Verso la Carta di Firenze per i giornalisti

Dal sito Odg

Un evento per affermare la dignità della professione giornalistica. Firenze diventerà la capitale del giornalismo italiano. La manifestazione dal titolo «Giornalisti e giornalismi», organizzata da Ordine nazionale dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine dei giornalisti Toscana e Assostampa Toscana, chiamerà a raccolta colleghi da tutta Italia per concorrere a dar vita alla ‘Carta di Firenze’, uno strumento deontologico innovativo per disciplinare modelli virtuosi di collaborazione tra giornalisti e cooperazione con editori per cementare ancora la fiducia tra stampa e lettori. La carta normerà condotte e comportamenti che potranno diventare anche oggetto di procedimento disciplinare ordinistico o sindacale in caso di violazione.

La Carta di Firenze sarà frutto di un procedimento partecipato che parte dal basso e coinvolge in prima persona professionisti e pubblicisti che vivono sulla loro pelle il cambiamento sempre più frenetico della professione. Dai coordinamenti di precari, ai freelance, ai collaboratori, i ‘contrattualizzati’ i quali saranno richiamati a una maggiore responsabilità nelle scelte che spesso determinano il futuro di altri colleghi.
«Non abbiamo in mente una manifestazione da ‘muro del pianto’ – dicono il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Enzo Iacopino e il presidente della Fnsi, Roberto Natale – dopo un lungo lavoro preparatorio è arrivato il momento di dare un segnale forte per rivendicare, anche al nostro interno e tra i colleghi, dignità, collaborazione e diritti per una vera qualità dell’informazione nazionale».

Giornalisti da watchdog a escort

Via L’Indro “Se in America il giornalismo è il cane da guardia del potere, in Italia è il cane da compagnia. O da riporto” parola di Marco Travaglio. E francamente credo sia impossibile anche al più faccia di tolla dargli torto. Diciamo pure che il 90% del giornalismo italiano più che un watchdog è una … Leggi tutto

I respingimenti dei giornalisti dai centri per migranti

Via repubblica.it

La circolare 1305 del ministero dell’Interno che vieta l’accesso ai giornalisti nei centri per migranti è “un bavaglio inaccettabile” per tutta la stampa italiana. Ne è certo Roberto Natale, presidente del sindacato di giornalisti italiani, la Fnsi. Dal 1° aprile la disposizione firmata dal ministro Roberto Maroni consente l’ingresso nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e nelle strutture di detenzione (Cie, centri di identificazione e di espulsione) “esclusivamente” a soggetti pubblici, come organismi internazionali quali Oim, Cri, Amnesty International, Caritas, e ad individui singoli, come parlamentari europei, deputati e senatori della Repubblica e consiglieri regionali. “Chiediamo ufficialmente al ministero che questi immotivati restringimenti vengano rimossi  – ha detto Roberto Natale – l’accesso è stato ristretto per impedire all’informazione di fare il suo mestiere. Le disposizioni sine die non sono da paese civile”.

Gli episodi di respingimento dei cronisti. In forza di questa disposizione del Viminale, la prefettura di Roma ha negato l’ingresso nel Cie di Ponte Galeria, oggetto di denunce delle associazioni umanitarie per abusi e violazioni dei diritti. Da Crotone è arrivato il diniego per visitare il Cara di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Kr), una struttura militarizzata in un’ex base dell’aeronautica con una capienza di quasi 1500 posti. Prima dell’apertura del mega campo di Mineo

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Obituary: Roberto Morrione

Via Rai News 24 Avrebbe compiuto 70 anni fra pochi giorni, il 4 giugno. Roberto Morrione si è spento a Roma. E’ stato direttore di Rainews dalla nascita della prima alla news italiana in casa Rai fino al passaggio di consegne con l’attuale direttore Corradino Mineo. Incessante e instancabile, anche una volta in pensione, il suo impegno … Leggi tutto

Ministro in posa con giornalisti o giornalisti in posa con ministro

Uno spettacolo indecente: le dichiarazioni serializzate con giornalisti (pardon cameraman) con braccio microfonato proteso Scenografia delle grandi occasioni per la rossa del Pdl con le preziose statue di Venere e Marte sullo sfondo, nulla deve essere lasciato al caso e così: motore, ciak e azione. Frasi solenni da montare nei servizi dei Tg nazionali.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti a Torino

