E’ un ordine di arresto, quello emesso dal gip di Roma ieri a carico di Emilio Romano, un funzionario di polizia, che partendo da una storia piccola rischia di mettere in imbarazzo alte e insospettabili personalità. Romano è accusato di essere una «talpa», un poliziotto infedele, il quale, forte della sua posizione, informava i manager della fallita società telefonica Eutelia sugli sviluppi di inchieste che li riguardavano. E’ un fatto, secondo il pm romano Paolo Ielo, che Emilio Romano abusasse del suo ruolo. E che ruolo. Romano infatti lavorava nella segreteria del capo della polizia, il prefetto Antonio Manganelli. E in quell’ufficio ovviamente aveva accesso a dossier molto riservati. Ma c’è di più e di peggio: nelle telefonate intercettate, Emilio Romano rivendicava con i suoi interlocutori di avere ottimi appoggi «a palazzo Chigi». Millanterie, magari. Ma è un altro fatto che in questo periodo Emilio Romano frequentasse un corso presso l’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, per acquisire la qualifica necessaria a divenire responsabile di aeroporto. E nei sogni di Romano c’era l’aeroporto dell’Aquila, appena rimodernato con i fondi della Protezione civile.
Io non c’ero, e in ogni caso non c’entro
Silvio Berlusconi si discolpa a mezzo messaggio ai promotori della Libertà L’accusa è totalmente falsa e i miei avvocati lo hanno dimostrato, così falsa che c’è da chiedersi con quale coraggio la procura di Milano abbia insistito a spenderci sopra tra consulenze, rogatorie e atti processuali solo qualcosa come una ventina di milioni di euro … Leggi tutto