L’editoria sta scontando una tra «le crisi più acute della sua lunga storia». Eppure il governo «non solo non è intervenuto per attenuare gli effetti di una congiuntura difficile e per allentare quei nodi strutturali che soffocano il settore», ma ha fatto il contrario, adottando misure «punitive» come la soppressione delle tariffe postali agevolate. È l’atto di accusa della Federazione italiana editori, che chiede la convocazione in tempi rapidi degli Stati generali per mettere a punto una riforma organica del settore, pena il «depauperamento» del pluralismo. L’analisi della Fieg è affidata allo studio annuale sul settore, La stampa in Italia 2007-2009, quest’anno presentato nella sala del Mappamondo della Camera.
Quando la legge è uguale per tutti il mobbing nel giornalismo viene duramente sanzionato
Via SenzaBavaglio Una volta tanto la giustizia è stata veramente uguale per tutti. Con una sentenza che farà storia, il Tribunale di Milano, dopo aver accertato 7 anni di demansionamento e il licenziamento illegittimo del collega Pino Nicotri, ha ordinato all’Espresso il suo reintegro come inviato speciale. Pino, professionista d’inchiesta di alto profilo, è stato … Leggi tutto