Arriva Voci Globali

Via LSDI

La rete di attività connesse al network di Global Voices Online, si arricchisce di una nuova creatura, più centrata sull’Italia ma sempre di taglio internazionale: Voci Globali.

Un progetto, parimenti non-profit e volontario, che ingloba la testata editoriale e l’Associazione culturale omonime, puntato ancor più a dare spazio a voci e questioni spesso dimenticate o ignorate dai media mainstream su temi quali Paesi in via di sviluppo, violazione dei diritti umani, giustizia sociale, tutela delle minoranze, rispetto della libertà di espressione, cyber-attivismo, digital divide, fenomeni migratori.

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500 milioni per 200 euro al mese

Via LSDI

Accertato, ahinoi! che lavorare in rete  non rende, anzi sovente mortifica chi lo fa. Vedi articolo inaugurale di questa medesima rubrica. Fa riflettere la vicenda avvenuta a Firenze alla fine di giugno. La storia è questa: un pezzo a firma del collega Stefano Prizio ha scatenato una reazione, a dir poco, violenta, da parte degli imprenditori calzaturieri, nonché titolari della Fiorentina Calcio, Della Valle. L’articolo  – consultabile qui – è stato pubblicato esclusivamente sul sito web: Fiorentina.it di cui Prizio è co-fondatore e collaboratore di lunga data. Ebbene gli imprenditori marchigiani in seguito ad alcune affermazioni contenute nell’articolo succitato hanno querelato il collega Stefano Prizio per la non trascurabile cifra di 500 mila euro. I fatti sono questi, a voi il giudizio!

Da parte nostra nessuna intenzione di entrare nel merito della questione specifica, ma la certezza di aver acquisito un importante elemento nella nostra ricerca di dati che diano un senso al lavoro di tutti i “giornalisti digitali” che operano nel  Belpaese. Se è vero ed ampiamente  accertato che chi scrive in rete percepisce fra i 20 centesimi e i 5 euro a pezzo, com’è possibile che un “misero” articolo estratto da un “poverissimo” sito web scateni una richiesta danni così  elevata?

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Una Rete per i giornalisti in Rete

Via LSDI

Lsdi lancia una rubrica fissa – Giornalisti digitali –  dedicata all’ informazione online – L’ obbiettivo è dar vita ad un punto di aggregazione dove confluiscano e prendano corpo – anche organizzativamente – le tematiche professionali (e le richieste di riconoscimento) che investono tutti coloro che – professionisti o no, iscritti all’ albo o meno – fanno giornalismo sul web

Quando getti un sasso nello stagno, sulla superficie si formano tanti cerchi concentrici che si vanno via via ad ingrandire in modo inversamente  proporzionale alla distanza dal punto in cui il sasso è affondato. Ebbene, noi pensiamo possa essere questa, in estrema sintesi, l’ operazione che vorremmo fare con l’avvio su Lsdi di una rubrica fissa dedicata all’ informazione on line.

Cercare di dar vita ad un punto di aggregazione dove confluiscono e prendono corpo – anche organizzativamente – le tematiche professionali (e le richieste di riconoscimento) che investono tutti coloro che – professionisti o no, iscritti all’ albo o meno – fanno giornalismo on line.

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Quotidiani online italiani: molti progressi ma posizioni ancora arretrate

Via LSDI

Nonostante i notevoli passi avanti compiuti dal 2006 ad oggi, i siti web dei quotidiani italiani sono ancora in posizione piuttosto arretrata rispetto alla scena globale dell’ editoria online, e in particolare di quella Usa con cui possono competere solo i siti dei due giornali più diffusi, la Repubblica e il Corriere della Sera, caratterizzati da editori disposti a investire nella rete e da giornalisti competenti.

E’ il giudizio complessivo che emerge da un aggioramento della ricerca “I quotidiani italiani e Internet” effettuata quattro anni fa da Luca Conti  (Luca Conti, I quotidiani italiani e Internet, 7 agosto 2006, reperibile interamente all’indirizzo http://www.lsdi.it/wp-content/lsdi-conti-giornalionline.pdf).

L’ aggiornamento è uno dei capitoli di un’ ampia tesi dal titolo “Il quotidiano online in Italia: stato dell’arte e possibili evoluzioni”, con cui Roberta Bertero* si è appena laureata in Comunicazione per le istituzioni e le imprese all’ Università di Torino (relatore il professore Enrico Postiglione), e che pubblichiamo su Lsdi.

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Giornalisti digitali: vendersi per 50 centesimi ?

Marco Renzi Via Lsdi

Quando costa fare il giornalista per il web? Come quando costa? C’è un errore, forse la domanda giusta è: quanto si guadagna a scrivere per il web?

Nessun errore! Al giorno d’oggi per riuscire a costruirsi una professione nel più tecnologico, futuribile, democratico, accessibile, semplice, accreditato, e forse anche “letto” fra i mass-media specificamente deputati alla divulgazione dell’ informazione,  non basta avere una seria base professionale alle spalle, non serve neanche essere creativi quanto basta, e, soprattutto nel nostro paese, non è assolutamente necessario, anzi forse può diventare un ostacolo avere un’idea rivoluzionaria.

