Mercedes in saldo

Dal buongiorno di Massimo Gramellini Dopo aver strillato al complotto, alla truffa, al pericolo per la democrazia, Mercedes Bresso ha ritirato il ricorso contro la vittoria del suo rivale Roberto Cota nelle recenti elezioni del Piemonte. In cambio la Lega si è limitata a togliere il veto alla conferma della signora nel prestigioso incarico di … Leggi tutto

Le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti 2010 in Piemonte: operazione trasparenza

Domenica 23 maggio 2010 si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, del Collegio dei revisori dei conti e dei consiglieri nazionali. Il 30 maggio si terranno eventuali ballottaggi. Analoghe elezioni si svolgeranno nei diversi ordini regionali italiani. Per maggiori informazioni logistiche basta dare un’occhiata al sito dell’Odg piemontese.

Il sistema dell’informazione italiana prevede ad oggi l’Ordine dei Giornalisti normato dalla legge 69 del 1963. Si tratta di un ordine professionale che nasce con una funzione sociale, per tutelare i cittadini per una migliore informazione e per vigilare sull’operato dei giornalisti. Le leggi che definiscono la funzione dell’Ordine rispetto a giornalisti, informazione e cittadini sono delle buone leggi nei loro intenti. Non si tratta di leggi fasciste come si dice impropriamente a volte. Nel 1963 fino a prova contraria il regime fascista era morto da tempo.

Le leggi sull’informazione in Italia sono delle buone leggi. Probabilmente andrebbero aggiornate dato che il quadro sociologico, economico e tecnologico è drasticamente cambiato. Il problema è che le leggi in questione vengono spesso male applicate o non applicate per nulla. Così l’Ordine è diventato un sistema autoreferenziale chiuso, e avulso, al mondo esterno. Un luogo  in cui i giornalisti si dimenticano che esistono i cittadini e il mondo esterno. Per curare interessi collettivi e privati dei giornalisti esiste correttamente un sindacato, anzi due, ma è un’altra cosa. Per tutte queste ragioni l’immagine sociale dei giornalisti è ai minimi storici.

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Switch-over al digitale terrestre di Rai2 e Rete 4 in Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna

Il 18 maggio inizia una nuova fase di switch-over al digitale terrestre di Rai2 e Rete4 che non saranno più visibili con il sistema analogico.  Saranno coinvolte 3 importanti regioni con le rispettive province. Piemonte: Novara, Vercelli, Asti, Alessandria, Biella, Verbania Lombardia: Milano, Pavia , Cremona, Lodi, Monza e Brianza, Bergamo , Brescia , Varese … Leggi tutto

In diretta su Futura il talk show dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte

Via Futura Futura trasmette attraverso la sua WebTv l’incontro – talk show con le candidate e i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, che si svolge lunedì 26 aprile alle 20,30 presso il Circolo della Stampa di Corso Stati Uniti 27 a Torino. Cliccate per la … Leggi tutto

Su Facebook il coordinamento giornalisti precari piemontesi

Nasce il Coordinamento giornalisti precari piemontesi Chiedere diritti, tutele e rappresentanza non è reato, anzi, è un paradosso. È un paradosso che un’intera categoria di lavoratori sia esclusa dalla contrattazione collettiva, relegata ai margini del processo decisionale, privata di qualsiasi garanzia, sia essa giuridica o economica. Quella a cui apparteniamo è una categoria, non uno … Leggi tutto

Il fantasma dell’urna piemontese

Via Lo Spiffero

Ecco quindi che quanto lamentato da Mercedes Bresso chiedendo il riconteggio pare vagamente fondato: un punto percentuale esatto sparisce tra la Presidente e le sue liste. Qualcuno potrebbe dire che è da cercarsi in quello 0,42% in più che prende il candidato dei Grillini Davide Bono rispetto alla sua lista, ma così non è: infatti chi se ne intende sa bene che chi si presenta sulla scheda con due simboli identici per maggioritario e proporzionale, soffre inevitabilmente di una perdita fisiologica (di cui soffrono anche i Grillini, che proprio per questo motivo non fanno seggi in Lombardia e Veneto pur avendo superato il 3% come maggioritario), data da quegli elettori che crociano il simbolo una volta soltanto e non due.

Dove è finito il punto percentuale di vantaggio del centrosinistra allora? Non da Renzo Rabellino, le sue liste gli sono superiori per uno 0,09; non nel centrodestra perchè è difficile pensare che qualcuno possa crociare “Pd” e poi fare una croce su Cota.

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Come è cambiata la classe dirigente del Piemonte

Via Lo Spiffero

I nuovi padroni del Pdl vantano nei loro blasoni uno straordinario raccolto di preferenze. Sono in parte nomi nuovi e in parte volti già conosciuti ma destinati adesso a giocare la partita dei protagonisti abbandonando una volta per tutte la casacca dei gregari. Il recordman delle preferenze lo ha conquistato l’albese Alberto Cirio che con il suo exploit elettorale fatto di oltre 14 mila preferenze provoca un piccolo terremoto nella Granda mandando in pensione dopo averlo ampiamente doppiato in termini di referenze l’ex ministro liberarle Raffaele Costa per il quale adesso si spalancano definitivamente le porte dell’uscita dalla scena politica. E all’ex ministro liberale viene tolta anche la corona di uomo politico più popolare del Cuneese. La seconda conseguenza del primato battuto da Cirio e l’abbandono definitivo della tutela che sul consigliere albese ha sempre esercitato il sottosegretario Guido Crosetto. Cirio può giocare senza padrini imboccando una strada che è destinata presto a mettere in discussione anche la carica di coordinatore provinciale del Pdl adesso occupata da Enrico Costa forse per motivi più dinastici, che politici. Adesso Cirio guarda alla poltrona occupata da Costa junior come tassello fondamentale della politica di alleanze che deve cercare di costruire se vuol diventare il nuovo leader moderato della Granda.

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Amministrative 2010: Asterix non abita più in Piemonte

Roberto Cota è il nuovo presidente della Regione Piemonte. Asterix non abita più in Piemonte. Il nord dell’Italia, Liguria esclusa, è costituito da tutti governatori del PdL e Lega. Cota non ha fatto molto in campagna elettorale, ma evidentemente ha fatto le cose giuste.. Ha saputo sfruttare bene l’onda lunga della Lega che in Piemonte … Leggi tutto

(Fortunatamente) divisi alla meta

Via Lo Spiffero Con ogni probabilità saranno due i candidati che si contenderanno a maggio la presidenza dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte. È questo il risultato della rottura tra l’area di sinistra e la componente cattolica, la cui alleanza ha espresso sinora la maggioranza negli organismi della categoria. La decisione di “Autonomia e solidarietà” di … Leggi tutto