C’è un sito che ospita, a cura di Marco Patruno, un assillante campagna denunciando lo scandalo di migliaia di giovani che, per trovare in qualche modo la strada dell’impiego, accettano quello che si chiama “stage”. Un tirocinio, insomma, che dovrebbe preludere ad un lavoro stabile. Spesso, però, non si ottiene alcuna formazione, si è sottopagati, si compie lo stesso lavoro di un normale impiegato e alla fine si è rispediti a casa.
C’è addirittura chi organizza stages gratuiti, senza nemmeno il rimborso delle spese. A dare l’esempio è il governo. Patruno denuncia l’organizzazione di stage siffatti presso il ministero dello sviluppo economico, a Roma. E’ offerto a giovani laureati con laurea di 100 su 110. Lavoreranno del tutto gratuitamente. Dovranno caricarsi anche il peso dei trasporti, del pasto, dell’affitto.
Delle speranze dei giornalisti digitali
Il finale di uno splendido post di Vittorio Zambardino Oggi il giornalismo è più debole, si può entrare con più “armi” – E non avrai mai la certezza di avercela fatta, fino a quando non ti volgerai indietro e vedrai la strada fatta. Il giornalismo non è l’avvocatura o la medicina. E’ merce deperibile, instabile … Leggi tutto