Iniziamo a raccontare la convivenza oramai più che mensile con il Tabroid. Per chi non avesse seguito gli acquisti del titolare di questo blog si tratta di un tablet con Android di produzione cinese acquistato in vece dei classici upad d’ordinanza.
Raccontiamo prima di tutto l’antefatto. Dopo l’uscita dell’Ipad in Italia ci si chiedeva: “Splendido, meraviglioso. Me lo compro, ma poi che me ne faccio ?”. Con questo perdurante dubbio amletico per un bel po’ abbiamo testato Ipad gentilmente concessi in prestito da amici che cercavano di rispondere o che avevano già risposto al dubbio esistenziale predetto. Dopo averci giocato e lavorato per un buon periodo ci si chiedeva davvero che potesse farne un professionista che più o meno ha in dotazione continua due laptop, due telefonini e un ipod touch ? Che fare ? Lo compro non lo compro ?
Così per curiosità si è cercato di vedere il mondo al solito dall’angolatura laterale. Navigando e navigando in rete l’unico fenomeno serio alternativo al tablet Ipad è dato da una generazione ancora non pienamente espressa di tablet dotati di Android. Ce ne sono di noti e conosciuti dal Dell Streak allo JooJoo. Poi esiste una galassia apparentemente improbabile di tavolette cinesi realizzate da aziende sconosciute (un po’ quello che era qualche anno fa HTC). Il futuro dei tablet passerà attraverso Ipad, un’”Audi informatica” o attraverso tante “Punto informatiche” ovvero tablet con costo prestazioni – inferiori. La risposta ai posteri. Per ora notiamo solo che è più facile che il mercato per crescere quantitativamente trovi uno sbocco verso il basso che verso l’alto. Intanto un amico o un’azienda che ti presti un Ipad anche per giorni lo trovi sempre.