Solen De Luca è la giornalista – revisore dei conti del Lazio che ha sollevato tutta una serie di “problemi” nei conti dell’Odg laziale. Come dice Solen De Luca: questa battaglia è una breccia in un muro di omertà che piano piano si sgretolerà, non solo a riguardo dei conti, ma di quasi tutte le attività di un Odg che è l’espressione della casta autoerotica e autoreferenziale che ha distrutto il giornalismo e l’informazione in Italia, che oramai è un insieme di morti viventi. Esistono delle epsrienze e delle regioni virtuose che si distaccano da questo quadro miserevole, ma sono più un’eccezione che una regola.
Si, ha ancora un significato il simbolo di appartenenza ad un Ordine, per esempio quello del Lazio, del quale venerdi passato, si sono contestati i Bilanci annuali per spese senza alcuna giustificazione scritta, o addirittura futili… che so, 1.100 euro per caffè, tramezzini, cornetti e succhi di frutta, o 3.400 euro al mese di spese telefoniche, o ancora 34.000 euro di non meglio motivate spese di aggiornamento software, senza scordare l’incredibile voce definita genericamente “spese di locomozione”, che ammonta a 2.072 euro senz’altra spiegazione… una vera debacle di cui trovate molti altri particolari nell’articolo della collega Loredana Di Cesare sul Fatto Quotidiano, una vera sconfitta che più che fisica appare decisamente morale, immorale, in un momento in cui molti di noi sono disoccupati, precari, sfruttati, calcinculati dai propri direttori ed editori, e dall’opinione pubblica che nulla approfondisce… quelli pagati a 4 euro ad articolo (…tanto, che ci metti… un’ora al massimo…)
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