L’ultimo rapporto del Centro europeo per la libertà e il pluralismo dei media, diffuso dalla Commissione europea, afferma che in Italia l’Ordine dei giornalisti il sistema dell’iscrizione all’Albo dei Giornalisti può essere interpretato, sulla base degli standard internazionali, come un ostacolo ingiustificato da superare per accedere alla professione”.
Media
I media italiani quasi tutti clementi con Matteo Renzi hanno perso anche loro
Il voto referendario rappresenta il fallimento dei giornaloni italiani e delle testate giornalistiche delle TV che hanno lasciato passare ogni violazione di Matteo Renzi e ogni sua comunicazione senza verificarla se non in maniera marginale. Questo non vuol dire che fosse necessario fare come ha fatto il Fatto Quotidiano una campagna per il No, ma … Leggi tutto
I giornali crollano nella fine del 2012 e il 2013 sarà molto peggio
Gli ultimi dati Audipress confermano il coma dell’editoria cartacea. La Gazzetta dello Sport resta il giornale più letto d’Italia con 4.246.000 lettori, ma con un calo di 115 mila unità rispetto all’ultima rilevazione (-2,6%). La Repubblica resta seconda con 3.008.000 lettori e un ribasso di 191.000 unità (-6%). Seguono il Corriere della Sera con 2.964.000 lettori (il calo è di 230.000 unità, -7,2%). Il Corriere dello Sport si conferma quarto a quota 1.809.000 e registra una perdita contenuta (-7.000, -0,4%). Subito dietro La Stampa con 1.667.000 lettori e un ribasso di ben 313.000 unità ( pari a un inquietante -15,8%).
Un corso on-line con la Scuola Holden firmato Pasteris e Borgogno per imparare a fare giornalismo e informazione
Se volete imparare qualcosa di utile per fare giornalismo o informazione potete partecipare al corso organizzato dalla prestigiosa scuola Holden che ho realizzato con Franco Borgogno. Il corso è articolato in otto lezioni utilizzando una piattaforma di e-learning molto diffusa, Moodle che permette di interagire con i docenti e con gli altri studenti, consultare le lezioni, i video, le presentazioni, realizzare gli esercizi pratici. Il corso ha un costo contenuto rispetto ad altri corsi carissimi ed inutili. Se volete iscrivervi.
La presentazione del corso e qualche notizia su Franco Borgogno e Vittorio Pasteris: Il giornalismo è una passione, uno stile di vita, un modo di essere, ma è anche una professione che sta mutando in maniera velocissima per l’evoluzione tecnologica e sociale. Il nostro corso di giornalismo in e-learning è costituito da due percorsi: uno sul giornalismo tradizionale e uno sul giornalismo digitale, interconnessi e interdipendenti.
Il silenzio spaventoso dei media mainstream italiani sui depistaggi e sulla corruzione all’Ilva di Taranto
Da quando sono venute alla luce queste notizie sui comportamenti dei manager dell’Ilva di Taranto non casualmente i problemi delle acciaerie pugliesi sono sparite dalle prime pagine dei giornali mainstream. Una volta ci lamentavamo che era colpa di Berlusconi per la scarsa libertà della stampa italiana. Ora la colpa di chi sarà ?
La Procura ha infatti aperto un nuovo fascicolo dopo i dati sul monitoraggio del benzo(a)pirene realizzato da Arpa Puglia. I livelli di emissione nel periodo gennaio-maggio sono triplicati. Archinà lo sapeva: “in via confidenziale” è stato il capo di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, a inviargli con una mail con i dati ancora ufficiosi. Forse l’ex collaboratore della siderurgia ionica sperava che rimanessero tali. La notizia, però, trapela: il sindaco Ippazio Stefàno emana un’ordinanza, l’onda ambientalista cresce, l’opinione pubblica chiede misure. L’ex capo delle relazioni istituzionali dell’Ilva attiva il “sistema Archinà”: il giorno seguente, con Fabio Riva, vice presidente del gruppo dell’acciaio, è già in riunione con Vendola. All’uscita Riva chiama il figlio Emilio e gli comunica che il nuovo piano d’azione è basato sul “vendere fumo”: l’azienda comunicherà di essere disposta a collaborare con la Regione e questa spiegherà che il rapporto instaurato con l’Ilva è l’esempio da seguire anche con le altre grandi realtà industriali del territorio. Intanto Archinà ha raggiunto anche un obiettivo esemplare: “…convocato Assennato… Assennato è stato fatto venire al terzo piano però è stato fatto aspettare fuori…”.
Oggi si presenta l’appello ai media mainstream sull’informazione ambientale
Venerdì 22 giugno 2012, presso il Centro Studi CTS, in via Albalonga 3 a roma , dalle ore 10,30 sarà presentato l’Appello ai media per l’informazione ambientale. L’Appello è rivolto ai direttori delle testate giornalistiche ad alta diffusione, alle reti televisive e ai talk show, ovvero alle voci più popolari e più seguite dei media italiani, affinché passato il picco di attenzione sulla Conferenza di Rio, non si torni a parlare di ambiente solo in occasioni delle grandi catastrofi. «Basta guardarsi indietro di pochi mesi – si legge nell’appello – per cogliere a pieno questo paradosso: subito dopo le alluvioni in Lunigiana, alle Cinque Terre e a Genova il tema del dissesto idrogeologico ha ottenuto una larga eco sui media di casa nostra. Adesso però, nella stagione secca, il fenomeno del consumo di suolo, che provoca ogni anno la perdita di circa 500 Kmq di terreno, è scomparso dalle prime pagine dei giornali».
