Come distruggere la credibilità di un giornale e dei giornalisti

Via il Barbiere della Sera Francesco Carrassi si è dimesso ieri sera dall´incarico di direttore del quotidiano la Nazione. La decisione è stata presa in relazione alle intercettazioni telefoniche che chiamano in causa Carrassi per aver partecipato «alla partita per la conclusione dell´operazione Castello». Le dimissioni, arrivate dopo un colloquio con l´editore, sono state comunicate … Leggi tutto

L’email è morta, grazie a dio no !

Alberto Berretti Via Zetavu Ieri una collega mi incontra in ascensore e mi fa “hai letto l’email che abbiamo mandato per organizzare l’esame blah blah blah?”. Ovviamente non l’avevo letta. Ho risposto istintivamente, senza nemmeno pensarci: “l’email e’ morta, usa messenger o facebook”. Lei si e’ messa a ridere, io ho pensato “oddio che cazzo … Leggi tutto

Cinque milioni di pc nel mirino degli hacker cinesi

Via Lastampa.it La Cina ha sviluppato l’intenzione e le capacità per lanciare attacchi cybernetici «ovunque nel mondo e in qualsiasi momento» e si trova nella posizione di poter influenzare l’impiego delle forza militari americane in missioni estere. Sono le conclusioni raggiunte da un gruppo di esperti del Congresso americano, sei democratici e sei repubblicani, che … Leggi tutto

A lezione di Giornalismo da Rupert Murdoch: muovendosi dietro alberi morti

A spiegare che succederà nel futuro del giornalismo ci voleva Rupert Murdoch che di mestiere fa l’editore, che non è per niente amato dai suoi giornalisti, ma che ha le idee chiarissime sul futuro dell’informazione (e non si può che dargli ragione) Trascrizione del suo intervento da Vittorio Zambardino

Today I would like to talk with you about a subject that always gets certain journalists going: the future of newspapers, and it’s a subject that has a relevance far beyond the feverish, sometimes insecure collection of egos and energy that is the journalistic profession.

Too many journalists seem to take a perverse pleasure in ruminating on their pending demise. I know industries that are today facing stiff new competition from the internet: banks, retailers, phone companies, and so on. But these sectors also see the internet as an extraordinary opportunity. But among our journalistic friends are some misguided cynics who are too busy writing their own obituary to be excited by the opportunity.

Self-pity is never pretty. And sometimes it even starts in journalism school—some of which are perpetuating the pessimism of their tribal elders. But I have a very different view.

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Maradona vs Yahoo e Google

Via Repubblica

Se cercando il nome “Maradona” su Yahoo Italia si ottengono oltre 70 milioni di risultati, compiere la stessa operazione sulla versione argentina del sito porta una sola risposta: un avviso in spagnolo cui i gestori spiegano che per motivi legali tutti i risultati sono stati temporaneamente rimossi. Nel paese sud americano è infatti in atto una vera e propria battaglia tra un gruppo di vip, tra cui oltre all’ex pibe de Oro ci sono modelle e un giudice, e i motori di ricerca come Yahoo e Google.

Approfittando di un vuoto legislativo, che vede i siti responsabili dei link che pubblicano, una settantina di celebrità si sono rivolte all’avvocato Martin Leguizamon Peña per non apparire più nei risultati di Google e affini. La motivazione di questa volontà sarebbe la tutela del nome che ad esempio nel caso delle modelle veniva spesso usato come richiamo da siti pornografici.

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Genova Sentenza Diaz: assolti i vertici della polizia

Via Repubblica.it Sono stati assolti i vertici della polizia per le violenze del 21 luglio 2001, durante il G8 di Genova, all’interno della scuola Diaz. Nessuna condanna, dunque, per Giovanni Luperi, attuale capo del Dipartimento di analisi dell’Aisi (ex Sisde), nel 2001 vice direttore dell’Ucigos, e per Francesco Gratteri, attuale capo dell’Anticrimine, all’epoca dei fatti … Leggi tutto

Libero Brunetta (nel Software)

Via Associazione Software Libero
On.le Ministro Renato Brunetta,
il 16.08.08 Le abbiamo spedito una lettera (ricevuta il 03.09.08) con la quale domandavamo di avere accesso a due protocolli d’intesa da Lei sottoscritti con Microsoft Italia S.r.l.: quello “per lo sviluppo di soluzioni d’eccellenza tecnologiche e organizzative, in particolare nel settore della scuola” , e quello (sottoscritto anche dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia) “per la realizzazione di un progetto pilota di ammodernamento e dematerializzazione della gestione documentale degli uffici” (…).

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Wired riflessioni dopo colazione

Dopo la colazione da Wired si inizia a riflettere in rete su futuri, posizionamento e linea editoriale della futura rivista …

Il bloggante sta cercando di capire che succede e legge in giro i pochi pareri di commento che vanno oltre i dovuti auguri a una iniziativa editoriale interessante e coraggiosa. Nel frattempo ci si abbona per un anno: costa un po’ di più di due numeri in lingua originale

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Alla freepress il 25% del mercato europeo

Via Lsdi Con un calo del 2% nella diffusione dei quotidiani gratuiti in Europa (fine ottobre 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007),  chiusure di giornali free in Svezia, Croazia, Olanda, Danimarca, Finlandia, Repubblica ceca e Islanda, perdita di copie anche dei quotidiani a pagamento e lancio di qualche nuovo gratuito (Romania, Ukraina, Italia, Turkia), … Leggi tutto

Il Comitato istituzionale antipirateria

Via Luca Spinelli

Governo italiano sta istituendo in questi giorni un “Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale” (tramite decreto, il DPCM 15 settembre 2008).

Il suo scopo è il redigere leggi e regolamenti per contrastare il fenomeno. I suoi componenti sono o membri del governo o soggetti da esso stesso nominati.

Nessun rappresentante della rete, nessun rappresentante dei consumatori, nessun rappresentante indipendente della cultura nè dell’industria. Tuttavia, da un punto di vista istituzionale la rappresentanza è relativamente nutrita, aspetto che solletica almeno tre deduzioni: 1. intenzioni operative piuttosto serie e celeri 2. un recente incremento delle pressioni e del potere corporativo nel settore dei diritti d’autore 3. interessi ecnomici in ballo inalterati e assai rilevanti.

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La carta resta, l’online no: culture progressiste nelle pr

Via Alessandro Longo Trovo su Vittorio un gustosissimo aneddoto che riguarda una pr. E’ di recente capitato anche a me, con una pr che l’esclusiva la voleva dare a Repubblica e non a Repubblica.it, senza curarsi del fatto che ormai sono due realtà integrate. Pochi giorni fa mi chiama un ufficio stampa e mi invita … Leggi tutto