dottor Stasi e a ricostruire i complessi meccanismi attraverso cui i finanziamenti pubblici per il premio finivano verso altri lidi, assai privati. Qualche mossa preliminare, tramite il suo avvocato, l´ha già fatta. E sembrerebbe persino disposto a cedere alla liquidazione i famosi marchi del suo premificio, per i quali c´è un´opzione, da 30 mila euro, della Bottari Lattes.
Svuotate le cantine del Grinzane
Non sarà l’audace colpo dei soliti ignoti. Ma è comunque un bel colpo anche quello che “ignoti”, non si sa se “soliti” o meno, hanno messo a segno venerdì sera nelle cantine dell’ex premio Grinzane Cavour, all’interno del palazzo torinese di via Montebello 21, già regno e dimora (ancora) di Giuliano Soria. Il bottino consiste in un numero imprecisato di bottiglie di vino, dal Barolo al Barbaresco, dal Dolcetto al Barbera, tutte di pregio, trafugate dai misteriosi ladri entrati, a quanto pare, da un lucernario che dà sulla strada.
Soria: 5000 euro al mese per le piccole spese
Le spese quotidiane. Nella contabilità delle false fatturazioni tra il “Grinzane” e le società intestate al coimputato Carmelo Pezzino (“Territori del frè”, “Com’media”), compaiono decine e decine di pagamenti di 7200 euro l´uno. Secondo Pezzino, si tratta di un calcolo preciso tenuto conto dell´Iva, per assicurare a Soria ogni mese 5mila euro per le spese personali. Pezzino è esplicito: “Tutte le fatture da 7200 euro venivano emesse per le prestazioni di consulenza che ho indicato, poi di fatto io il pagamento lo restituivo in contanti a Soria, detratta l´Iva”.
I pm non hanno dubbi: “Avviene ogni mese, dal 2004. Hanno tutto l´aspetto di un vero e proprio stipendio”. Soria dà invece la sua versione: “C’era una piccola cassa per le mie spese personali, una sorta di “cassa del presidente”. Per le spese di casa, invece c´era un´altra cassa diversa”. Ma quali erano queste spese? L´imputato risponde così: “Il cibo e i vestiti… quei pochi che mi compro…”. Il patrimonio personale. “Da che cosa è rappresentato il suo patrimonio immobiliare?”, incalzano i pm. Soria fa l´elenco: “C´è l´alloggio di Torino, quello di Ospedaletti, quello di Parigi e queste soffitte in via Gaudenzio Ferrari e in via Riberi… E casa mia a Costigliole d´Asti. A Parigi è in pieno centro, 78 metri quadrati nei paraggi di Notre-Dame. L´ho pagato 600mila euro e ho fatto un mutuo di 300-400mila euro che ho pagato in 10 anni”.