Niente di più sbagliato e niente di più deleterio, soprattutto in paesi come l’Italia, da sempre abituati a guardare con sospetto al nuovo che avanza. E questo mentre di tutto si avrebbe bisogno tranne che del mettere i bastoni tra le ruote allo sviluppo di quei canali e processi informativi che nel futuro prossimo determineranno il nostro destino. Perché non vi sono dubbi che nel tempo che verrà, l’equazione informazione=potere (in senso lato e anche in senso molto pragmatico) raggiungerà la sua pienezza. Again, no doubt about it!
Il problema, a mio avviso, è dato dal fatto che i giornalisti dovrebbero continuare a fare i giornalisti, mentre la definizione di una carta d’identità per queste nuove opportunità professionali legate a doppio spago alle problematiche poste dalla scrittura digitale, dovrebbe spettare a dei tecnici qualificati (giornalisti o meno) aventi competenze specifiche. Una simile impostazione permetterebbe infatti di giungere velocemente ad una definizione delle regole (editoriali, ma anche deontologiche) che dovrebbero governare la professione del giornalista digitale contribuendo a darle la dignità di cui è privata al momento. E a darle finanche rappresentanza nei luoghi dove dovrebbe essere rappresentata e dove i giornalisti digitali dovrebbero essere rappresentati.
Il fallimento della vaccinazione per l’influenza suina è colpa dei media?
Youcapital.it, informazione e ricerca della verità: gli studenti del Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati di Trieste realizzano un inchiesta sugli aspetti informativi e mediatici relativi al caso virus H1N1. Pubblicata su Youcapital.it il progetto di inchiesta giornalistica dal titolo: “Fallimento della vaccinazione per l’influenza suina. E’ colpa dei media?”, … Leggi tutto