Non erano tantissimi gli “indignados” italiani che aspettavano il verdetto su Papa al di là delle transenne di piazza Montecitorio. Una trentina di persone al massimo, ma determinate a far sentire la propria rabbia come quelle che il 30 aprile 1993 si radunarono davanti all’hotel Raphael di Roma per contestare Bettino Craxi lanciandogli addosso simboliche monetine. Un testimone ideale che i cittadini esasperati di oggi raccolgono da quelli di ieri.
Alle 18,20 la radiolina intorno a cui sono tutti in ascolto annuncia che il voto sarà segreto. «Ci hanno fregato, adesso si aggiusteranno come vogliono» commenta sconsolata l’insegnate elementare Carla. Troppo presto però: dopo neppure un quarto d’ora l’urlo liberatorio di Daniele rivela che per il deputato del Pdl si sono aperte le porte della prigione.
Svenare a oltranza quelli meno influenti
Via Alessandro Gilioli Diciamolo pure chiaro: il super prelievo l’hanno cancellato perché l’establishment dei manager importanti e dei giornalisti in alto grado – cioè quelli più influenti – si sedasse e la smettesse di parlar male della manovra. Sì, siamo al limite della corruzione. Lo stesso vale per le province: rinviata a un’improbabilissima revisione costituzionale … Leggi tutto