via Mauro Lupi
Ho sempre cercato di vivere i cambiamenti pensando a cosa si guadagna rispetto a cosa si perde, per cui ho letto con piacere il bel post di Giampaolo Fabris che ricorda come in lingua cinese il termine crisi (weiji) è composto da due due ideogrammi: pericolo ed opportunità.
E di opportunità, Fabris ne elenca alcune, tutte di largo respiro, tra le quali segnalo:
- prendere le distanze dall’idolatria del PIL
- ricostruire un rapporto sano tra economia finanziaria e produttiva
- presa di distanza del gigantismo come paradigma da seguire
- sottolineare che crescita deve essere sinonimo di benessere non di crescita economica fine a se stessa
- cogliere la drammaticità dei problemi ambientali
Mi viene spontaneo affiancare il punto di vista di Fabris con quello di Robin Good (peraltro appena citato da Business Week come “voce dell’innovazione”) che invece tocca più la sfera personale. Ebbene Robin per Natale si è concesso il post Come Diventare Felici Senza Diventare Santi: 10 Cose Che Puoi Cambiare Per Riprendere il Controllo Della Tua Vita. Queste le “10 cose”: