La Costituzione e il Web 2.0

Via Corriere della Sera La Carta offre già tutte le risposte. Occorre seguire la strada del dialogo con i fornitori di servizi e con gli utenti. Libertà di comunicazione e Costituzione – La “libertà di comunicazione” è disciplinata nella nostra Costituzione in due norme: l’art. 15 e l’art. 21. La prima norma costituzionale – l’art. … Leggi tutto

Una gita a Radio Flash per parlare di privacy

Via Vittorio Bertola

Tuttavia, non mi era mai successo di andare nei loro studi, anzi i loro studi avevano un che di misterioso, perché ogni volta che capitavo a Hiroshima Mon Amour mi chiedevo sempre dove diavolo fossero, visto che nei dintorni del locale non si vedeva alcun ingresso della radio.

La risposta è facile: si entra sul retro, da via Pio VII – e sottolineo che via Pio VII non va confusa con via San Pio V, cari confusori di papi! Comunque, l’ingresso in codesta antica scuola media che il Comune generosamente concesse alla Hiroshima holding non è niente di impressionante, se non per un oggetto a noi tutti caro, ovvero la Vespa nera di Dario Castelletti parcheggiata fuori. Entrando con una lacrimuccia di commozione ecco la seconda sorpresa: pensavo di essere lì per una riunione e vengo invece (peraltro con grande piacere) proiettato direttamente nello studio, dove Fabio Malagnino con Gianluca Gobbi, tutti i giovedì dalle 13,30 alle 14, si occupano di Internet: e così una coppia di blogger torinesi, VB e VP, si sono messi a commentare in diretta e senza preavviso le nefandezze maroniane contro la rete… e di questo storico evento non è rimasta traccia! (Ndb ecco la registrazione)

[audio:http://www.invisigot.com/archivio/senzarete/senzarete_puntata171209.mp3]

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La TV del giorno dopo di Mediaset

Via ZeusNews Non è un caso se Mediaset si è scagliata con tanta forza contro YouTube, reo di ospitare alcune clip dal Grande Fratello e per questo condannato dal Tribunale di Roma: l’azienda sta infatti per lanciare il proprio servizio di video online on demand. Dall’11 gennaio 2010 un nuovo portale, Video Mediaset inizierà l’attività … Leggi tutto

La via cinese per l’internet italiana

Via Cineserie e dintorni

Nel preciso istante della collisione tra il souvenir meneghino e le labbra del nostro presidente del Consiglio, è iniziato in Italia un processo di modernizzazione. Se qualche anno fa qualcuno avesse ipotizzato una virata delle istituzioni italiane verso la politica cinese del controllo mediatico, sarebbe stato additato come un pazzo o un vecchio catorcio stalinista, portatore di povertà terrore e morte, citando fonti autorevoli del nostro ordinamento statale attuale.
Invece sta succedendo ora, e noi non siamo pronti.
La stretta che il ministro Maroni ha annunciato per “le manifestazioni ed i siti internet” sembrano le dichiarazioni di un funzionario qualsiasi della Repubblica Popolare Cinese.

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I cattivi maestri di Facebook

Per quanto da queste parti non si ami per niente Facebook,  Schifani pare non conoscere troppo la Rete. In effetti da tempo l’idea che uno come Schifani sia la seconda carica dello Stato fa venire i brividi. A dare un’idea di quel potrebbe essere il “limite” da imporre ai contenuti che viaggiano in Rete è … Leggi tutto

Ci si muove per la libertà di rete in Italia

Via Enzo di Frenna Piace la mia  idea di usare il corpo fermo e in silenzio, come risposta al golpe digitale pensato dal Governo piduista per imbavagliare la Internet italiana. Ieri ne parlava Repubblica on line qui. Con Alessandro Gilioli, Pippo Civati, l’avvocato Guido Scorza e Luisa Capelli (Meltemi editore) ci stiamo coordinando per una … Leggi tutto

Innovation Cafè

Next Open Innovation in collaborazione con Codice Internet presenta Innovation Cafè ,uno spazio di informazione e condivisione interamente dedicato alle opinioni degli Innovatori italiani sia di chi crea che di che racconta ogni giorno l’Innovazione, aperto al contributo di tutti quanti vorranno partecipare. Ogni settimana verranno pubblicate le testimonianze dirette di chi vive l’Innovazione per … Leggi tutto

10, 100, 1000 souvenir della Mole Antonelliana

La paura che il mondo della rete si pone è di tipo politico, etico e sociale, ma praticamente risolvibile in poco tempo utlizzando server dove la giuristizione birmano – italiana non abbia effetto. Ma i timori e le paure che si cerchi davvero di imbavagliare la rete italiana. Via l’Unità Con buona probabilità al prossimo … Leggi tutto

Dall’ecatombe dei media tradizionali al futuro dei media digitali

Via Repubblica.it

Oltre un miliardo e mezzo di euro andati in fumo. E’ questo il bilancio per il 2009 dei media italiani: una flessione nel giro d’affari complessivo del settore compresa fra l’otto e il 10 per cento. Ovvero meno di 17 miliardi di euro contro i 18 e mezzo del 2008. Però potrebbe andare ancora peggio, perché una parte dei dati del 2009 deve essere ancora elaborata visto che l’anno ancora non è finito. La fotografia scattata dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, nel suo rapporto intitolato New Tv & Media 2009, che verrà reso noto ufficialmente domani 15 dicembre, è cupa. E per di più potrebbe diventare ancora più pessimistica.

Almeno per una parte importante dei mezzi di comunicazione, ovvero i media “tradizionali”.
Il rapporto racconta infatti di due tendenze opposte: il crollo verticale e senza ritorno della carta stampata e la flessione delle radio da una parte, dall’altra la crescita dei nuovi media come Internet, televisione satellitare e digitale terrestre, mondo dei cellulari. Crescita che però difficilmente riuscirà a compensare le perdite nel breve periodo.

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Dilettanti.com a Milano

Andrew Keen pensa che la rivoluzione dello user generated content stia uccidendo la nostra cultura. Se sempre più contenuti vengono prodotti da persone che come qualifica hanno poco più dell’accesso a internet, come faremo a riconoscerne e a valutarne la qualità?

Vogliamo parlarne con chi ha deciso di produrre contenuti online perché crede nel valore di una Rete democratica ed in particolare con chi vive a cavallo fra nuovi e vecchi media.Se chi produceva carrozze non ha poi inventato l’automobile, forse è sbagliato aspettarsi che siano gli editori a trovare un modello di informazione 2.0. Che forma avrà l’informazione del futuro, e chi ha in mano gli strumenti per produrla?

Non si può poi descrivere il fenomeno senza considerare l’aspetto istituzionale: cosa fa la politica per promuovere la rete come forza positiva e portatrice di progresso? Che dire dei tanti tentativi di imbavagliare il web? L’informazione online, in Italia, è libera?

?Martedì 15 dicembre Sgt Pepper’s. Via Vetere 9  Milano
Happy hour, ore 19.30 – Inizio della tavola rotonda, ore 21.00

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La rete esce dalla rete a Torino

Oggi si tiene presso il Centro Torino Incontra, la quinta conferenza annuale del Consorzio TOP-IX. La conferenza è l’appuntamento pensato per coinvolgere aziende ICT, operatori TELCO, Internet Service Provider, PA, mondo accademico, start-up tecnologiche, ma anche studenti e appassionati di Internet. Insieme a protagonisti di spicco del settore, verrà preso in esame lo stato attuale … Leggi tutto