Promosso e sottoscritto, in questa prima fase, prevalentemente da direttori, giornalisti, blogger ed editori della stampa specializzata e della rete, lo spirito dell’appello è proprio quello di sensibilizzare i conduttori dei talk show, i responsabili di rete, le testate giornalistiche «che in un giorno ottengono tanti contatti quanti le nostre testate, tutte insieme, raggiungono in un anno». A loro chiede: «inaugurate con Rio+20 una maniera nuova di trattare la notizia ambientale. Uscite dalla retorica dell’emergenza, andate oltre i picchi d’attenzione dettati dalla cronaca o dall’agenda dei politici e stimolate un dibattito pubblico intorno ai processi d’innovazione che interessano le imprese, le amministrazioni pubbliche virtuosi, le famiglie».
I quotidiani old media perdono ad aprile un 11% sulla pubblicità dello scorso anno
L’Osservatorio stampa Fcp – Federazione concessionarie pubblicità ha reso pubblico l’andamento del mercato pubblicitario su quotidiani e periodici nel mese di aprile 2012: “il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -11,1%. In particolare i quotidiani a pagamento nel loro complesso registrano un -10% a fatturato e un -2,5% a spazio. … Leggi tutto
I lavoratori di Virgilio in sciopero
I lavoratori di Virgilio scioperano per il loro lavoro. Il loro comunicato La società Matrix S.p.A. è una società del Gruppo Telecom Italia, il cui principale business è la produzione del portale Virigilio.it. Negli ultimi tre anni l’azienda ha avuto un bilancio positivo e sempre nuovi investimenti: non vi era da parte dei lavoratori il … Leggi tutto
Un problema di format non di supporti
Perchè le testate dei vecchi media si estingueranno (via Giuseppe Granieri) L’opposizione tra carta e bit, infatti, non è una banale questione di supporto, o di affezione a un’idea. È prima di tutto un problema industriale: l’adozione delle nuove tecnologia porta a un modello di informazione diverso: man mano che il pubblico dei giornali cambia … Leggi tutto
Se piove compriamo gli ombrelli, se succedono fatti eclatanti la gente legge di più i giornali
Stupisce il trionfalismo con cui certi old media commentano la crescita dei loro lettori nell’ultimo periodo del 2012. E’ evidente che se succedono fatti eclatanti come la grave crisi economica o l’avvicendamento del governo Monti la gente si infrormi, allo stesso modo è successo che nel gennaio siano cresciuti gli accessi dei siti dei quotidiani generalisti per il disastro della Costa Concordia.
La Gazzetta dello Sport si conferma il giornale più letto d’Italia e inverte il trend negativo delle ultime rilevazioni, mettendo a segno un buon rialzo dei lettori nell’ambito di un andamento complessivamente positivo per i quotidiani. Secondo posto per La Repubblica in crescita, così come il Corriere della Sera, terzo. Sale anche La Stampa che consolida il quarto posto, mentre Il Sole 24 Ore realizza un vero e proprio boom con un incremento a doppia cifra, +16%. E’ quanto emerge dai dati Audipress 2011/III sui lettori medi dei quotidiani, che sono la risultante delle rilevazioni del secondo ciclo 2011 (4 aprile-10 luglio) e del terzo ciclo 2011 (19 settembre-18 dicembre), basate su 32.625 interviste complessive. In totale i lettori crescono del 3% arrivando a quota 24.928.000 (+717.000). Secondo l’ultima indagine, la ‘rosea’ ha 4.377.000 lettori medi giornalieri, con un incremento rispetto alla precedente rilevazione di 326.000 unita’ (+8%).
Un appello al Direttore Generale della RAI, per la dignità delle donne in televisione (e non solo)
L’Associazione Pulitzer lancia un appello per la tutela della dignità delle donne nei media e in Rai in particolare.
Gentile Direttrice generale della RAI Lorenza Lei, Le scriviamo per il Suo ruolo istituzionale di Direttore generale dalla RAI ma, ancora prima e soprattutto, in qualità di Donna.
Il 25 gennaio 2012 al TG1 delle 20.00 è stato trasmesso un servizio giornalistico offensivo e umiliante nei confronti di tutte le donne italiane e dei cittadini che pagano il canone per ricevere un servizio pubblico. Stiamo parlando del servizio realizzato dal giornalista Vincenzo Mollica dal titolo “La donna dell’Ariston” nel quale Gianni Morandi e Rocco Papaleo presentano Ivana Mrazova, la valletta della prossima edizione del Festival di Sanremo. Nel vederlo – è inserito in calce alla presente – si renderà conto che si tratta non solo di un pessimo esempio di informazione televisiva, ma di un vero e proprio schiaffo alla dignità delle donne.
Un problema di domanda o di offerta ?
Va LSDI Fabio Chiusi, su Agoravox Italia, fa notare che ‘’ci si lamenta spesso dell’offerta di informazione in Italia’’, ma ‘’ci si concentra meno sulla domanda. E si sbaglia. Perché, dice Google Zeitgeist 2011 (l’analisi di miliardi di ricerche effettuate su Google dagli italiani nell’ultimo anno – cioè lo ‘spirito del tempo’ appunto), la domanda … Leggi tutto