60 anni di transistor

Stefano Quintarelli ci ricorda che Da Wikipedia Il primo transistor era realizzato con punte di contatto e aveva dimensioni dell’ordine del centimetro. Fu costruito nel 1947 da Walter Brattain, che insieme a William Shockley e John Bardeen ricevette il premio Nobel per la fisica nel 1956,[1] con la motivazione: “per le ricerche sui semiconduttori e … Leggi tutto

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Il post Steve Jobs ? Jonathan Ive ?

Sono partite voci che parlano di una futura sostituzione di Steve jobs, sempre ed ancora “il re” di Apple. Candidato numero uno per la successione l’inglese quarantenne Jonathan Ive, attuale capo del design di Apple e creatori di quasi tutti i capolavori di Cupertino degli ultimi anni: dall’iMac, all’Ipod, all’Iphone. Il conceto è chiaro: non … Leggi tutto

I giornalisti scoprono il computer

L’Esame di Stato che permette ai praticanti di diventare Giornalista Professionista, abbandona la macchina da scrivere e adotta il personal computer, per dirla nei termini della legge: la “tastiera di un computer con memoria preventivamente disattivata”. La commissione Cultura della Camera ha approvato la proposta di legge che consentirà ai candidati di mandare in pensione … Leggi tutto

Vista Service Pack1 realease candidate

In attesa della versione definitiva del primo service pack di Windows Vista, prevista per l’inizio del 2008, è uscita pubblicamente la prima versione di beta, ma disponibile a tutti del paccone di patch per Vista. Ovviamente da isntallare a proprio rischio e pericolo, ma le cose non dovrebbero essere troppo rischiose per situazioni di forte … Leggi tutto

Commodore 64, un quarto di secolo fa

Via Corriere.it Nel 1982 sbarcava sul mercato quello che sarebbe diventato il computer più venduto della storia “Load…press play on tape…run”. Vi ricorda qualcosa? A molti, probabilmente sì. Perché il Commodore 64 ha venticinque anni, ma resiste ancora nel “Guinness dei primati” come il computer più venduto nella storia. Sbarcò infatti nei negozi di tutto … Leggi tutto

Fahrenheit Luttazzi

Illuminante parere del neo arrivato alla 7 Diego Bianchi sul geniale comportamento della 7 che ha sospeso il programma di Daniele Luttazzi per gli insulti a Ferrara.
Update: pare però che alla 7 passino un po’ troppo alle vie di fatto per essere in un paese civile.

Vabbè, neanche sono arrivato e a La7 è scoppiato il casino più imbarazzante della sua recente storia: segato il programma di Luttazzi, quello del grande ritorno in tv dall’editto bulgaro, non più per uso criminoso della tv di Stato, ma per offese al collaboratore di rete Giuliano Ferrara. Se il primo caso riguardava davvero la libertà di espressione in questo paese, il secondo sembra più un maldestro atto di nonnismo mal riuscito.

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Il mini macbook in arrivo ?

In attesa del Macworld Expo di gennaio iniziano a decollare le indiscrezioni suo nuovi prodotti della Mela. Si aspetta la versione 3G dell’Iphone e soprattutto il nuovo subnotebook che dovrebbe avere un monitor da 12 pollici e essere il 50 % piu leggero e sottile dell’attuale MacBook Pro, non avere più un hard disk tradizionale, … Leggi tutto

Vola la pubblicità su Internet anche nel 2008

Via Blog Webnews Che il mercato della pubblicità online sia in decollo verticale se ne stanno accorgendo tutti gli addetti ai lavori. Pare però che non si tratti di una chimera passeggera come ai tempi della new economy, ma di un trend oramai consolidato e credibile. I dati presentati pochi giorni fa da Nielsen, la … Leggi tutto

Moltomedia: il laboratorio creativo digitale di Mediaset

E’ nato Moltomedia, il laboratorio virtuale sponsorizzato da Mediaset. Moltomedia offre la possibilità di realizzare, con l’aiuto di tutti i mezzi professionali un progetto digitale declinabile su più media: televisivi, internet, mobili. Saranno ammesse al laboratorio le 10 idee multimediali più originali e creative, quelle in grado di sfruttare al meglio le possibilità offerte dal … Leggi tutto

La moda del giornalismo di moda

Se ne era parlato da queste parti del vuoto pneumatico del giornalismo di moda, ma ora la grande Gabanelli ha pensato di dedicare un Report al tema dal titolo sintomatico: Schiavi del lusso (qui il video). Oltre a dimostrare l’assurdità di un mondo finto e irreale, di filiere basate sullo sfruttamento nella produzione del prodotto, di enormi profitti derivanti da irreali margini sul costo del prodotto Anche se grazie a dio la maggioranza del Made in Italy si basa su qualità, creatività, artigianalità, stile vero.

Diverso è il discorso del giornalismo di moda: una farsetta. Andate verso la fine del filmato e trovarete frasi del genere:

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