Giornalisti digitali e analogici

Via Markingegno I giornalisti, quelli veri, si stano interrogando sul ruolo e sul peso della loro professione svolta per le redazioni online. Il dibattito parte da qui, ed è interessante. Quantomeno lo è per me, anche se ho l’impressione che come argomento interessi solo una metà delle figure che vengono coinvolte, ovvero chi scrive per … Leggi tutto

Ri stampa clandestina

Anna Masera sul caso di Leo Ruta Se cercate sul Web www.accadeinsicilia.net spunta una pagina bianca con la scritta «Sito in allestimento. Se state cercando il sito di Carlo Ruta visitate www.leinchieste.com». E’ stato oscurato oltre quattro anni fa – come si usa in Cina – il blog AccaddeInSicilia.net e da allora l’americano che ne … Leggi tutto

Il dibattito sul giornalismo digitale si allarga

Via Vittorio Zambardino Bisognerà quanto prima dare una risposta alle sollecitazioni di Vittorio Pasteris che qui ha discusso della dignità del giornalismo online. Ma la tesi esplicitata a pieno è qui. Speriamo di farcela. Ma oh, ovviamente dissentirò: la mia idea è che non si tratti di promuovere il giornalismo online a giornalismo vero, ma … Leggi tutto

Sindacati giornalistici

Via Senzabavaglio La nascita di un sindacato alternativo non ci coglie di sorpresa. La condizione del giornalismo italiano è arrivata a un tale punto di criticità che il rischio di ‘salti nel buio’ è sempre più elevato, come è dimostrato dalla recente nascita del FASI. Invitiamo pertanto la FNSI a riconsiderare in chiave Fortemente critica … Leggi tutto

Il difficile del giornalismo dopo internet

Via LSDI e il Barbiere della Sera

Le journalisme après internet » , un libro di un ricercatore francese, Yannick Estienne, compie una immersione profonda nelle viscere del giornalismo online come viene praticato in Francia – Ne emerge (spiega un’ ampia nota editoriale di Narvic su “Novovision”, di cui pubblichiamo la traduzione) il quadro di “un giornalismo asservito, dai contorni vaghi”, un giornalismo banalizzato fra « la professionalizzazione dei lettori e la de-professionalizzazione dei giornalisti », sotto l’ egemonia del marketing e testimone dello sbriciolarsi definitivo del “muro del danaro”, quella separazione tradizionale fra il redazionale e il promozionale su cui è stata costruita la stampa moderna e la coscienza del giornalista professionale – L’ online come laboratorio del giornalista del futuro, caratterizzato da un profilo professionale ibrido, a mezza strada fra il manager e il giornalista – E la cultura partecipativa come una sorta di “astuzia” della logica commerciale, che strumentalizza la carica libertaria delle origini per puntare invece a un doppio obbiettivo: fidelizzare l’ internauta e metterlo al lavoro, sub-appaltandogli una parte del carico di informazione

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Lo spirito di Internet secondo AP

Via Downloadblog È polemica nella blogosfera, soprattutto quella americana, per la decisione dell’Associated Press (Ap), una delle più importanti agenzie di stampa del mondo, di stilare delle linee guida per l’utilizzo dei suoi articoli all’interno di siti e blog. La decisione, unica nel suo genere, vuole stabilire per la prima volta e in maniera chiara … Leggi tutto

Notizie false, provvedimenti veri

Via Mimmo Candito

Quanto sta accadendo sul piano delle decisioni governative merita alcune segnalazioni, in relazione ai problemi della comunicazione. La prima segnalazione fa riferimenti ai numeri che il ministro della Giustizia aveva fornito per accreditare la necessità di un provvedimento urgente sulle intercettazioni.  Erano numeri FALSI. Si diceva che ci sono un milione di intercettazioni, che siamo TUTTI intercettati; le intercettazioni sono in realtà su circa 80mila utenze (per ogni indagato ci sono spesso più utenze, dunque circa 30 mila intercettati) e l’80 per cento di queste riguarda casi di sospetta  mafia e criminalità organizzata.

Il numero reso pubblico dal ministro era basato sulla presunzione di circa 30 connessioni per utenza e di circa 100.000 utenze, arrivando così a 3 milioni di intercettati. Bell’esempio di disinfornazione. La seconda segnalazione fa riferimento alla percezione della insicurezza nel nostro paese provocata dalla natura criminale degli immigrati.

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Sedici qualcosa a tavola, improvvisamente spariti

Tutto è nato da un articolo del Barbiere della Sera

“Nell’ambito degli incontri in corso tra cdr, direttore e Amministrazione sull’assetto dell’informazione on line de La Stampa, il direttore ci ha comunicato oggi la decisione di affidare al capo redattore centrale Dario Corradino l’organizzazione del sito Internet. Corradino, che prenderà servizio a metà giugno, avrà in particolare il compito di studiare la struttura del settore e indicare entro tempi brevi le risorse da destinare al progetto.

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Giornalisti e rivoluzione globale

Silvia Francia su Lastampa.it

La sfida dei nuovi media, Internet e «You tube» in testa, ma anche la concorrenza della free-press, il rapporto, spesso traballante fra esigenze di rapidità e qualità del lavoro. E poi abusivato, rinnovo del contratto.  Molti i temi al convegno «Essere giornalisti oggi», organizzato dall’Associazione Stampa Subalpina per il centenario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

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Rispettare la fila, grazie

Via il Barbiere della Sera


Ci sono ‘giovani’ giornalisti che a quasi quarant’anni vedono tutti i giorni altri giovani giornalisti entrare nelle redazioni come stagisti di nome, ma come redattori di fatto. Ci sono altri giovani giornalisti che collaborano per quotidiani e vengono pagati 2 euro lordi (credetemi succede) ad articolo. E ci sono giovani giornalisti che diventano professionisti senza aver mai scritto un pezzo in vita loro, o essere stati sulla strada a mangiare la polvere, come invece hanno fatto altri ragazzi come loro.
Ugualmente laureati, ma con un’esperienza a volte decennale sulle spalle e la consapevolezza che non avranno mai un posto da professionista. Perché gli editori, potendo approfittare di un mercato praticamente a costo zero dovrebbero assumerli? Sicuramente preferiscono quelli che sono disposti anche a non percepire un centesimo pur di entrare a vario titolo in una redazione. Perché alla fine è proprio questo il problema. Fare il giornalista è un LAVORO, non è un’attività extracurriculare che fa punteggio per la laurea. E il lavoro per non farla tanto lunga è “occupare il tempo nel fare qualcosa, traendone un vantaggio economico”.

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Il festival del refuso

Nasce il festival del refuso: per un anno i lettori di tutti i giornali d’Italia potranno inviare al Museo della Stampa di Mondovì indicazioni sugli errori, i doppi sensi, che hanno trovato più divertenti o più curiosi. Il progetto è stato lanciato il 25 maggio a chiusura delle due giornate dedicate alla Gazzetta del Popolo … Leggi tutto

Lo stile Inter

Via Blogosfere Sport La guerra tra l’Inter e Roberto Mancini è cominciata. Dagospia (tanto per cambiare) aveva visto giusto: il club nerazzurro non ha nessuna intenzione di sborsare i 50 milioni di euro di buonuscita. Si punta sulle dichiarazioni del dopo-Liverpool del Mancio che in pratica diede le dimissioni davanti alla stampa italiana. “A fine … Leggi tutto