Esternalizzare i manager o i dipendenti ?

All’estero certi manager che hanno commesso errori gestionali gravi vengono messi alla gogna, qui prendono un bonus e si danno alle esternalizzazioni.

Lettera aperta dei dipendenti di Rete A

Siamo 29 lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato da Rete A – ALL MUSIC e prossimi al licenziamento che il Gruppo Editoriale L’Espresso ha  annunciato con una procedura collettiva il 5 marzo scorso. Siamo 29 persone, ma siamo una televisione nazionale. All Music, infatti, fornisce programmi e servizi giornalistici a Rete A  (titolare della concessione governativa) che la controlla al 100%.

La parola chiave di questa lettera è esternalizzazione. E’ quella che il  Gruppo L’Espresso dell’ingegner Carlo De Benedetti schierato fin dalla prima ora e dalla prima tessera con il PD, usa più spesso per giustificare tagli di personale. Tutta colpa di un passivo di 3 milioni di euro, a carico di All Music, che  impone un taglio dei costi.

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Statusfera e giornalismo

Via LSDI L’ universo delle poche righe che dicono quel che facciamo o cosa pensiamo nelle comunità online possono salvare il giornalismo in epoca di crisi? Se lo chiede in un articolo pubblicato su TechCrunch Brian Solis, vate della convergenza tra mezzi di comunicazione tradizionali e social media, e inventore del termine ‘’statusphere’’ – La … Leggi tutto

L’ufficialità del Direttore

mario-calabresi(Apcom) – Mario Calabresi è il nuovo direttore della Stampa. Lo ha indicato oggi il consiglio di amministrazione della Editrice La Stampa che si è riunito a Torino sotto la presidenza di John Elkann. Il cda, si legge in una nota, ha preso atto delle dimissioni del direttore Giulio Anselmi, che lascia La Stampa per assumere la presidenza dell’Ansa.

Le dimissioni diventeranno effettive a partire dal 29 aprile 2009. “Voglio ringraziare Giulio Anselmi per quello che ha fatto e per come lo ha fatto – ha dichiarato Elkann – se La Stampa oggi è tra i quotidiani più autorevoli e apprezzati nel panorama dell’informazione nazionale, lo si deve al suo lavoro in questi anni, durante i quali tra l’altro è stata vinta la sfida del nuovo formato e del full color. Lascia La Stampa per assumere un incarico di assoluto prestigio: un fatto che va ad ulteriore riconoscimento della sua professionalità”.

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Parole di speranza e segnali di fiducia

Via Il Barbiere della Sera Pare che la FNSI, incoraggiata dalla disponibilità mostrata degli editori sul rinnovo del contratto giornalistico, voglia intervenire anche sul terreno della deontologia, erogando un “codice etico” per l’Emergenza Terremoto. In un libello che verrà diffuso nelle prossime ore si raccomanda agli inviati: 1) di astenersi dalla domanda “CHE COSA PROVA … Leggi tutto

La Tonnara e il referendum

Episodi inquietanti di una storia lunga e oramai obsoleta Via Senza Bavaglio

Franco Siddi ha ordinato la chiusura delle porte e d’un tratto la sala si è trasformata in una inconsapevole tonnara. Come quella della mattanza di tonni che ogni anno si teneva a Favignana, per intenderci.

Così, in fretta e furia con molti dei colleghi che non si rendevano conto nemmeno di ciò che stava succedendo e con quello come al solito a quello di penalizzare chi doveva ripartire si è votato tutto e il contrario di tutto. Con la complicità anche di pezzi di Cdr che hanno votato in netto contrasto con il mandato che gli avevano dato le rispettive assemblee. Che la “mattanza” era stata studiata con perfidia lo si è capito subito dal netto rifiuto della segreteria ad accogliere una mozione, firmata per altro anche da chi era a favore della bozza del nuovo contratto, che invitava la giunta a fissare il referendum entro maggio, a garantire i seggi in tutte le redazioni e a dare un valore vincolante alla consultazione. “E’ irricevibile – ha sentenziato Siddi – Il referendum ci sarà, ma come quando e dove lo decideranno solo la giunta e il consiglio nazionale, come stabilito dallo statuto”.