Basta essere disponibili ad essere sfruttati! Meglio se non si chiede alcun compenso, tanto se sei bravo saranno gli utenti ad attribuirti il successo dovuto e con quello arriveranno i banner pubblicitari e con quelli i click sul tuo sito/blog/homepage di facebook o similari, e con i click allora sì che le tue tasche si riempiranno di bei dollaroni! O forse no?

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I quotidiani italiani ai livelli del 1939

Via LSDI Nel 2009 la diffusione dei quotidiani è scesa al di sotto dei 5 milioni di copie giornaliere, cioè ai livelli del 1939, quando l’Italia era un paese prevalentemente rurale. Il dato emerge dal “Rapporto 2010 sull’industria italiana dei quotidiani”, elaborato dall’Osservatorio Tecnico per i Quotidiani e le Agenzie di informazione “Carlo Lombardi”, che … Leggi tutto

I contenuti con costo tendente a zero

Scott Adams via LSDI Prevedo che la professione dell’autore, così come è successo per i maniscalchi e i cowboy, andrà in pensione nei prossimi anni. Nel futuro, chiunque sarà uno scrittore e alcuni saranno più prolifici e migliori degli altri. Ma nessuno pagherà per leggere il lavoro creato da un altro. La gente nel futuro … Leggi tutto

Il vero social network continuerà a chiamarsi WWW

Via Lsdi

Sognavamo il  “web sociale” (almeno io), e Facebook lo fa! Ma somiglia più a un neonato bruttino che a un bel bambino. Lanciandosi alla conquista del web attraverso la monetizzazione con gli inserzionisti dei nostri dati personali recuperati ormai dovunque li lasciamo con  la nostra navigazione, Facebook sta ormai per diventare un problema ancora più grande di quanto non sia mai stato Google.

E questa evoluzione ha il profilo di un web che non evolve affatto verso il meglio, come potevamo sperare.

Avrei voluto che questo web sociale emergesse di più dal lato della blogosfera, da una costruzione spontanea originalissima e autogestita di blog interconnessi, che avrebbe prodotto la sua agenda dell’ informazione.

Ma quest’ ultima oggi è moribonda, sotto gli assalti incrociati delle reti sociali che la svuotano della sua sostanza e dei media mainstream che tentano di recuperare alcuni blogger e marginalizzarne altri, per soffocare l’ emergere di quella che essi vedono solo come una concorrenza.

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Rue 89 diventa cartaceo e va in edicola

Via LSDI

Rue89

Un nuovo esperimento di passaggio dal web alla carta vedrà protagonista Rue89, il sito online francese di informazione, che a partire dal mese prossimo dovrebbe arrivare in edicola con un mensile.

La rivista, secondo Journalismes.info, si chiamerà Rue89 e dovrebbe essere messa in vendita al prezzo di 5 euro. In un centinaio di pagine raccoglierà gli articoli più interessanti pubblicati sul sito web, oltre a infografie, foto e contenuti prodotti specificamente per la carta, come segnala CB News.

Rue89 spera di vendere in edicola fra le 15 e le 20.000 copie, mentre il punto di equilibrio si dovrebbe situare intorno alle 13.000 copie. Su un milione di euro di fatturato annuo della testata, il 55% proviene dalla pubblicità, il 20& da prestazione di servizi e il 25% dall’ attività di formazione per le imprese editoriali lanciata l’ anno scorso. Se tutto andrà bene, come spera il direttore di Rue89, Pierre Haski, l’ attività editoriale dovrebbe andare in pareggio alla fine di quedst’ anno e raggiungere l’ attivo nel corso del 2011.

Sempre per la serie chi sa fare informazione in rete crea occupazione

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Obituary: Amedeo Vergani

E’ morto a 65 anni Amedeo Vergani, un maestro del fotogiornalismo

Il ricordo di LSDI

Amedeo Vergani, uno dei fondatori e degli animatori di Lsdi, è morto improvvisamente nella sua casa di Merone di Como. Aveva 65 anni.

Giornalista professionista, dopo essere stato cronista e redattore di quotidiani, dalla fine degli anni ’70 si era dedicato alla realizzazione di fotoreportage come inviato di riviste italiane e straniere (qui il suo sito web). Da diversi anni era  impegnato in organismi della Fnsi come rappresentante dei giornalisti dell’informazione visiva e a Milano aveva fondato il Gruppo sindacale dei giornalisti dell’ informazione visiva, che faceva capo all’ Associazione lombarda dei giornalisti e con cui aveva ingaggiato ripetute battaglie per la difesa degli interessi del giornalismo dell’ immagine e, più in generale, per difendere il valore di una qualità alta di tutto il giornalismo.

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Il giornalismo e le aspettative dei giovani

Via LSDI Di ritorno da Perugia, dove è stato ovviamente colpito dalle aspettative che circolavano fra le “centinaia di ragazzi, fra i 20 e i 30 anni, che vivono il giornalismo come un valore civile e vogliono praticare la professione”*, Vittorio Zambardino è preoccupato (Scene digitali ) dal “costo sociale rappresentato dal lasciar fuori dalla … Leggi tutto