Giornalisti, Ordine ed editori (4)

Il presidente Jacopino risponde Via LSDI

Mi chiede un segnale forte. Credo di darlo, so di darlo grazie al conforto che mi viene da centinaia e centinaia di giovani sfruttati da quei ladri di sogni e di verità che ci sono tra gli editori.

La risposta al suo quesito di fondo è NO. Un no netto, chiaro. Non baratterò il dovere della denuncia del comportamento vergognoso di molti editori, i loro furti di dignità che perpetuano con la schiavitù del precariato con il miraggio di una carota, il colloquio con gli editori.

In questa vicenda ci sono in campo due parti: una i giornalisti, in particolare i più giovani; l’altra gli editori, impegnati solo in logiche mercantili. Non mi chieda, né lei né altri, di stare in mezzo. La mia scelta è netta ed è con i primi, non perché sono gli ultimi (non mi condiziona il mio essere cattolico) e neanche per una logica di casta. Ma per ragioni morali.

In una sua recente performance, il presidente della Fieg si è gloriato di risultati che vanno un po’ meglio, sorvolando su una riduzione del costo del lavoro del 9,6 per cento. Siamo stati noi, con il sacrificio di centinaia di professionisti, rottamati senza ritegno, a dare un contributo fondamentale se non unico. Carlo Malinconico parla solo e sempre di soldi, in tutte le occasioni. E’ stato inutile chiedergli una presa di distanze da quanti tra gli editori si comportano in maniera scorretta. Inutile. Per il presidente della Fieg non è mai “la sede giusta”.

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Le buone intenzioni del giornalismo italiano

Via Antonio Rossano Gli ospiti rappresentavano ai massimi livelli tutte le parti in causa, ad eccezione della Federazione degli Editori, assente. Ed in effetti una assenza che ha fatto anche comodo. Perché, di fronte alle corpose ed evidentemente giuste critiche dei giornalisti presenti che paventavano la grave difficoltà di lavorare con compensi minimi, addirittura ridicoli, … Leggi tutto

Un piano nazionale contro il precariato

Via Ansa Un piano straordinario per l’uscita del precariato»: è l’obiettivo al quale punta la Federazione nazionale della stampa, alla vigilia della riunione del tavolo di confronto con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Paolo Bonaiuti, previsto per martedì 19 aprile. Lo ha spiegato oggi il presidente del sindacato dei giornalisti, Roberto … Leggi tutto

I precari non più cani sciolti

Mario Deaglio su La Stampa I precari, infatti, tradizionalmente sono cani sciolti, con diversissime storie personali, ai quali la continua mobilità rende comunque difficile, in via normale, un’azione comune. Assunti a termine, pagati, di solito non molto, e poi arrivederci e grazie. Una simile situazione può anche essere accettabile se esiste una sorta di patto … Leggi tutto

I precari del giornalismo in marcia

Via il Fatto Quotidiano

Oggi in decine di piazze d’Italia stanno manifestando precari, disoccupati, sottoccupati, sfruttati. Manifesteranno perchè questo paese ritrovi giustizia, legalità e dignità.

Il precariato è un grave problema, ma in quanto tale non sarebbe insormontabile. Diventa una minaccia all’esistenza delle persone quando insieme al precariato ci si imbatte nell’illegalità degli imprenditori, dei superiori gerarchici e spesso dei colleghi che sfruttano, che vessano, che ricattano per mantenere alte le loro rendite di denaro o prestigio, e per poter esercitare potere e per incutere paura. Si tratta di sfruttamento puro e crudo che sublima le caratteristiche peggiori del precariato,  al cui confronto quello che si stimmatizza nei paesi asiatici nel lavoro manuale è poco di peggio, poco di più pietosamente schifoso.

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Il nostro tempo è adesso: oggi

Oggi in decine di piazze italiane scendono in piazza migliaia di precari, sottoccupati, sfruttati, studenti, per difendere il loro futuro e chiedere ed ottenere un’Italia diversa, più onesta, più giusta. Via QP L’esercito dei precari scende in piazza. A Torino, così come in tutte le maggiori città italiane, sabato pomeriggio giovani e meno giovani, giornalisti, … Leggi tutto

Il nostro tempo è adesso: i precari dell’informazione il 9 aprile D-Day a Roma”

Li trovate su Facebook “Siamo giornalisti senza contratto, sfruttati, sottopagati, ricattati e non tutelati. Spesso non siamo pagati affatto o retribuiti quattro centesimi a riga nelle regioni del Sud dove scriviamo di mafie a rischio della vita. Siamo l’ingranaggio principale della macchina dell’informazione quotidiana. Da anni in questo paese l’informazione libera è a rischio, sia … Leggi tutto

Il 23 gennaio scade il termine per i ricorsi dei precari

Via L’Unità

Conto alla rovescia per i precari con contratto a termine scaduto per poter presentare ricorso contro il datore di lavoro nel caso ritengano di aver subito un’ingiustizia. Scade infatti domenica 23 gennaio il termine fissato dal collegato lavoro per poter impugnare il licenziamento e passata questa data si perderà definitivamente ogni diritto per tutto il periodo retroattivo. Gli interessati sono tra i 100 e i 150mila secondo la Cgil che ha contrastato la norma fin dalla sua approvazione, due mesi fa, definendola, non a caso, «legge tagliola».

È una vera e propria controriforma del diritto e del processo del lavoro – torna a dire il segretario confederale Fulvio Fammoni – ma è soprattutto una norma, quella dei 60 giorni, che colpisce i lavoratori precari che attendono un eventuale rinnovo». Una norma «sbagliata e ingiusta, con vizi di costituzionalità», a cui si aggiunge la gravità della retroattività che, accanto alla brevità del tempo a disposizione (60 giorni dall’entrata in vigore) avrebbe richiesto una campagna per informare gli interessati, per portarli a fare una scelta consapevole tanto più che chi è precario subisce già molti condizionamenti. Invece nulla. Silente il governo, molto impegnato a tener testa alle Ruby di turno.

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Lavoro autonomo e precariato al Circolo della Stampa di Milano

Ecco il programma ufficiale dell’incontro di domani a Milano sui problemi del giornalismo e del precariato L’Associazione Lombarda dei giornalisti e la Fnsi hanno promosso un’iniziativa convegno sul precariato e il lavoro autonomo per venerdì 17 alle ore 15 presso il Circolo della Stampa (sala Bracco) in c.so Venezia 16 a Milano. Aprirà i lavori … Leggi tutto

A Milano venerdì prossimo si parla di precariato, di giornalisti e di altre cose

Venerdì  17 dicembre al Circolo della Stampa di Milano , in corso Venezia 16, dalle ore 15 in poi, si svolgerà un incontro in cui si parlerà di precariato nel settore giornalistico, di giornalismo e legalità del lavoro, a cui parteciperà anche la grande Paola Caruso e tutti quelli che difendono i diritti dei giornalisti … Leggi tutto