Youcapital.it: la via italiana per il crowdfunding nel mondo dell’informazione.

Parte il progetto di Youcapital, la versione made in Italy del croudfunding di progetti giornalistici e nel settore dell’informazione che sta ottenendo importanti successi oltre oceano ed è considerata oramai uno dei possibili percorsi per finanziare il giornalismo del futuro. Il progetto, non- profit, è realizzato dall’ Associazione Culturale Pulitzer, che ha l’obiettivo di promuovere strumenti e attività a sostegno della progettualità individuale e di gruppo, nel mondo del giornalismo, dell’informazione e della comunicazione. Chi desidera vedere finanziato il suo progetto basta che lo descriva e proponga a Youcapital

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Marc Andreessen: per i vecchi media è ora di bruciare la flotta

Via Techcrunch

Legend has it that when Cortes landed in Mexico in the 1500s, he ordered his men to burn the ships that had brought them there to remove the possibility of doing anything other than going forward into the unknown. Marc Andreessen has the same advice for old media companies: “Burn the boats.”

Yesterday, Andreessen was in New York City and we met up. We got to talking about how media companies are handling the digital disruption of the Internet when he brought up the Cortes analogy. In particular, he was talking about print media such as newspapers and magazines, and his longstanding recommendation that they should shut down their print editions and embrace the Web wholeheartedly. “You gotta burn the boats,” he told me, “you gotta commit.” His point is that if traditional media companies don’t burn their own boats, somebody else will.

Andreessen once famously put the New York Times on deathwatch for its stubborn insistence on trying to save and prolong its legacy print business. With all the recent excitement in media quarters recently over Apple’s upcoming iPad and other tablet computers, and their potential to create a market for paid digital versions and subscriptions of newspapers and magazines, I wondered if Andreessen still felt the same way. Does he think the iPad will change anything?

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Xcitta.it: qualcuno ci prova in Italia nell’informazione locale

Anche in Italia qualcuno ci prova con l’informazione locale. E’ appena uscito Xcittà un portale fra il citizen journalism, il blog e gli appuntamenti giovanilistici con una numerosa  squadra di redattori locali. Xcitta.it parte con 10 città: Torino, Milano, Treviso, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo. Lo trovate anche su Twitter e Friendfeed

Modelli ibridi dell’editoria

Via Marco Bardazzi “Ibrido” sembra essere la parola magica del momento. Al Salone dell’Auto di Ginevra, le case automobilistiche di tutto il mondo hanno fatto a gara a presentare modelli ibridi o ad annunciarne l’arrivo. Ma anche nel mondo del giornalismo e, più in generale, nel settore della comunicazione e dei contenuti online, soprattutto negli … Leggi tutto

Quando in televisione si parla seriamente di internet e informazione

Questa mattina La7 ha trasmesso  in Omnibus un dibattito intitolato Media e informazione, ritorno al futuro ? Presenti in studio Massimo Gaggi , Marco Bardazzi, Diego Bianchi, Claudio Velardi, Riccardo Luna e Alessandro Gilioli. Una trasmissione da rivedere, se l’avete persa, perchè è una delle prime volte in cui si discute in televisione di informazione … Leggi tutto

Marchette mastodontiche

Purtroppo il redazionale travestito da  articolo è sempre più diffuso e sempre più sudbolo. La credibilità va a farsi benedire (oddio per molti giornali la credibilità è autologica del tipo io sono la credibilità detto forte davanti a uno specchio) e la deontologia viene considerata una parola vecchia e inutile (Via il giornalaio) Italia Oggi … Leggi tutto

Il coraggio di discutere in pubblico è buon giornalismo

Gad Lerner pubblica sul suo blog il botta e risposta relativo al rinvio della puntata dedicata alle indagini sulle telco

Ho ricevuto dall’amministratore delegato di Telecom Italia Media la lettera seguente:
Caro Gad,
come da accordi telefonici del 27 febbraio u.s., Ti rappresento che ragioni di opportunità –anche al fine di non turbare in alcun modo le delicate indagini giudiziarie in corso e le eventuali misure cautelari al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie in relazione alla vicenda della società Telecom Italia Sparkle S.p.A.- mi consigliano di soprassedere, per ora, alla decisione presa da Te congiuntamente con il Direttore, da me approvata, di dedicare la puntata dell’Infedele del 1° marzo 2010 al tema del “riciclaggio per il tramite di società telefoniche”.
Cordiali saluti,
Giovanni Stella

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La facitura della squadra fortissimi per difendere la dignità di un paese

Arianna racconta come ha messo su in un pomeriggio un atto di dignità decomcratica (ore 14.00 di lunedì 52 mila adesioni)

E’ andata così. E’ andata che alle 13.30 di venerdì 26 febbraio al Tg1 un giornalista della tv pubblica ha dato una notizia falsa. E’ andata che mi sono sentita morire e sono rimasta senza parole e il mio amico inglese Chris – nel suo italiano alla Stanlio e Ollio – ha detto: oh oh oh oh oh ma se passa questo può passare tutto!

E’ andata che allora che ho capito che qualcosa bisognava dire, che qualcosa bisognava fare.  Il giorno dopo ho deciso: chi garantisce i cittadini dal rispetto della deontologia professionale da parte dei giornalisti? Un giornalista che dà una notizia falsa, specie sul primo tg del servizio pubblico, non dovrebbe chiedere scusa?  Un Tg che manda in onda una notizia falsa non dovrebbe rettificare?

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Una squadra fortissimi

Alle 22.30 di domenica i sottoscrittori sono già diventati 26.250 Via Repubblica.it Il Tg1 di Augusto Minzolini ha dato notizie false sul caso Mills. E l’Ordine dei giornalisti e la Rai dovrebbero reagire in modo esemplare. E’ quello che affermano e chiedono più di 20mila cittadini, che nelle ultime ore hanno sottoscritto un appello indirizzato … Leggi tutto

In Blog they Trust

Via il Giornalaio

I blog sembrano essere diventati l’ultima scialuppa di salvataggio delle versioni on line dei principali quotidiani on line. Il fenomeno, come sempre più frequentemente avviene, pare essere di carattere internazionale. Dopo le iniziative del NYTimes e del Guardian, tra i media di fama internazionale, si aggiunge El Pais che, secondo quanto segnalato da Periodistas 21 dell’ottimo Juan Varela, scommette sui blog per rilanciare il processo di convergenza editoriale del << periodico global en español >> di Madrid.

Negli ultimi giorni, infatti, El Pais ha inaugurato tre nuovi blog, tra i quali va segnalato, per chi si occupa a vario titolo di editoria e media, l’interessantissimo Estrategia Digital. La tendenza non pare essere appannaggio solo dei quotidiani esteri ed anche in Italia vi è una fervente attività al riguardo. Tra tutti il giornale torinese pare essere il più attivo con la recentissima inaugurazione di una sezione dedicata al meglio della blogosfera internazionale grazie alla collaborazione con Global Voices.

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Ispezioni Inpgi: dopo la punta dell’iceberg tocca al resto

Via Senza Bavaglio E anche nel 2009 gli ispettori dell’Inpgi hanno colto in castagna un po’ di editori, rei di abusi vari sotto forma di mancata messa in regola e sfruttamento dei non contrattualizzati oltre che del sempre annesso mancato versamento dei contributi previdenziali. Le cifre da recuperare e le conseguenti sanzioni da incassare non … Leggi tutto