Veltroni e i maoisti della Fiom

Diego Novelli su Nuova Società

Walter Veltroni, in compagnia di alcuni suoi compagni (ex Pci) dirigenti del nuovo Partito Democratico colpisce ancora. In una lunga lettera al direttore de La Stampa spiega «tre ragioni del SI a Marchionne» ed in polemica con la Fiom parte nientemeno che da Bruno Buozzi (1923) risalendo “per li rami” sino ai professori Berta ed Ichino, portando come pezza d’appoggio anche il programma elettorale del 2008 del suo partito, la dove si poneva la necessità di un nuovo modello del “patto sul lavoro”, del luglio del 1993, con un nuovo obiettivo: l’incremento della produttività, introducendo fortissime innovazioni nel nostro sistema economico aprendolo agli investimenti stranieri.

L’ultimatum ricatto dell’uomo che non usa mai la giacca come i comuni mortali altro non sarebbe che l’interpretazione, sia pure con una certa «durezza» delle idee del Pd, in materia di relazioni sindacali, per renderle capaci di regolare il rapporto e le prestazioni di lavoro nelle fasi di investimento, reclamate dalla competizione globale e dalla innovazione tecnologica.

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Gli operai della Thyssen abbandonati da tutti

Via Blitzquotidiano Si sentono abbandonati da enti locali e politici i 13 lavoratori della Thyssenkrupp che si sono costituiti parte civile e che non sono ancora stati ricollocati sul lavoro. Insieme hanno chiesto per lunedì 27 dicembre un incontro in Regione Piemonte al fine di chiedere che venga prolungato per loro il periodo di cassa … Leggi tutto

I Carabinieri del lavoro

Un nuovo strumento alla tutela della legalità del lavoro Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro è stato istituito per esercitare la vigilanza sull’applicazione delle leggi in materia di lavoro e previdenza sociale nelle aziende industriali, commerciali, negli uffici, nell’agricoltura e in genere ovunque è previsto un lavoro salariato e/o stipendiato. L’attività di controllo … Leggi tutto

L’Amerika a Torino

Luciano Gallino via Repubblica

Inoltre pare ormai certo che l’operazione Fiat-Chrysler non sia affatto destinata a fare di Chrysler la testa di ponte statunitense della Fiat; è piuttosto questa che si accinge a fungere da testa di ponte europea per la Chrysler. Partendo da Mirafiori. Si può infatti convenire che a fronte di una produzione prevista di oltre 250.000 vetture, tre volte quella degli ultimi anni, non si vede che differenza faccia produrre per la maggior parte Jeep Grand Cherokee, magari con la placca Alfa Romeo, piuttosto che qualche successore delle attuali auto del gruppo. Sono sempre posti di lavoro. Ma qui la Fiat si gioca la sopravvivenza come marchio originale. E’ noto che per non sparire sul mercato europeo Fiat deve assolutamente spostarsi sulla fascia medio-alta; si comincia ora a intravvedere che il prezzo potrebbe essere la sua uscita dal rango dei progettisti originali e costruttori che hanno fatto la storia dell’auto.

Le incognite riguardano anzitutto che cosa succederà nelle altre aziende, a cominciare dalla componentistica, visto che il tetto comune del contratto nazionale sembra prossimo a cadere. Le grandi aziende – poche ormai in Italia – possono anche ritenere che il principio “ad ogni azienda il suo contratto” si attagli alle loro esigenze. Ma le piccole e medie? Il contratto nazionale non serve soltanto a proteggere i lavoratori in modo relativamente uniforme. Serve anche a proteggere le aziende dalla proliferazione incontrollata di sigle sindacali, come pure da rivendicazioni interne, magari extra-sindacali, che in assenza di un contratto quadro possono dare agli imprenditori grossi grattacapi.

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Un curriculum innovativo, dinamico e motivato per trovare lavoro: le statistiche di Linkedin

LinkedIn, ha divulgato  la top ten delle espressioni più usate nei profili professionali. Le parole e le locuzioni più usate dai professionisti, in Italia come in Europa, sono: Innovativo Dinamico Motivato Vasta esperienza Proattivo Propenso al lavoro in team Comprovata esperienza Valore aggiunto Orientato ai risultati Spiccate capacità di problem solving

Uno alla volta e si salvi chi può

Paola Caruso, sull’incontro di venerdì scorso a Milano Com’è andata la discussione di ieri sul precariato? Non è facile dare una lettura. Presto saranno pubblicati i video e ognuno potrà farsi un’opinione personale. I lunghi discorsi in burocratese mi hanno un po’ demoralizzata. Non sono abituata a perdermi in chiacchiere: ho una formazione da chimico, … Leggi tutto

Lavoro autonomo e precariato al Circolo della Stampa di Milano

Ecco il programma ufficiale dell’incontro di domani a Milano sui problemi del giornalismo e del precariato L’Associazione Lombarda dei giornalisti e la Fnsi hanno promosso un’iniziativa convegno sul precariato e il lavoro autonomo per venerdì 17 alle ore 15 presso il Circolo della Stampa (sala Bracco) in c.so Venezia 16 a Milano. Aprirà i lavori … Leggi tutto

Anche Tecnimont chiude la sede di Torino: 353 lavoratori in cassa integrazione

Via Repubblica “353 lavoratori della Maire Tecnimont del sito torinese gradualmente andranno in cassa integrazione speciale, con un’integrazione di sostegno al reddito da parte dell’impresa e a loro sarà proposta la ricollocazione nella sede del medesimo gruppo a Milano”. Così Guglielmo Gambardella, della struttura nazionale della Uilm, ha annunciato l’intesa firmata al ministero del lavoro … Leggi tutto

A Milano venerdì prossimo si parla di precariato, di giornalisti e di altre cose

Venerdì  17 dicembre al Circolo della Stampa di Milano , in corso Venezia 16, dalle ore 15 in poi, si svolgerà un incontro in cui si parlerà di precariato nel settore giornalistico, di giornalismo e legalità del lavoro, a cui parteciperà anche la grande Paola Caruso e tutti quelli che difendono i diritti dei giornalisti … Leggi tutto