La diffusione di Internet segna un po’ il passo, la lettura di libri e giornali regredisce di qualche punto percentuale, ma guadagna molto terreno l’entusiasmo per i social network, che hanno contagiato 19 milioni di italiani: è lo scenario che emerge dal rapporto sui consumi mediatici del Censis. In cima alla top five italiana c’è Facebook, noto al 61,6% degli italiani, seguono Youtube (60,9%), Messenger (50,5%), Skype (37,6%) e Myspace (31,8%). Naturalmente sono soprattutto i giovani a frequentare questo tipo di comunità.
Arretra la lettura dei quotidiani. La lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%, invertendo una tendenza leggermente positiva che si era registrata negli anni immediatamente precedenti al 2007. Se poi si guarda agli utenti abituali, ovvero quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Una flessione non è compensata neanche dalla free press che rimane stabile (passa dal 34,7% dell’utenza al 35,7%) anche se l’incremento registrato tra i lettori più istruiti fa pensare che ci sia stata una migrazione da quelli a pagamento a quelli gratuiti. Per quanto riguarda i periodici lo scenario non migliora: nel 2009 li legge il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%).
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