Per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia  il 9, 10 e 11 maggio il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalistii si trasferirà sotto la Mole. Grandi programmi “mondani” per i Consiglieri. Dopo la serata al Teatro Regio il 9 maggio con l’omaggio musicale della Filarmonica 900 e il concerto della Detroit Torino Urban Jazz, il Consiglio … Leggi tutto

Giornalisti, Ordine ed editori (3)

Via Massimo Mantellini Meglio scrivere sul web che sulla carta, meglio scrivere per i propri lettori che per il proprio editore. Esiste però un grosso tuttavia. Il percorso verso una personale visibilità, che è la scusa di Arianna Huffington e di molti altri per drenare contenuti gratis in rete, esiste, ma transita spesso al di … Leggi tutto

Giornalisti, Ordine ed editori (2)

Via LSDI

Nel corso dell’ incontro ci sono stati momenti di tensione per l’ intervento di Marco Renzi, giornalista digitale e componente della redazione di Lsdi che ora, con una lettera aperta al presidente dell’ Ordine, rilancia le questioni sollevate e cerca di chiarire la sua posizione. Sostenendo che in un momento come questo uno scontro senza quartiere fra editori e istituzioni giornalistiche servirebbe a poco. Il momento è tale – sostiene Renzi – che una presa di posizione solo in questa direzione, si rivelerebbe ‘’non solo fuori tempo massimo, ma anche inutile e poco interessante ai fini di una seria riorganizzazione, meglio, rifondazione,  del sistema dell’ informazione professionale’’.

Ecco la lettera di Renzi.

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Giornalisti, Ordine ed editori (1)

Via EJO

Come è possibile concludere un ciclo di appuntamenti – quelli del Journalism Lab a cura di Vittorio Pasteris all’interno del Festival di Perugia – in cui in modo brillante e appassionato  per giorni si è parlato di nuove iniziative digitali, blog, social media, di modelli di business sostenibili, discutendo di precariato e di compensi che oggi i giornalisti freelance ricevono in Italia?

Significa che il giornalismo italiano non è pronto per una sana e qualitativa rivoluzione digitale dell’informazione e  che alla base del sistema c’è qualcosa che non funziona.

In Germania un giornalista freelance percepisce in media 2147.00 euro al mese (dato dell’associazione dei giornalisti in Germania) e 127 euro al giorno per un reportage; in Inghilterra si parla di 170 sterline a pezzo, in Svizzera per un normalissimo pezzo di cronaca, diciamo di 3.500 battute, siamo sui 78 euro, 200 euro o più se si tratta invece di un reportage. E in Italia? In Italia come ha recitato il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Jacopino, ci sono testate che retribuiscono i loro collaboratori 4.30 euro al pezzo lordi o 325.00 euro lordi per due mesi di lavoro al Mattino di Napoli. E parliamo della carta stampata perchè per l’online c’è chi sostiene che non ci sia nemmeno bisogno di pagare un giornalista perchè in fondo gli si dà visibilità.

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Le buone intenzioni del giornalismo italiano

Via Antonio Rossano Gli ospiti rappresentavano ai massimi livelli tutte le parti in causa, ad eccezione della Federazione degli Editori, assente. Ed in effetti una assenza che ha fatto anche comodo. Perché, di fronte alle corpose ed evidentemente giuste critiche dei giornalisti presenti che paventavano la grave difficoltà di lavorare con compensi minimi, addirittura ridicoli, … Leggi tutto

Obituary: Gilberto Evangelisti

E morto Gilberto Evangelisti, un pezzo di storia del giornalismo sportivo italiano. (via Repubblica) E’ morto questa notte nella sua casa a Roma il giornalista Gilberto Evangelisti, uno dei mostri sacri del giornalismo sportivo italiano. Gilberto Evangelisti, aveva 82 anni, era nato il 17 settembre 1928. Era il fratello del democristiano Franco Evangelisti per anni … Leggi tutto

Un piano nazionale contro il precariato

Via Ansa Un piano straordinario per l’uscita del precariato»: è l’obiettivo al quale punta la Federazione nazionale della stampa, alla vigilia della riunione del tavolo di confronto con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Paolo Bonaiuti, previsto per martedì 19 aprile. Lo ha spiegato oggi il presidente del sindacato dei giornalisti, Roberto … Leggi tutto