Libera Rete il primo luglio

Via Valigia blu Giovedì 1 luglio – in occasione della manifestazione nazionale promossa dalla FNSI per la libertà di informazione – la rete delle micro web tv, dei portali iperlocali, delle web tv e web radio d’università, dei blog e videoblog, delle piattaforme online create dal basso rilancia online una maratona “a rete unificata”. L’evento … Leggi tutto

Rue 89 festeggia i tre anni con la sua versione cartacea

Via LSDI

Rue89 – il sito francese di informazione online – è approdato nelle edicole. Il primo numero (datato 1 luglio) viene diffuso in questi giorni con la testata Rue89 Le Mensuel e raccoglie il meglio della produzione del sito online. Formato tascabile e prezzo di 3,90 euro per un centinaio di pagine (“meno caro del mensile di le Monde”, dice Pierre Haski, uno dei fondatori, a Gilles Bruno, un suo ex collega a Libération).

Perché andare su carta? Perché – rispondono in redazione –quando si realizzano dei contenuti originali e pertinenti, può essere una buona idea presentarli anche in un altro modo, facendione quindi una selezione. La versione cartacea di Rue89 – che cade nel terzo anniversario della fondazione del sito – è frutto di una collaborazione tra la redazione e Frédéric Allary, ex Direttore generale di Inrockuptibles.

Lanciato nel maggio del 2007, Rue89 – racconta Gilles Bruno – si è fatto un nome ed è per questo che il progetto oggi vede la luce. Per il sito, che sta per raggiungere l’ equilibrio economico, il mensile è “complementare sul piano del ritmo di consumo dell’ informazione”. Col suo milione e mezzo di pagine viste al mese, il sito si sente pronto per la scommessa sulla carta, con una tiratura del primo numero pari a 87.000 copie, con un obbiettivo di vendita fissato in 30.000 copie e il punto di equilibrio finanziario fissato intorno alle 20.000, spiega Allary.

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I contenuti digitali crescono: nel 2009 + 8,8%

Via Confindustria Servizi Innovativi

“Il settore dei contenuti digitali, ovvero la produzione e fruizione on line di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicità, nel 2009 ha continuato a crescere in modo vivace, nonostante la crisi, il calo dei consumi delle famiglie, i tagli ai budget aziendali, la scarsità degli investimenti pubblici. A fronte di un Pil sceso di – 5% e dell’entrata in recessione di tutti i principali settori dell’economia italiana, l’e-Content ha ampliato il mercato dell’ 8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823 milioni di euro.” è quanto affermato da Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici illustrando i risultati del Rapporto e-Content 2010, nel corso di un convegno tenutosi oggi a Roma.

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L’anello mancante del giornalismo online

Via Il Barbiere della Sera e Rosebud

Secondo la normativa italiana, chi non è iscritto all’Ordine, pur svolgendo un lavoro di tipo giornalistico, non può considerarsi un giornalista. La professione del giornalista è dunque formalmente regolamentata ed è fondata su una precisa deontologia, ovvero su una sorta di meccanismo etico che le appartiene e che lega in un binomio inscindibile la bontà del fine con la liceità del mezzo utilizzato per raggiungerlo quel fine. Più semplicemente, chi esercita il mestiere del giornalista si occupa di giornalismo, ovvero di quell’attività editoriale specializzata “nella raccolta, nell’elaborazione e nella trasmissione di notizie”.

Rimarcare che questa è una professione legalmente riconosciuta, che ha una sua ragione morale, che ha un suo scopo e una sua precisa modalità di estrinsecazione operativa non è un esercizio fine a se stesso. In questi tempi digitali, serve soprattutto a rammentare che il “mestiere” ha una identità ben definita.

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Il Fatto Quotidiano sul web chiede aiuto alla Rete

Via l’Antefatto Dunque ci siamo. Tra poche settimane Il Fatto Quotidiano sarà finalmente on line. In queste ore i nostri tecnici e i nostri giornalisti sono al lavoro per stabilire la data definitiva dell’uscita del sito in versione Beta. Poi, per tutta l’estate vedremo come funzionano le cose, ascolteremo i suggerimenti che ci arriveranno dalla … Leggi tutto

Lo spot sfonda online

Alessio Jacona via l’Espresso

“Per il 2010 ci aspettiamo una crescita dell’advertising online pari al 12 per cento: il doppio della crescita della pubblicità televisiva e il quintuplo di quella del mercato nel suo complesso”. Roberto Binaghi è il presidente di Iab, l’associazione che si occupa dello sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva, e vede la luce della ripresa attraverso la lente di internet: “Circa il 90 per cento delle imprese italiane ha in programma di aumentare gli investimenti sull’online nei prossimi due anni. Facciamo parte di un’industria che sta crescendo in un contesto economico non favorevole”.

Entrando nel dettaglio, come si articola la crescita dell’advertising online prevista da Iab? “Una buona parte di essa, circa il 50 per cento, sarà costituita dal search – spiega Binaghi – l’altra metà sarà costituita da forme pubblicitarie display, l’anima più conservatrice dell’advertising online legata a formati tradizionali. C’è poi una parte di iniziative “speciali”, che sono un pezzo importante del puzzle perché spesso fanno da traino a tutto il resto”.

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Il certificato medico viaggia in rete: più o meno

Via Repubblica

Mancano pochi giorni alla partenza, il 3 giugno, e già la Fimmg, la Federazione medici di base del Piemonte, mette le mani avanti: “La grande rivoluzione Brunetta del certificato medico che viaggia online dallo studio del medico all’Inps è destinata ad esordire nel caos”. La prossima settimana, al termine della visita, il medico dovrebbe registrare sul computer i dati del suo paziente e con un clic inviare il certificato medico all’Inps. Un risparmio di tempo e di costi che Brunetta calcolava in 500 milioni di euro per tutta l’Italia.

Con l’inizio di luglio la fase sperimentale termina e dal 3 agosto il vecchio certificato di carta dovrebbe andare definitivamente in pensione. “Ma non illudiamoci – anticipa Giulio Titta, segretario regionale della Fimmg, la Federazione dei medici di medicina generale – in quanti paesini del Piemonte non esiste ancora l’adsl? Dopo alcuni rinvii, adesso si vuole partire ma senza verificare le condizioni pratiche per farlo. Inoltre il sistema centralizzato del ministero (la sigla è Sac, mentre la Lombardia ha un sistema autonomo) a cui i medici devono inviare i dati perché siano a loro volta mandati all’Inps non è ancora operativo”. Il terzo anello debole del sistema, incalza Titta, è la distribuzione del pin di accesso, il codice che permette di entrare nel programma.

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Dopo Google anche Apple rilancia la Net TV

Via Techcrunch

The idea of putting iPhone apps on the Apple TV has been something some of us have been thinking about since at least 2008, when the original App Store launched. When rumors were swirling about Google TV, it became an even better idea as the living room was likely to be a new battleground for Apple/Google. And with the unveiling of Google TV last week, it became clear that this would be a next major fight — provided Apple started taking it seriously. Soon, they will be, if Engadget’s sources are correct.

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Prove tecniche di democrazia diretta partecipativa telematica

Via Vittorio Bertola

E’ stato confermato che la piattaforma di discussione nazionale sarà pronta a fine giugno, e si è detto che essa verterà inizialmente sulla preparazione del programma per le elezioni politiche 2013, oltre che sullo scambio di esperienze tra i partecipanti, per poi espandersi ad altre funzioni – inclusa quella di determinare i candidati per le elezioni amministrative in presenza di più concorrenti… anche se, a parte le grandi città, è più facile che ci sia scarsità che abbondanza di aspiranti.

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