L’arresto del giornalista Vittorio De Filippis

Via Panorama Per una volta giornalisti, politici e in genere la gran parte degli intellettuali francesi di diversa estrazione sono d’accordo: bisogna fare luce su quello che oltre le Alpi è stato battezzato come l’”affaire Libération”. Di che si tratta? Semplice, all’alba di venerdì 28 novembre la polizia parigina è arrivata a casa di Vittorio … Leggi tutto

Capezzone il ribaltonista smemorato

Via Matteo Bordone

Capezzone oggi continua a farmi venire l’orticaria perché è ancora come era prima: uno che dice qualunque cosa, anche la più democratica, con il piglio e la fermezza di un despota totalitario. Quell’instancabile voglia di tirare in mezzo, di convincere, di prendere fisicamente per la giacca, che è sempre stata di Emma Bonino e Marco Pannella, in Capezzone non c’è mai stata. Al contrario Capezzone cerca di annientare l’avversario, di sovrastarlo, di asfissiarlo nell’edera velenosa della sua retorica barocca anzichenò.

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Cane da guardia, o da salotto?

Via Lsdi Il ruolo dei giornalisti italiani e la scomparsa dell’opinione pubblica sono i temi della prima manifestazione pubblica promossa dall’associazione “Giornalismo e democrazia”, in collaborazione con Articolo 21 e LSDI Il convegno si svolgerà a Roma – presso la Sede della Regione Lazio (Sala Tevere, Viale Cristoforo Colombo 212) e non più a Villa … Leggi tutto

L’imbarazzo della scelta: una follia tira l’altra

Le follie politiche – poliziesche si sprecano, via Alessandro Gilioli «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino … Leggi tutto

Internet Governance Forum Italia in Sardegna

Sarà Cagliari ad accogliere il 22 e 23 ottobre l’Internet Governance Forum Italia, e il 24 ottobre il Dialogue Forum on Internet Rights. Gli incontri, ospitati nelle sale della Manifattura Tabacchi, sono organizzati insieme al Ministro della Pubblica amministrazione e l’Innovazione. Obiettivo è quello di sviluppare il dibattito sui nuovi diritti della cittadinanza digitale con … Leggi tutto

Giornalismo online sconosciuto Ansa

Via Ansa
C’è chi come Robin Good (italianissimo nonostante il nome) ha creato un utile e redditizio sito su tutto ”quello che ogni esperto di comunicazione deve sapere”; chi come Marco Mazzei, direttore dei contenuti online della Mondadori, parla di ”latitanza” e ritardo dell’Ordine dei giornalisti e del sindacato sui temi della comunicazione sul web; Francesco Magnocavallo dirige Blogo.it, società editoriale indipendente (la cosiddetta nanopublisher) che riunisce 300 blogger professionisti, annuncia la prima Carta dei diritti e dei doveri dei blogger: è accaduto oggi durante il convegno ‘Giornalismo online, questo sconosciuto’, organizzato dalla Fnsi. Un’occasione per presentare i primi dati di una ricerca sul giornalismo digitale avviata da Lsdi (Libertà di Stampa e Diritto all’Informazione),
secondo cui oltre il 58% di chi lavora in testate online non ha contratto giornalistico (contro il 41,67 che invece lo ha); il 78,38% svolge lavoro di desk (contro il 16,22% che lavora ‘in esterno’). Per quanto riguarda la produzione di notizie, al top della classifica troviamo la cronaca locale (14,94%) e la cultura (12,67%), seguite da politica (10,49%) ed economia (10,13%).

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Sempre più WI-FI da passeggio

L’IEEE ha approvato Wi-Fi 802.11r il nuovo protocollo per la tecnologia wireless. Il nuovo standard è indirizzato principalmente al trasferimento di dati in movimento, senza la perdita del segnale. L’utente potrà passare da un access point all’altro senza rischiare la perdita dei suoi dati. Il nuovo standard migliora  la stabilità del segnale, permettendo quindi di … Leggi tutto

Servizio pubblico reticente

Via Vittorio Bertola

Se per caso anche voi, come me, avete visto il TG1 delle 13:30 di oggi, potrebbe avervi colpito un lungo servizio dedicato alla vicenda del professor Claudio Riolo, politologo dell’Università di Palermo, che dopo quattordici anni di battaglia giudiziaria ha avuto ragione dalla Corte di Giustizia Europea, a cui aveva denunciato l’Italia. Il professore, racconta il servizio, aveva scritto sul periodico Narcomafie un articolo “critico” verso “un ex presidente della provincia di Palermo”, ed era stato per questo condannato dal tribunale di Palermo per diffamazione; la corte europea ha riconosciuto che la diffamazione era in realtà legittima critica delle azioni di un politico, e che l’Italia, condannando Riolo, ha violato la libertà di espressione riconosciutagli dal diritto internazionale.

Tutto bene, festeggiamo? Sì, però il TG1, nonostante l’esteso servizio con tanto di intervista al professore, si è “dimenticato” di riportare alcuni piccoli dettagli; e potevamo noi, dotati di buona volontà, non supplire a questo “errore” certamente del tutto involontario?

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