Tuttavia, non mi era mai successo di andare nei loro studi, anzi i loro studi avevano un che di misterioso, perché ogni volta che capitavo a Hiroshima Mon Amour mi chiedevo sempre dove diavolo fossero, visto che nei dintorni del locale non si vedeva alcun ingresso della radio.
La risposta è facile: si entra sul retro, da via Pio VII – e sottolineo che via Pio VII non va confusa con via San Pio V, cari confusori di papi! Comunque, l’ingresso in codesta antica scuola media che il Comune generosamente concesse alla Hiroshima holding non è niente di impressionante, se non per un oggetto a noi tutti caro, ovvero la Vespa nera di Dario Castelletti parcheggiata fuori. Entrando con una lacrimuccia di commozione ecco la seconda sorpresa: pensavo di essere lì per una riunione e vengo invece (peraltro con grande piacere) proiettato direttamente nello studio, dove Fabio Malagnino con Gianluca Gobbi, tutti i giovedì dalle 13,30 alle 14, si occupano di Internet: e così una coppia di blogger torinesi, VB e VP, si sono messi a commentare in diretta e senza preavviso le nefandezze maroniane contro la rete… e di questo storico evento non è rimasta traccia! (Ndb ecco la registrazione)
[audio:http://www.invisigot.com/archivio/senzarete/senzarete_puntata171209.mp3]
Contro il decreto Alfano sulle intercettazioni.
Difendere la libertà di stampa è un dovere di tutti. Il Festival Internazionale del Giornalismo è pronto ad impegnarsi in prima linea: intanto aderisce all’appello per fermare il decreto Alfano sulle intercettazioni. Serve una mobilitazione trasversale, la questione riguarda tutti i cittadini, riguarda la nostra democrazia, la nostra libertà, il nostro diritto ad essere informati.