Puttanopoli: istruzioni per l’uso

Via Repubblica E’ assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l’intelligenza o la bellezza che siano. E’ invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il … Leggi tutto

Dietro le buffonate di Gheddafi accordi economici per i soliti

Via il Giornale

C’è tanta sostanza dietro il folklore: accordi, partecipazioni, commesse, grandi lavori. Non è solo il petrolio, con la presenza sempre più importante dell’Eni, né l’autostrada che ventuno imprese italiane costruiscono sulla costa libica come «riparazione» dei danni di guerra. O le partecipazioni in Eni e Unicredit. Nel menu dei colloqui italo-libici si parla anche di ferrovie, di rete elettrica, di metropolitana, di difesa. In ballo, decine di miliardi di euro.
Non si entrerà nel dettaglio di questi temi stasera, alla cena per ottocento invitati allestita alla caserma «Salvo d’Acquisto» di Tor di Quinto. Silvio Berlusconi e il leader libico Gheddafi terranno i discorsi ufficiali per celebrare i due anni del «Trattato di Bengasi». Ma fra gli ottocento invitati, gli imprenditori faranno la parte del leone, e tutti pensano alle opportunità dischiuse per le loro aziende in Libia.

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Primarie fai date con il Fatto Quotidiano

Via il Fatto Quotidiano

Ci risiamo. Quando le elezioni si avvicinano davvero, a destra come a sinistra, i proclami delle segreterie di partito si rivelano per quello che sono: dei bluff. Tutti parlano di democrazia e di volontà degli elettori, ma alla fine nei comuni, come in Parlamento, ci finiscono quasi esclusivamente uomini e donne scelti dalla Casta. E anche quando scattano le primarie, le consultazioni dei cittadini diventano spesso una corsa pilotata per “dare la forza del mandato popolare” a candidati di fatto selezionati dai soliti noti.

Da oggi però vogliamo tornare noi a scegliere chi ci amministra. Grazie alla Rete. Per questo il Fatto Quotidiano lancia le primarie sul web. Per trovare nuovi candidati e nuovi programmi. Per spingere i cittadini a rimettersi in gioco suggerendo nomi o, magari, proponendosi essi stessi.

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Alla ricerca di una Arianna Huffington italiana

Via Rosebud Una analisi delle dinamiche che hanno portato a questo risultato, non potrebbe prescindere da un’analisi della figura che lo ha propiziato. Arianna Huffington, nata Arianna Stassinopoulos, non era infatti una novizia quando ha cominciato ad interessarsi di giornalismo online, quanto piuttosto una figura giornalistica di successo, che aveva già tentato finanche una sua … Leggi tutto

Il geek Francesco Cossiga

Via Skytg24

Dagli smartphone agli auricolari bluetooth. Dai laptop alle connessioni a internet a banda larga. C’è una cosa di cui Francesco Cossiga, l’uomo a conoscenza di molti misteri, non faceva mistero: la sua passione per le nuove tecnologie. Un amore che lo spingeva a contattare le aziende per farsi mandare i prototipi di tutte le novità o a tirare giù dal letto i colleghi politici per vantarsi delle ultime conquiste digitali.

“A volte mi telefonava a casa alle 5 del mattino per raccontarmi di avere un cellulare che ancora non era in vendita in Italia”, ricorda Franco Grillini, ex deputato che con il presidente emerito della Repubblica condivideva la stessa passione per l’hi-tech. “Ci confrontavamo spesso sui nostri ultimi acquisti”, racconta Grillini. “Qualche anno fa, quando l’iPhone non era ancora in vendita in Italia, ero riuscito ad avere il telefonino della Apple. Appena Cossiga lo vide mi disse sorridendo: ‘Potresti regalarmelo, maledetto”.

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Il ricordo delle chat via Skype con Cossiga

Enrico Fedocci via Tgcom

Di lui, di Francesco Cossiga, da ragazzino mi piaceva la personalità, il piglio deciso, la profonda conoscenza dei segreti di Stato, la capacità di dire tutto ciò che pensava, senza ipocrisie. Ma che io potessi diventare suo “amico” tramite Messenger e Skype, questo proprio non me lo sarei mai aspettato. Già, riuscii a scoprire l’email personale del Presidente e gli scrissi una lunga lettera. Poche ore dopo mi arrivò la sua risposta.

Dopo questo incontro durato 4 ore nel suo appartamento romano, per mesi io e il Presidente Emerito abbiamo chattato parlando di terrorismo, Brigate Rosse, degli anni della contestazione. Lui mi raccontava di se stesso, a volte firmandosi, con ironia “L’EX POTENTE” o “L’EX LEADER”. I suoi argomenti preferiti? Il suo tumore, il rapporto – o meglio la sua passione – per l’Arma dei Carabinieri. Amava parlare dei suoi figli, dei loro studi. Diceva che lui e Berlusconi appartenevano allo stesso club. Il club K, ironizzando sul tumore che aveva colpito entrambi. Le videochiamate si susseguivano, soprattutto verso l’ora di cena o a tarda sera. Se ne stava seduto sulla poltrona in pelle rossa del suo studiolo, mentre guardava la televisione. Sulle gambe una coperta e uno dei suoi tanti computer portatili.

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