Ipad, la piattaforma anti web e il conflitto di interessi dei giornalisti

Dan Gilmor non le manda a dire a Apple e ai giornalisti

The iPad, as many others have noted, is designed to work best with apps: Apple’s own and the third-party apps that are coming into the Apple-controlled market from which Apple profits with every sale of a paid app and will profit further from commercial activities that take place inside those apps. It’s much more in Apple’s interest to push the iPad as an app platform than as a Web platform, however well the device runs Flash-forbidden Safari (competing browser providers are not welcome in any case).

Apple wants to be not just the platform but also, effectively, the pipe — a permission-required conduit — for the information that gets to the device. This makes the iPad a fundamentally anti-Web platform no matter what Apple and its supporters claim. It makes the iPad an anti-Internet platform, as GigaOm’s Paul Sweeting told NPR the other day. Apple’s lockdown methods suit a large number of media consumers just fine. They want a walled garden. They want Apple to protect them. They want an ecosystem where someone else makes all the key decisions so they don’t have to worry.

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Ma i blogger sono giornalisti?

Via LSDI

Ma i blogger sono giornalisti? E quanto è credibile l’ informazione che essi producono? Le domande vengono riproposte questa volta da una ricerca condotta da PRWeek e PRNewswire, due delle principali testate online di pubbliche relazioni, secondo cui il 52% dei blogger americani si considerano giornalisti L’ ultima volta che era stato fatto un sondaggio del genere la percentuale era più o meno il 33%.

La domanda comunque – rileva Jeremy Porter su Blog.journalistics.com –, non è tanto perché sempre più blogger si considerino giornalisti (certo, per i principianti fa cool essere un giornalista), ma quanto è credibile la loro informazione?

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Inventori seriali di interviste letterarie

Via Wittgestein

Il caso di Tommaso Debenedetti, il giornalista che si era evidentemente inventato le interviste scoop a Philip Roth e John Grisham, sta diventando materia da film: il New Yorker – in Italia non se ne è occupato nessuno neanche dopo che il Venerdì aveva sollevato la questione – ha scoperto un’altra montagna di apparenti falsi e ha parlato con Debenedetti.

Le investigazioni del NewYorker

Last night, in the online archives of Il Piccolo, a local paper published in Trieste where the Vidal Q. & A. first appeared, I found more than twenty additional interviews under Debenedetti’s byline purporting to be conversations by telephone or in person with some of the most eminent figures in world literature. The earliest was from 2006; the most recent was published last month. More than half of his subjects were Nobel laureates.

I began contacting these writers and their representatives. As of this afternoon:

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(Fortunatamente) divisi alla meta

Via Lo Spiffero Con ogni probabilità saranno due i candidati che si contenderanno a maggio la presidenza dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte. È questo il risultato della rottura tra l’area di sinistra e la componente cattolica, la cui alleanza ha espresso sinora la maggioranza negli organismi della categoria. La decisione di “Autonomia e solidarietà” di … Leggi tutto

Robot Journalism

Via Repubblica

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare”, recita un vecchio detto, e in questa massima c’è tutto il romanticismo legato a una professione affascinante, per quanto spesso sotto accusa. Da qui a qualche anno però a scattar foto, fare domande e scovare notizie potrebbe non essere più il classico cronista ficcanaso ma un robot fatto di lenti e bulloni, capace di intercettare le “news” e in un colpo solo intervistare i protagonisti e fotografarli. Certo non una buona notizia per chi sogna di inserirsi in un mondo già inflazionato, ma il progetto è serio e secondo gli scienziati potrebbe risolvere il problema della oggettività dell’informazione.

A realizzarlo sono stati i ricercatori dell’Intelligent Systems Informatics Lab (ISI) della Tokyo University, che hanno sviluppato un automa capace di registrare tutto ciò che accade e individuare in tempo reale anomalie e novità. Il robot non solo è in grado di scovare le notizie ma anche di capire quali sono le più rilevanti: è stato cioè programmato in base al criterio della “notiziabilità” dei fatti. Tra le sue funzioni c’è quella di fotografare oggetti e soggetti ed è persino capace di fare domande ad hoc alle persone coinvolte. Non solo: gli studiosi giapponesi, consapevoli dell’ormai complementarità totale tra web e informazione, lo hanno programmato anche per l’utilizzo automatico dei motori di ricerca via internet, una funzione elementare per un robot ma ancora sconosciuta a tanti giornalisti della vecchia guardia.

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Feltri sospeso ma continuerà a firmare il Giornale

Via L’Espresso L’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha sospeso per sei mesi il direttore del Giornale, Vittorio Feltri. Feltri era finito sotto procedimento disciplinare per gli articoli sul caso Boffo, per le accuse a Gianfranco Fini, riportati sul suo Giornale, e per aver consentito a Renato Farina di continuare a firmare articoli dopo la sua … Leggi tutto

Giornalisti Re

Franco Abruzzo rende disponibile uno scritto di Enrico Morresi dal titolo Perché il giornalismo  italiano è  così poco credibile? che merita di essere letto in cui tra l’altro scrive « Journaliste, qui t’a fait roi? », si chiedeva perplesso Bernard Béguin, direttore del “Journal de Genève”, in un fortunato libretto pubblicato negli anni Ottanta nella Svizzera di … Leggi tutto

Obituary: Anna Rosa Gallesio Girola

Via Asca Si e’ spenta oggi a Torino, all’eta’ di 98 anni, la giornalista Anna Rosa Gallesio Girola. Era nata nel capoluogo piemontese l’8 gennaio 1912. Dal padre antifascista, che per non aver giurato fedelta’ al Duce aveva perso il lavoro di ferroviere, eredita la forte avversione contro ogni forma di dittatura e viene educata … Leggi tutto

Il robot giornalista

Via ANSA The Machine. Ecco il giornalista robot, al momento cronista di baseball, sogno di tanti editori, direttori e redattori capo: niente stipendio, niente orari e, soprattutto, mai lamentele. Il sogno è diventato realtà ad Evanston, nei pressi di Chicago, dove Infolab, il laboratorio di intelligenza artificiale della Northwestern University, ha messo a punto un … Leggi tutto