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Nel nordest italiano si lotta fattivamente contro l’abusivismo: dove altri esempi virtuosi del genere ? Con il consenso del direttore responsabile, del Cdr e di larga parte della redazione, la società editrice del giornale l’Adige di Trento ha stipulato in maggio e giugno due contratti part-time a tempo determinato con altrettanti collaboratori del giornale, per … Leggi tutto
Via Vittorio Zambardino Cosa dice ai giornali la teoria-Jarvis? Dice: accettate che il mondo, fra dieci anni, vivrà secondo una sensibilità e un approccio alla conoscenza che sarà così “liquido” da non poter più essere compatibile con la lettura sequenziale del giornale, con la sua chiave interpretativa del mondo e con le sue opinioni, che … Leggi tutto
Cercasi pigroni che vogliano dormire a pagamento per ben tre mesi di seguito. Si tratta di un esperimento della Nasa per tentare di approfondire la conoscenza dell’impatto dell’assenza di gravità sul corpo umano. I volontari saranno obbligati a rimanere sdraiati per tre mesi, a cui seguiranno 30 giorni di riabilitazione, periodo in cui si studierà … Leggi tutto
Via Lastampa.it L’ombra della censura sulle Olimpiadi di Pechino. Smentendo la promessa di lasciare piena libertà ai media durante i Giochi, la Cina ha annunciato – per bocca del responsabile del comitato organizzativo – che internet sarà sottoposto a censura. «Durante le Olimpiadi, forniremo un accesso a internet “sufficiente” per il lavoro dei giornalisti», ha … Leggi tutto
via FNSI
Precari assieme a milioni di altri lavoratori italiani, anche i precari dell’informazione subirebbero il colpo più duro se rimanesse nel testo della manovra economica l’emendamento votato dalla Camera, che cancella la norma in base alla quale oggi un giudice può disporre l’assunzione a tempo indeterminato del lavoratore assunto più volte a termine magari dopo anni di precariato e lavoro nero per svolgere compiti tipici di una prestazione stabile.
Per i non addetti ai lavori l’allegato N è il documento dell’attuale contratto nazionale di categoria dei giornalisti, che regola sperimentalmente il lavoro delle redazioni elettroniche nei giornali.
E’ un documento interessante perchè descrive in maniera compiuta e interessante le mansioni nei giornali online e descrive concretamente delle peculiarità delle redazioni digitali.
In effetti nel concreto il contratto descritto è stato poco utilizzato dato che i cdr hanno richiesto l’applicazione nelle redazioni digitali del contratto “standard”.
Ora nei giorni della conclusione delle discussioni sul nuovo contratto di categoria si sta discutendo molto di multimedilità e delle redazioni digitali e si sta concludendo che l’allegato N è sostanzialmente una forma di discriminazione di giornalisti verso giornalisti contro il principio base del contratto: ““tutti i giornalismi hanno pari dignità”. Un pensiero condivisibile a livello di principio, ma che fa pensare …
Via Lastampa.it La città in tilt? Colpa di un dipendente comunale. E’ successo a San Francisco, dove Terry Childs, impiegato di 43 anni, ha bloccato l’accesso ad alcuni dei più importanti sistemi informatici per dieci giorni, cambiando la password del sistema e accettando soltanto ieri di consegnare quella nuova al sindaco che, in un disperato … Leggi tutto
Silvio Berlusconi dopo l’approvazione del Lodo Alfano Ora non sarò più perseguitato, sono libero, adesso posso trascorrere i sabati al lavoro Quindi non erano leggi ad personam, ma fatte per il bene comune ?
Via comunità digitali I giornali non sono la loro carta. Ma non è detto che ci sia bisogno di persone che lavorino esclusivamente come giornalisti. Anzi. Che fare? Per la mia generazione (discalimer: sono un giornalista professionista, vivo con questo lavoro, meno di trent’anni) si tratta di scegliere e di inventare nuove strade. L’”assunzione”, il … Leggi tutto
Giuseppe Rao su Limes Tra il 1955 e il 1961 si sviluppa un’avventura, quella del Laboratorio di ricerche elettroniche Olivetti (poi Divisione elettronica) costruita su alcuni elementi principali: la capacità di leadership e di vision di Adriano Olivetti; le geniali intuizioni del giovane Mario Tchou e la sua capacità di guidare un piccolo gruppo di … Leggi tutto
Via Alberto Fattori
Tempo fa, leggendo un libro sul Made in Italy, con tanto di prefazione del Presidente di Confindustria Montezemolo, ho avuto modo di conoscere da vicino la storia di alcuni dei nostri “campioni” del Made in Italy, mostrati quali esempi da imitare per aver successo nel futuro globalizzato che avanza.
Una di queste storie, riguardava il giovanissimo Matteo Cambi, che attorno ad una semplicissima margherita stampata su una T-Shirt, ha creato un impero ad altissimo tasso VIP: la famosissima GURU.
Nella descrizione che lui stesso faceva del suo successo, mi avevano colpito due cose:
la prima, il ruolo dei genitori, reali “deux ex machina” della società, con una competenza del settore reale, con il risultato che il ruolo del figlio, poteva essere al massimo considerato quello di un semplice Public Relation, di alto profilo.
La seconda, che poco realmente fosse prodotto in Italia, ma in altri paesi ben più a basso costo del lavoro, fatto che lo stesso Cambi sottolineava, una anomalia non secondaria, in un libro riguardante il Made in Italy, oltretutto sottoscritto dal Presidente di Confindustria
Durante un tranquillo lavoro mattutino il macbook praticamente nuovo del bloggante si è inchiodato. Alla ripartenza è comparso l’inquietante punto interrogativo lampeggiante. Si provvederà in serata a fornire al simpatico hardware le terapie del caso, sperando di non dover esplorare soluzioni estreme. E’ la seconda volta che un macbook, per essere precisi sono stati due … Leggi tutto
