Zitto e scrivi: la fotografia di troppe realtà

Mentre l’Ordine cerca faticosamente di rinovvarsi e Beppe Grillo chiede la sua abolizione, qualche giornalista ha il coraggio di raccontare le cose come stanno: sftruttatori in guanti bianchi, sfruttati sui cui ci si costruiscono carriere, aziende e redazioni che parlano degli sfruttamenti e degli abusivismi degli altri In Italia il numero dei giornalisti precari ha … Leggi tutto

Il libro bianco del lavoro nero

Interessanti letture: I giornalisti professionisti contrattualizzati sono circa 12.000 mentre chi svolge attività giornalistica senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato sono oltre 20.000. Insomma chi svolge attività di informazione nel nostro Paese sono circa 30.000 persone, un terzo delle quali solo con un contratto di riferimento professionale a tempo indeterminato. Il … Leggi tutto

La società di mutuo racconto

Luca De Biase su Nova Molto dipende da come la società si racconta. Il dibattito sulle decisioni da prendere. La critica del potere. La visione delle opportunità. Il progetto per il futuro. Persino il senso di fiducia col quale si affronta la vita. La società si racconta con le voci dei suoi narratori, ma anche … Leggi tutto

La gloria, l’internet, i blog

Marco Giacosa analizza la situazione

Il problema è che mi interessano troppi fenomeni. E qualche Fenomeno. E ho poco tempo. Quindi butto lì alcune riflessioni, ispirato da questo scritto di Irene.

1) Luca Luciani è un Fenomeno creato da internet. Non è diventato famoso al grande pubblico per le sue qualità manageriali, sebbene certamente godesse di una buona fama tra gli addetti ai lavori. Youtube, internet, blog: poi Striscia la Notizia, La Stampa, Il Corriere della Sera. Ma questo è un caso ancora raro.

2) Internet è sfruttato al minimo rispetto alle sue potenzialità. Quando useremo il pc come l’attuale televisore, allora la società sarà cambiata e non ce ne saremo accorti. O forse si. O forse qualcuno se ne sta accorgendo, non so. (Qui sarebbe bello fornire qualche dato sugli investimenti pubblicitari sulla rete: sono aumentati? Tanto? Poco? E’ importante il tasso di crescita, più del valore assoluto). Arrivare a casa, levarsi la giacca, gettare il maglione, accendere il pc e lasciarlo lì, acceso, da consultare o usare come oggi si fa col televideo, ma con miliardi di possibilità che il televideo non offre. Quanto siamo lontani?

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La Pod tv all’italiana

Via Apogeonline È questione di settimane e Current TV inizierà a trasmettere anche in Italia, con un canale localizzato in lingua italiana. Dall’8 maggio questa emittente entrerà a far parte dell’offerta satellitare di Sky, nel pacchetto Mondi e Culture. A Tommaso Tessarolo, già impegnato nel progetto N3TV e autore per Apogeo di NetTV, è stato … Leggi tutto

Un po’ di Ordine

Una domenica mattina dopo anni e anni il bloggante si ripresenta a un’assemblea regionale dell’Ordine dei Giornalisti. Ci saranno i bilanci di un anno, i lamenti delle difficoltà dei media tradizionali, i troppi giornalisti, gli editori cattivi, il contratto che non si firma. Siamo curiosi di capire se qualcuno parlerà delle infinite praterie di lavoro … Leggi tutto

Il festival del giornalismo 2008 a Perugia

Si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Festival Internazionale del Giornalismo 2008 che si terrà dal 9 al 13 aprile a Perugia. Cinque giorni di confronti, interviste, presentazioni di libri, proiezioni di documentari. Oltre 100 relatori e più di 40 eventi. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero con possibilità di prenotazione on … Leggi tutto

La Cina blocca Youtube

Tiziano Toniutti Via Repubblica.it di Tiziano Toniutti La notizia è arrivata prima da Shangaiist, per raggiungere subito dopo i maggiori canali informativi: durante il fine settimana il Governo cinese ha bloccato l’accesso a Youtube in tutta la nazione, a causa dell’enorme mole di contenuti pro-Tibet riversati sul portale video più famoso del mondo. Ma non … Leggi tutto

Profilassi contro le Catene di Sant’Antonio

Un estratto da una mail utile per dissuadere a lanciarsi in Catene di Sant’Antonio in rete :-)

Soffro di 54 malattie rare e mortali, cattivi risultati scolastici, eiaculazione precoce, paura di venire rapito e ucciso mediante elettroshock anale, e senso di colpa per non aver inoltrato 50 miliardi di catene di Sant’Antonio mandatemi da persone che pensano davvero che se uno le inoltra, la povera piccola di 6 anni a Foligno con un tricorno in fronte riuscirà a procurarsi abbastanza denaro per toglierlo prima che i genitori la vendano al Circo Orfei.

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La nottata Web to Web

Questa si sera si discute e si sperimenta

Stasera sul canale di Mogulus: “web to web“, andrà in onda la diretta di una conversazione dal basso fra alcuni blogger in video e molti blogger in chat.

Il tema sarà “La settimana corta di Vespa e la coda lunghissima della blogosfera – come la disinformazione generalista riesce ad aggregare le conversazioni dal basso nella blogosfera italiana”.

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Il Vespa in rete

Parlare male della non coltura di Bruno Vespa rispetto a Internet, comune a molti giornalisti altolocati, è sparare sulla Croce Rossa, ma visto che Stefano Quintarelli gli ha scritto una bella lettera, è importante citarne dei passi e soprattuto sottoscriverne moralmente i contenuti.
Peccato solamente che pare che la lettera sia firmata formalmente da un ristretto numero di persone …
Manca il blogger “Pautasso” :-)

Ci sembra che demonizzare i blog e il social networking, che sono fondamentalmente espressione di libertà, di democrazia e di socializzazione, sia negativo e antistorico. Ancora peggio è criminalizzare i blog – come cercano talora di fare i paesi autoritari per giustificare le loro censure – solo perchè alcuni – giovani o no – lo usano male. Ci sembra che la trasmissione da lei curata del 21 febbraio 2008, peraltro dedicata ad un altro tema, abbia purtroppo (crediamo involontariamente) generato un sospetto generalizzato verso i blog e il social networking, se non addirittura verso la comunicazione via Internet. Sarebbe, a nostro parere, un errore grave analogo a quello di alcuni intellettuali aristocratici che, tanto tempo fa, condannavano in blocco la televisione perchè … fa male ai bambini e toglie anche del tempo prezioso agli adulti per leggere libri e giornali…

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