L’esplosione del press divide

Federica Bianchi via l’Espresso

Gli under 30 cominciano a leggere sempre meno i giornali e ancora meno i periodici. Non posso biasimarli. Confessione: se non sto in redazione i giornali cartacei li compro per lavoro. Altrimenti Internet mi basterebbe alla grande.Questo vuol dire che tra qualche anno l’espresso (e panorama del resto) potrebbero non esistere più nella forma attuale e noi tutti giornalisti costretti a reinvetarci. una bella fatica per chi ha già una certa età (d’altra parte, storicamente, ci sono sempre state generazioni sfigate che hanno subito i cambiamenti drastici e altre che ne hanno beneficiato) e in un mercato chiuso come quello italiano. ma forse un gran bene per il grande pubblico.

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Regione Piemonte: il sito si è giocato l’interfaccia

Il sito della Regione Piemonte ha cambiato interfaccia della home page E’ on line il nuovo sito della Regione Piemonte. Si presenta con un’interfaccia semplificata nei contenuti e nelle strutture di navigazione e per la prima volta valorizza gli strumenti di ricerca e i nuovi canali informativi utilizzati dai giovani e dai professionisti del web … Leggi tutto

Voila le Web 2009

Come ogni anno più o meno dopo Sant’Amborgio si materializza a Parigi LeWeb la più grossa manifestazione europea dedicata a internet e dintorni. 2500 presenze, due giorni di lavoro fitto fitto. Il tema dell’anno è Real-Time Web. Le dirette su Ustream, il gruppo su Facebook

Il futuro è Internet e Tv

Manuel Castells intervistato da Repubblica.it «Internet e la tv sono due costellazioni della comunicazione che sono destinate a convivere l’una accanto all’altra, anche se in uno scenario che sarà progressivamente diverso da quello a cui siamo abituati oggi. Per certi versi Internet assorbirà al suo interno la tv. Ma il mondo di Internet, che è … Leggi tutto

8.8.8.8 , 8.8.4.4

Sono gli indirizzi ip dei nuovi Public DNS di Google The average Internet user ends up performing hundreds of DNS lookups each day, and some complex pages require multiple DNS lookups before they start loading. This can slow down the browsing experience. Our research has shown that speed matters to Internet users, so over the … Leggi tutto

A Lugano si parla di user experience

UXconference è la prima conferenza sull’esperienza d’uso con orientamento all’innovazione nei campi strategia e design, mobilità, giocabilità e agilità. Oggi a Lugano si parlerà di strategia e innovazione , design agile, mobilità e giocabilità.

No Facebook negli ospedali torinesi

Via Repubblica.it Facebook al bando in ospedale. Il social network è stato bloccato da qualche giorno al Regina Margherita e al Sant´Anna. Facebook, oltre a distrarre medici e infermieri, rallentava la rete dell´ospedale. Un dettaglio non da poco: con l´informatizzazione della sanità infatti i dati sui pazienti viaggiano ormai solo via computer. Il divieto è … Leggi tutto

Un parere controcorrente sul Nobel a internet

Via Apogeonline

In primo luogo ci sono delle ragioni di ordine pratico: chi ritira il premio? Si estrae a sorte tra i blogger del mondo? Si fa un concorso tra candidati e vince il più “rated” o quello con più amici? Certo sarà solo una rappresentanza simbolica in quanto “internet” è, per definizione, di tutti coloro che la abitano. E se vincono Laura Scimone, Chris Crocker, Dagospia o Susan Boyle (l’elenco può essere vastissimo da Arianna Huffington a Mario Adinolfi) li possiamo considerare rappresentativi? Oppure si premia, sempre simbolicamente, l’azienda che ha posato più cavi per la diffusione della rete o quella che applica tariffe più convenienti per la connessione?

E poi c’è una questione dei soldi e si sa, quando nel condominio,anche il più minuscolo, saltano fuori le questioni di soldi sono cavoli amari. Figuriamoci nel condominione che chiamiamo internet. Che cosa ce ne facciamo di questi soldi? Li lasciamo alla fondazione? O li destiniamo a un progetto per la diffusione ulteriore della rete, magari nel terzo mondo. Bello, ma quale? Ce n’è uno che è più meritevole degli altri? E poi, diciamocelo, con 10 milioni di corone svedesi (meno di un milione di euro) non è che si combina un granché a livello di umanità. Siamo sinceri: la rete ha ancora diversi conti in sospeso, qualche lato oscuro, qualche nodo irrisolto. Secondo il Webby Award prestigioso premio internazionale tra i dieci eventi più importanti della rete si annoverano grandi passi per l’umanità quali Wikipedia e la protesta iraniana monitorata da Twitter ma anche la chiusura di Napster, che rappresenta l’irrisolto contenzioso tra diritti d’autore e file sharing.

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Internet Nobel per la Pace

Via Wired.it

internet-peaceWired Italia lancia il progetto Internet for Peace candidando ufficialmente il Web al Premio Nobel per la Pace 2010. In occasione della presentazione pubblica del progetto in programma a Milano venerdì 20 novembre al Piccolo Teatro Studio, alle ore 18, all’interno delle manifestazioni di Science For Peace Live, saranno al fianco di Riccardo Luna anche le redazioni di Wired USA e Wired UK. Il Direttore di Wired Italia, infatti, sarà accompagnato dagli interventi del Direttore di Wired Uk David Rowan e dal Direttore di Wired USA Chris Anderson, che per l’occasione sarà in collegamento video da Detroit.

L’idea, a cui sarà dedicato il prossimo numero di Wired, vedrà coinvolti numerosi ambasciatori e supporters, primi fra tutti il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, il Professor Umberto Veronesi, lo stilista Giorgio Armani, insieme alle redazioni di Wired USA e Wired Uk.

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Press divide: finalmente qualcuno se ne accorge

Via Repubblica

La diffusione di Internet segna un po’ il passo, la lettura di libri e giornali regredisce di qualche punto percentuale, ma guadagna molto terreno l’entusiasmo per i social network, che hanno contagiato 19 milioni di italiani: è lo scenario che emerge dal rapporto sui consumi mediatici del Censis. In cima alla top five italiana c’è Facebook, noto al 61,6% degli italiani, seguono Youtube (60,9%), Messenger (50,5%), Skype (37,6%) e Myspace (31,8%). Naturalmente sono soprattutto i giovani a frequentare questo tipo di comunità.

Arretra la lettura dei quotidiani. La lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%, invertendo una tendenza leggermente positiva che si era registrata negli anni immediatamente precedenti al 2007. Se poi si guarda agli utenti abituali, ovvero quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Una flessione non è compensata neanche dalla free press che rimane stabile (passa dal 34,7% dell’utenza al 35,7%) anche se l’incremento registrato tra i lettori più istruiti fa pensare che ci sia stata una migrazione da quelli a pagamento a quelli gratuiti. Per quanto riguarda i periodici lo scenario non migliora: nel 2009 li legge il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%).

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La Rete esce dalla Rete: internet evolved

Internet evolved, la rete esce dalla rete. Questo il titolo della quinta Conferenza Annuale Top-IX in programma il 10 dicembre, al Centro Congressi Torino Incontra. Un incontro per tutti gli appassionati di Internet che potranno confrontarsi con gli esperti del settore. L’evento sarà trasmesso in streaming e, durante la conferenza, sarà possibile porre domande tramite … Leggi tutto