Banda larga se capita

Via Repubblica.it Il governo ha distrutto le speranze di avere, in breve tempo, internet banda larga per tutti gli italiani. L’annuncio è arrivato ieri da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: “I soldi per la banda larga li daremo quando usciremo dalla crisi”. Si riferisce agli 800 milioni che il governo aveva promesso di … Leggi tutto

Dal 2010 nuove regole europee per le telecomunicazioni

via Lastamapa.it Il Parlamento Europeo e il Consiglio Ue, che rappresenta i governi, hanno trovato nella notte un’intesa definitiva sul pacchetto di riforma Ue delle telecomunicazioni, che potrà così entrare in vigore nel 2010 dopo le ultime formalità che saranno completata entro il mese. Gli stati membri avranno 18 mesi per recepirla nel diritto nazionale. … Leggi tutto

Jimbo Wales e la strage dei coccodrilli di Wikipedia

Una intelligente riflessione con proposta operativa di Marco Pratellesi Chi ha ucciso il coccodrillo? Jimmy Wales, detto Jimbo, quarantatreenne imprenditore americano, uno dei fondatori dell’enciclopedia digitale Wikipedia, è fra i principali indiziati. La vittima non è ovviamente un esemplare di alligatore, che pure vivono in Florida dove Wales ha casa, ma il “coccodrillo” inteso come … Leggi tutto

L’unico aiuto che serve al giornalismo è la larghezza di banda

Via Dan Gilmore Robert W. McChesney and John Nichols believe that “journalists deserve subsidies, too.” They argue that America is “nearing a point where we will no longer have more than minimal resources (relative to the nation’s size) dedicated to reporting the news. There’s every reason to dispute their woe-is-us assumption. There’s even more reason … Leggi tutto

Un Filtr della buona informazione

Via LSDI

‘’Un posto in cui chi ha gli strumenti per informarsi mette la sua informazione a disposizione di chi è interessato ad averla. Questo è il Filtr, se non nei risultati, almeno nello spirito’’. E’ così che Giuseppe Granieri e Sergio Maistrello presentano Filtr,un nuovo esperimento di aggregazione e selezione della ‘’buona informazione’’ che è dispersa in rete.

Per ora è stato realizzato una specie di numero zero. ‘’Un numero zero che vivrà (e si alimenterà) per qualche giorno. Un modo per raccogliere feedback, sperimentare un modello, trovare una voce, imparare dalle diverse interpretazioni che ciascuno darà della linea che stiamo provando a immaginare.

E la linea è semplice, almeno nell’enunciato: invece di aggiungere concorrenza nella produzione di nuove notizie più o meno simili tra loro, vogliamo provare a mettere in valore la buona informazione che esiste e che spesso è distribuita tra molte fonti minori. Che venga dai news media o dai blog, dalla tv o da twitter, va benissimo. Questo è un primo tentativo per cominciare a farlo.

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Da internauti a infonauti

Via Repubblica, qui le tabelle

La tecnologia digitale ha rivoluzionato il modo di informarsi degli italiani. L’utilizzo di internet e della Tv satellitare è in continuo aumento. Ma tenersi al corrente su questioni di pubblico interesse vuol dire prendere parte alla vita di una comunità. Significa essere cittadini, partecipare. Oggi, dunque, il nesso tra Internet e informazione (e politica) desta, più che in passato, attenzione e interesse.

I giovani sono protagonisti importanti di questa dinamica. In sette casi su dieci utilizzano quotidianamente internet per informarsi, al pari della Tv. E molto più del giornale cartaceo (19%) o del satellite (37%). E’ un dato interessante se consideriamo che vengono spesso rimproverati di informarsi poco. Evidentemente bypassano i canali tradizionali ricorrendo alla rete.

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Per una cultura (selettiva) dell’ascolto inrete

Via Gaspar Torriero La parte più qualificante della conversazione non è il dire, ma è l’ascoltare con attenzione, rispetto ed empatia l’interlocutore che hai davanti. Se non c’è ascolto, non c’è conversazione. Sulla base di questa definizione, ci sono le conversazioni, e poi ci sono (scusa il tecnicismo) gli stronzi. Il bello di internet non … Leggi tutto