La strana storia di Intesa San Paolo e Banca Depositaria

Via Il Giornale Il giudice di Torino dà ragione ai sindacati: non è corretto che 360 lavoratori lascino Intesa Sanpaolo a causa della cessione di Banca Depositaria alla società statunitense di servizi finanziari State Street Corporation. Il comportamento della banca è antisindacale e i lavoratori potranno ora impugnare, anche in modo collettivo, il trasferimento e … Leggi tutto

Annullata la cessione del ramo it da Eutelia ad Agile

Via Localport La Sezione lavoro del Tribunale di Roma ha accolto il ricorso dei Sindacati in merito alla cessione del ramo di It da Eutelia ad Agile, condannando l’azienda per comportamento antisindacale. I rapporti di lavoro ritornano così in capo ad Eutelia. Laura Spezia, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore informatica-Itc, e Fabrizio … Leggi tutto

Le aziende inqualificabili non sono solo a Torino

Via Repubblica

Il giudice dispone l’assunzione a tempo indeterminato di un’operaia, dichiarando illegittime le proroghe dei contratti a termine, e l’azienda si adegua, accettandone il reintegro nel posto di lavoro, ma distacca la dipendente in India per un anno. A denunciare la vicenda il segretario dei metalmeccanici Uil di Avellino, Gaetano Altieri. L’azienda è la Catering Equiment Industry di Montemiletto (Avellino), del gruppo Desmon; produce ed esporta in tutto il mondo frigoriferi industriali. E l’operaia è Gaetanina Di Paolo, 49 anni, madre di quattro figli.

La Di Paolo “per poter proficuamente svolgere la prestazione inerente alle mansioni di assemblaggio frigoriferi che svolgeva all’epoca del licenziamento”, si legge nella lettera inviata dall’azienda, dal prossimo primo febbraio dovrà trasferirsi a New Delhi, dove il gruppo ha una propria azienda, la Desmon Continental Frigo Private Limited, e rimanervi fino al 31 gennaio 2011. L’azienda ha anche invitato l’operaia a presentarsi alla direzione “per definire le modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, munita di un passaporto in corso di validità”.

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Quante Rosarno d’Italia?

Cesare Martinetti su Lastampa.it

La rivolta di Rosarno è scoppiata nelle stesse ore in cui il ministro dell’Interno, a distanza di pochi chilometri, discuteva con i responsabili dell’ordine pubblico in Calabria la risposta dello Stato alla bomba esplosa contro la procura. Una coincidenza casuale ma davvero simbolica che nella saldatura tra l’emergenza cronica chiamata mafia (‘ndrangheta, camorra, ecc.) e la nuova emergenza che si chiama immigrazione ci consegna all’inizio di questo 2010 un’agenda sociale drammatica. Quello che sta accadendo a Rosarno in queste ore ci riguarda tutti: il nostro quartiere, le nostre periferie, a Sud e a Nord, interroga la nostra coscienza di cittadini, sfida l’intelligenza e mette alla prova quello che si chiamava il sentimento democratico. Non è un problema solo italiano. Una rivolta del tutto analoga a quella di Rosarno è scoppiata qualche mese fa a Calais, nel Nord della Francia, da dove le bianche scogliere di Dover appaiono come un miraggio alle migliaia di migranti (soprattutto afghani, pakistani, iracheni) che premono per sbarcare in Gran Bretagna. Gli ammiratori acritici di quanto avviene al di là delle frontiere vadano al cinema a vedere «Welcome» di Philippe Lioret: avranno di che meditare su come la questione rappresenti un rompicapo per ogni governo, compreso quello del muscolare Sarkozy che ha trasformato in reati anche i piccoli gesti di solidarietà verso i clandestini senza aver disinnescato le polveriere sociali disseminate nelle banlieues francesi. È anche per questo che appare particolarmente irritante la litania tutta italiana del rinfaccio di responsabilità tra destra e sinistra, governo e non governo perché le responsabilità vanno equamente distribuite nel corso degli anni. Altra cosa è il confronto su quanto sta accadendo a Rosarno: accusare di clandestinità dei poveracci che accettano condizioni di vita disumane per svolgere lavori che gli italiani non vogliono più fare non ci sembra la strada migliore.

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Arancia Metalmeccanica a Torino

Il 6 gennaio in piazza Castello a Torino avrà luogo la giornata dell’Arancia Metalmeccanica. Arancia metalmeccanica è una campagna di solidarietà nata per dare un aiuto concreto ai lavoratori Agile ex Eutelia della Tiburtina, e subito estesa a livello nazionale, come sostegno alle vertenze per la difesa del posto di lavoro. Il senso di questa … Leggi tutto

Agile ex Eutelia: se ne vanno anche Camera e Poste

Anche la Camera e le Poste dopo la Rai hanno annunciato la decisione di rescindere il contratto di fornitura con Agile-Eutelia per affidarlo ad altri. Lo riferisce la Fim, sottolineando che questo avviene proprio nei giorni in cui il tribunale ha deciso la custodia giudiziaria della società, aprendo una nuova fase nella durissima vertenza.

Sequestrati dal giudice i beni di Agile ex Eutelia

Via ComputerWorld Si è tenuta ieri l’udienza al Tribunale di Roma per decidere l’insolvenza riguardante l’ex ramo IT di Eutelia, ceduto lo scorso giugno ad Agile e poi ad Omega, che coinvolge circa 1.800 dipendenti da mesi senza stipendi. Secondo quanto riportano agenzie di stampa, quotidiani e telegiornali, dopo cinque ore di camera di consiglio … Leggi tutto

Caso Pandev: il mobbing sancito anche nel calcio

Via Reuters L’attaccante macedone della Lazio Goran Pandev può lasciare la squadra capitolina con effetto immediato dopo che il collegio arbitrale della Lega Calcio ha accolto il ricorso dei legali del giocatore e risolto il suo contratto. Lo ha confermato l’avvocato del macedone. Il 26enne attaccante della Lazio non ha disputato nessuna partita dell’attuale campionato … Leggi tutto

Verso il commmissario per gli ex Eutelia

Via Localport Mentre continua il presidio delle sedi di Torino ed Ivrea di Agile, in queste ore si stanno consumando alcuni fatti importanti.  Questa mattina, mercoledì 23, presso il Tribunale di Roma si svolge l’udienza sulla richiesta di Amministrazione straordinaria avanzata dai lavoratori e sostenuta dal Governo, per togliere l’azienda dalle mani di chi l’ha … Leggi tutto

La pandemia da stress dei lavoratori moderni

Per tutti i lavoratori la vera pandemia moderna è lo stress, un disagio in aumento sul piano globale che raggiunge picchi di contagio nei momenti di maggiore difficoltà economica. In Italia sono già state condotte numerose ricerche, ma negli altri paesi come stanno? E soprattutto qual è la causa principale dello stress? Ora una ricerca condotta da Regus, leader mondiale di soluzioni per gli spazi lavoro ci racconta la situazione nel resto del mondo.

Regus ha commissionato uno studio globale che ha coinvolto oltre 11.000 dipendenti in 13 paesi di riferimento, ai quali è stato chiesto di descrivere l’esperienza lavorativa durante i momenti di crisi economica.

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