Quando la legge è uguale per tutti il mobbing nel giornalismo viene duramente sanzionato

Via SenzaBavaglio Una volta tanto la giustizia è stata veramente uguale per tutti. Con una  sentenza che farà storia, il Tribunale di Milano, dopo aver accertato 7 anni  di demansionamento e il licenziamento illegittimo del collega Pino Nicotri,  ha ordinato all’Espresso il suo reintegro come inviato speciale. Pino,  professionista d’inchiesta di alto profilo, è stato … Leggi tutto

Il Talk show per le elezioni dell’ODG piemontese

Lunedì 26 aprile, alle 20,30, al Circolo della Stampa in Corso Stati Uniti 27 a Torino, è in programma un incontro sotto forma di talk show con le candidate e i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, che giungono in un momento particolarmente difficile e complesso … Leggi tutto

Lacrime di coccodrillo dal mondo dell’editoria

Via Lastampa.it

L’editoria sta scontando una tra «le crisi più acute della sua lunga storia». Eppure il governo «non solo non è intervenuto per attenuare gli effetti di una congiuntura difficile e per allentare quei nodi strutturali che soffocano il settore», ma ha fatto il contrario, adottando misure «punitive» come la soppressione delle tariffe postali agevolate. È l’atto di accusa della Federazione italiana editori, che chiede la convocazione in tempi rapidi degli Stati generali per mettere a punto una riforma organica del settore, pena il «depauperamento» del pluralismo. L’analisi della Fieg è affidata allo studio annuale sul settore, La stampa in Italia 2007-2009, quest’anno presentato nella sala del Mappamondo della Camera.

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Nasce Giornalisti Digitali

E’ nato Giornalisti Digitali. Per far emergere il sommerso giornalistico on-line. Per  creare un coordinamento dei giornalisti che operano in rete. Per avviare un colloquio attivo e partecipato con i sindacati. Per darsi delle regole certe e condivise in profondo ossequio alle dinamiche della rete. Con questo obiettivo stiamo organizzando un un coordinamento dei giornalisti … Leggi tutto

Non bravi a lavorare, ma bravi a trovare da lavorare

Da Volevo solo fare il giornalista di Cristiano Tassinari Ormai ho maturato questa idea: il lavoro del giornalista è bellissimo, l’ambiente di lavoro dei giornalisti è pessimo. Il mondo del giornalismo puzza come il pesce andato a male. In oltre vent’anni di onorata carrierina, mi sono reso conto che in questo mestiere non conta essere … Leggi tutto

Al Corriere non l’hanno presa bene

Quando i Cdr sono cose serie Dopo appena sei mesi invece il direttore ha cambiato idea e, smentendo se stesso, ha scritto al Cdr di vedersi costretto «a venire meno alla prassi interna che prevede l’assenso obbligatorio degli interessati alla richiesta di spostamento» da una redazione all’altra. Un’inversione di campo e un venir meno agli … Leggi tutto

Su Facebook il coordinamento giornalisti precari piemontesi

Nasce il Coordinamento giornalisti precari piemontesi Chiedere diritti, tutele e rappresentanza non è reato, anzi, è un paradosso. È un paradosso che un’intera categoria di lavoratori sia esclusa dalla contrattazione collettiva, relegata ai margini del processo decisionale, privata di qualsiasi garanzia, sia essa giuridica o economica. Quella a cui apparteniamo è una categoria, non uno … Leggi tutto

Le molteplici forme di precariato nel giornalismo

Via Agenzia Ami

Qualcuno considera il giornalismo come il più bel mestiere del mondo. Ma da troppo tempo ormai le storie non combaciano più con la realtà. Ne è un esempio il mondo dei giornalisti precari in Campania, dove nelle riunioni del coordinamento siede l’intelaiatura di chi a Napoli produce informazione, senza essere riconosciuto o retribuito . «Napoli è la culla della cronaca, ma non viene pagata», spiegano i giornalisti precari che annunciano battaglia.

La riunione del collettivo giornalisti precari della Campania sembra una postilla del libro “l’abusivo” di Antonio Franchini. Aspirante pubblicista nella provincia di Napoli alla fine degli anni ’70, divenuto poi editor della Mondadori, Franchini raccontava l’odissea famigliare e sociale di uno che da grande avrebbe voluto fare il giornalista. La narrazione è alternata alla vicende del ragazzo Giancarlo Siani che, appena approdato dopo lungo e non terminato precariato ad una scrivania nella sede in via Chiatamone de “il Mattino”, trovava la morte pochi giorni dopo per mano di altrettanto giovani sicari del clan Gionta. Nelle riunioni del coordinamento siede l’intelaiatura di chi a Napoli produce informazione. Quei ragazzi che consentono agli editorialisti di firmare qualcosa a capo di un più corposo libretto di cronaca cittadina. Un lavoro che è soprattutto una passione. Una passione che per essere accreditata spesso va svenduta a buon a mercato. Chi ci guadagna è un mercato editoriale che ti impone doveri ma che ti fa sentire scevro da diritti.

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La semi fuga dai giornali tradizionali

E’ iniziata la grande fuga dei maggiori esperti di internet dai quotidiani italiani ? In pochi giorni Marco Pratellesi e Marco Formento hanno lasciato rispettivamente Corriere e Secolo XIX per cercare altrove migliori fortune. E’ un segnale importante a cui probabilmente seguiranno nuove defezioni. Qualcuno potrebbe pensare sia un ritorno della new economy, quando nomi … Leggi tutto

Marco Pratellesi lascia il Corriere per andare a Condé Nast

Via Affari Italiani Marco Pratellesi lascia la responsabilità del Corriere.it e passa a Condé Nast, dove sarà direttore editoriale dell’area digital alle dirette dipendenze di Carlo Verdelli. Lo riferisce Primaonline. E’ il secondo “colpo” in pochi mesi di Condé Nast ai danni di Rcs: a febbraio lo stesso Verdelli aveva lasciato la direzione della Gazzetta … Leggi tutto

Obituary: Edmondo Berselli

Via Pazzo per Repubblica

E’ morto a Modena, dopo una lunga malattia, Edmondo Berselli. Aveva 59 anni. Scompare una delle figure più eclettiche dell’editoria e del giornalismo italiano. Editorialista di politica per Repubblica e collaboratore de l’Espresso, osservatore attento della società italiana, fustigatore – se necessario – delle sue debolezze e delle contraddizioni della politica con l’occhio dello spirito libero e, senza tentennamenti, laico e repubblicano. E, insieme, narratore – negli articoli e nei libri – delle passioni ( e delle cadute di stile) dell’Italia della musica, dello sport, del mondo culturale e dei suoi salotti. Fino alla gastronomia. Forse un titolo – Quel gran pezzo dell’Emilia. Terra di comunisti, motori, musica, bel gioco, cucina grassa e italiani di classe – sembra metterle insieme tutte mostrando un osservatore poliedrico e senza paraocchi della società italiana.

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