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Cinque giorni di sciopero per Agr

“La redazione di Agr è preoccupata per il clima di incertezza in cui versa l’Agenzia”. Per questo, spiega una nota, l’assemblea ha proclamato cinque giorni di sciopero, i primi due domani e dopodomani. “Un clima che non è causato dalla crisi economica che il mondo dell’editoria attraversa, ma che questa contribuisce a rendere più grave. … Leggi tutto

Giornali vs Google: tentativi legulei e postumi di riscossa

Vittorio Sabadin su Lastampa.it

Ci è voluto un po’ di tempo, ma alla fine gli editori americani hanno forse scoperto come è possibile uscire dalla crisi che ha colpito i giornali: basta smetterla di rifornire di armi il proprio nemico. E’ stato come sempre Ruperth Murdoch, il proprietario del «Times» e del «Wall Street Journal», a chiamare a raccolta i suoi colleghi in questa nuova, decisiva battaglia. Murdoch ha quasi ottant’anni, ma continua a vedere le cose con più chiarezza di chiunque altro. «La questione è molto semplice – ha detto -. Dobbiamo smetterla di permettere a Google di rubare i nostri copyright». E Robert Thompson, il direttore del «Journal», è stato ancora più esplicito del suo capo: «Non c’è dubbio che molti siti web sono veri e propri parassiti, sono come una tenia tecnologica nell’intestino di Internet».

L’idea di Murdoch è che i giornali non devono più consentire ai motori di ricerca o agli aggregatori di notizie che sono prosperati in questi anni sul web di utilizzare gratuitamente gli articoli pubblicati. Se Internet è il nemico della carta stampata, non ha senso che ad alimentarlo e a farlo crescere siano proprio le sue vittime. «Siamo stati pazzi, ma ora non lo saremo più – ha sottolineato l’amministratore delegato dell’Associated Press Dean Singleton, un rispettato veterano dell’editoria -. Non possiamo più starcene fermi a guardare gli altri portarsi via il nostro lavoro sulla base di principi giuridici male interpretati».

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Media People

Via Vittorio Zambardino La prima cosa che si nota al festival del giornalismo di Perugia è che ci sono i volontari, collocati in una macchina organizzativa molto efficiente. Mangiano alla mensa universitaria, lavorano duro. Ascoltano gli interventi in inglese senza cuffie. Hanno tutti un blog, un twitter, un tumblR o almeno una pagina su Facebook: … Leggi tutto

L’eversività del normale

Via Luca Telese Ieri, intervenendo al festival del giornalismo di Perugia, ho detto una cosa che dovrebbe essere una normale constatazione, e che invece è stata scambiata per una frase eversiva. Solo in Italia, e solo nel giornalismo italiano, a un editore – o meglio, a uno di quei comitati di mummie che governano il … Leggi tutto

Stingere i denti, meglio le chiappe

Sergio Maistrello da Perugia Non è più necessariamente meglio che lavorare. Non mi spiegavo gli scarsi risultati ottenuti fin qui dal giornalismo italiano su internet, nonostante la presenza di alcune professionalità eccellenti. Dopo aver seguito le prime sessioni dedicate ai new media concludo che in realtà il giornalista medio semplicemente non ha voglia. Aveva il … Leggi tutto

Una partita sempre più difficile

Andrea Fama su LSDI Si riaffaccia l’ ipotesi di un modello-micropagamenti alla seconda giornata del Festival interrnazionale di Perugia – I giornali chiudono ma i lettori aumentano – La pubblicità va a picco e le istituzioni vorrebbero chiudere i rubinetti che sovvenzionano l’editoria – Il giornalismo di qualità è messo a repentaglio da interessi terzi … Leggi tutto