3 giorni. 72 ore di speranza per i lavoratori Agile-Eutelia che il 20 settembre vedranno scadere il bando di vendita delle due aziende depredate e portate al collasso dai vari Samuele Landi, Claudio Marcello Massa e Antonangelo Liori , i tre maggiori responsabili del crack che ha portato Agile-Eutelia sull’orlo del baratro. Se entro la data di scadenza del bando le due società non verranno rilevate, non ci sarà un futuro per i circa 2000 lavoratori scaricati dai propri datori di lavoro prima, e abbandonati dalle istituzioni poi.
“Ora il tempo dei rimpalli e dei rinvii è davvero finito”, dice la Fiom lombarda: “In assenza di interventi decisi e precisi delle istituzioni, a partire da Regione Lombardia, tra pochi giorni in questo paese ci saranno due aziende in meno e 1500 disoccupati in più”.
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Samuele Landi si lancia nel business della telefonia criptata
Se la gente si fida … Via Quotidiano Piemontese Continuano le mirabolanti avventure arabe della famiglia Landi, e del giovane pirata Samuele: i protagonisti – per capirci – dello scandalo Eutelia. Durante la “vacanza” a Dubai (diciamo latitanza: in Italia non può tornare perchè inseguito da un ordine di custodia cautelare), il buon ex amministratore … Leggi tutto
Samuele Landi vuole fare il processo in teleconferenza
QP riporta una proposta curiosa di Samuele Landi Succede che Samuele Landi (nella foto), ex amministratore delegato di Eutelia, in “vacanza forzata” a Dubai perché in Italia lo attende un ordine di custodia cautelare per il fallimento di Agile, avrebbe chiesto di poter partecipare al processo per bancarotta fraudolenta che lo riguarda via teleconferenza. Ad … Leggi tutto
I Landi verso il patteggiamento per la bancarotta di Eutelia
Patteggia anche Samuele. Perlomeno è pronto ad esplorare l’ipotesi di un patteggiamento, accodandosi alle trattative, già in corso, fra Eutelia e il resto della famiglia Landi sotto processo per la bancarotta del gruppo telefonico di Calamandrei. Uno scenario dal quale finora era rimasto fuori l’ex amministratore ed ex uomo forte dell’azienda, da mesi in esilio a Dubai, inseguito da un ordine di custodia cautelare della procura di Roma, ancora bancarotta, ma per il versante Agile del complesso di inchieste aperte su Eutelia. Ma adesso Samuele si adegua, dicendosi disponibile, per tramite dei suoi legali, a considerare l’ipotesi di una soluzione morbida: risarcimento, anche ai piccoli azionisti, e patteggiamento che consenta di non superare i cinque anni di pena.
Tutto sommato non la peggiore della soluzioni, considerato che per i medesimi reati, ossia associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, Callisto Tanzi di anni se ne è presi diciotto, sia pure nell’ambito di un crack, quello di Parmalat, enormemente più grande e più clamoroso. Il passo indietro di Samuele, che fino alla vigilia veniva dato per un duro deciso ad affrontare il processo senza compromessi, è la grande sorpresa di questo nuovo atto dell’udienza preliminare di cui già si sapeva che sarebbe finito con un rinvio. Infatti. Il Gip Anna Maria Lo Prete fissa nel suo calendario una nuova data, quella del 28 febbraio. Per allora la trattativa fra i Landi e la gestione commissariale di Eutelia dovrebbe essere conclusa o comunque in dirittura di arrivo. Compresa l’autorizzazione ministeriale di cui i commissari hanno bisogno per firmare eventuali accordi transattivi.
Di cifre ufficialmente non si parla, anche se è difficile pensare a un’intesa che stia sotto i venti milioni di euro ed è possibile che si vada anche molto oltre, ora che in gioco entra anche l’enfant gatè della famiglia Landi, quello che era stato il principale architetto della grande esplosione del gruppo, fra il 2000 e il 2008 e che poi aveva separato le sue sorti dal resto dei parenti, fino ad abbandonare ogni carica nel consiglio d’amministrazione, prima ancora dell’ultima fase della gestione Pizzichi e della dichiarazione di amministrazione straordinaria, ai primi di giugno. E’ l’avvocato Amedeo Di Segni, da qualche mese difensore di Samuele, a sparigliare le carte. Sappiamo che c’è una trattativa in corso, spiega in udienza, ma finora noi non siamo stato interpellati. Adesso anche l’ex Ad, continua, è pronto ad esplorare la strada dei riti alternativi, formula che allude ovviamente al patteggiamento.
Sedici indagati per l’irruzione in Eutelia a Roma
Sedici indagati per l´irruzione all´ex Eutelia. Erano le 5.20 dello scorso 11 novembre quando Samuele Landi, ex amministratore delegato della società Eutelia (azienda specializzata nell´alta tecnologia ceduta la scorsa estate al gruppo Agile-Omega) ha guidato un commando di quindici agenti privati per “liberare” la sede dell´azienda sulla Tiburtina, occupata da alcune settimane dai dipendenti senza stipendio da tre mesi e in protesta contro i 1.200 licenziamenti annunciati. Ora per quel blitz, sia l´imprenditore che i poliziotti privati sono tutti accusati di «sostituzione di persona» e di «esercizio arbitrario delle proprie ragioni».
Sull´episodio è stata avviata un´inchiesta dal procuratore capo Giovanni Ferrara e dal pm Fabio Santoni. Non sono stati invece contestati i reati di violenza privata e minacce. Per i magistrati l´assalto organizzato alla ditta fu dunque un atto illegale: il titolare della società avrebbe dovuto chiedere e attendere l´eventuale ausilio della forza pubblica e non provvedere direttamente e immediatamente allo sgombero dell´azienda assoldando gli uomini della sicurezza e facendo credere di essere poliziotti.
Eutelia: nuovo caso di “imprenditoria all’italiana”
Via Futura La vicenda Agile ex-Eutelia parte da lontano, quando nel maggio del 2006 l’Eunics, azienda partecipata al 35% dall’Eutelia della famiglia Landi, acquisisce la Getronics ex Olivetti, compiendo il primo passo verso la nascita di un grande polo delle telecomunicazioni e dell’informatica. O forse verso un fallimento. Nel 2007 nasce Eutelia e due anni … Leggi tutto