Nova diventa tabloid

Mentre tutti i giornali riducono la foliazione per diminuire i costi di carta e fronteggiare la fuga della pubblicità c’è qualcuno che sperimenta strade diverse: fa parte del destino genetico di un supplemento che nell’innovazione e nello sperimentare ha fatto il suo manifesto editoriale Dal prossimo numero Nòva uscirà in formato tabloid.

Carta igienica 2.0

Via LSDI Qualche giorno fa il blog francese ‘’Presse sans presses’’ , che fa capo a ‘Rue 89’, ha pubblicato un curioso apologo del blogger americano Jeff Jarvis che, analizzando l’ industria della carta igienica, dimostrava come il suo futuro sarà senza carta . Per dire all’ industria dei quotidiani: è forse tempo che i … Leggi tutto

Parlare con i lettori

Via Internazionale

La Nieman Foundation per il giornalismo dell’Università di Harvard pubblica una rivista trimestrale. Nell’ultimo numero ci sono una serie di appassionati articoli su quello che la stampa può fare per entrare nel futuro digitale. Un’idea sembra aver contagiato tutti: che il giornalismo debba diventare un dialogo, che i quotidiani del futuro debbano essere una conversazione tra giornalisti e lettori, grazie alle reazioni immediate permesse dalla rete.

È una proposta affascinante, ma temo sia frutto di un malinteso. Sia sulla carta stampata sia su internet, i commenti dei lettori sono di due tipi: o sono diretti ai giornalisti o sono scritti per essere pubblicati. Poche persone telefonano in redazione, ma un numero sorprendente di lettori scrive, di solito per raccontare esperienze personali o per criticare.

A me capita anche di ricevere due o tre lettere al mese da persone che avrebbero bisogno di essere curate o rinchiuse. Di solito la busta è coperta di nastro adesivo, l’indirizzo è scritto tutto in maiuscole, e il mittente è convinto di essere spiato dalla Cia. Oppure arrivano cose inquietanti come la foto di una sedia vuota, che mi hanno spedito varie volte l’anno scorso.

Leggi tutto

Ogni nicchia un pubblico, ogni pubblico un potenziale creatore d’informazione

Via Mario Tedeschini I giornali, con tutti i loro difetti, hanno accompagnato in tutto il mondo la crescita della democrazia e spesso del benessere (viene fornita una serie di dati e correlazioni interessanti), il rischio oggi è che scompaiano, a prescindere dal supporto o mezzo di distribuzione, e che con essi scompaiano gli strumenti di … Leggi tutto

Finalmente è l’ora del giornale di plastica

Via LSDI Plastic Logic, l’ azienda specializzata in lettori elettronici, ha annunciato di aver raggiunto accordi che prevedono il suo uso come supporto per un grosso numero di importanti pubblicazioni. L’ azienda sta mettendo a punto uno schermo di 10.7 pollici (27.2 centimetri) di diagonale, più ampio di quello del Kindle di Amazon o del … Leggi tutto

Dissezione anatomica del primo Wired Italia

Via Blog Webnews

L’attesa era molta, alimentata da lungo tempo in rete e paradossalmente dissoltasi dall’inizio dell’anno. La premiere italiana e cartacea di Wired era attesa da molti addetti ai lavori per capire come si sarebbe reincarnato nella edizione made in Italy il mitico giornale nato nella West Coast americana. Un giornale che per anni è stato un mito o una Bibbia che dir si voglia. Un mito che nel corso degli anni si è un po’ svaporato per incapacità di rinnovarsi, ma che molti ancora raccolgono e conservano con feticismo nelle decadi buone come fosse un vino d’annata.

L’operazione Wired era partita da tempo. Dopo la scelta del direttore Riccardo Luna e dopo la selezione di una piccola ma combattiva redazione era stato prodotto un numero zero presentato in giro come prototipo, ma l’attesa era per vedere come sarebbe stato superato il “test edicola”.

Leggi tutto

Perchè certe storie le racconta solo Striscia la Notizia ?

Come spesso, non sempre, Striscia La Notizia ha realizzato una buona inchiesta per smascherare un sistema italiano per fregare lo stato e i cittadini: creste in nero sulla cessione di edilizia convenzionata. Ma perchè nessun giornalista e nessun giornale, esclusi la Gabanelli e poche redazioni RAI, si occupa di inchieste del genere ? E’ necessario … Leggi tutto

Habemus Wired.it

Continua il percorso che porterà il 19 febbraio alla prima uscita italiana cartacea di Wired. Dopo wewired.it ha fatto capolino in rete Wired.it con un “Coming soon” che crea aspettativa. Siamo curiosi di vedere il giornale cartaceo. Indubbiamente c’è molta attesa e curiosità e pare ci siano già molti abbonati. La scelta di offrire una … Leggi tutto

Scenari, sistemi produttivi e transizioni del giornalismo

Giuseppe Granieri su Apogeonline Molti analisti si concentrano su come debba cambiare la professione e su come debba cambiare il contenuto giornalistico per far fronte alla crisi. Probabilmente questo assomiglia a concentrarsi su uno dei sintomi (il più evidente, è chiaro) ma non sulla causa. Se avessimo il miglior giornalismo possibile, il più affascinante che … Leggi tutto

Jean-Marie Colombani lancia e dirige Slate.fr

Jean-Marie Colombani, che dal 1994 al 2007, ha diretto Le Monde, dirigerà  Slate France, sito  d’informazione online, dedicato ad analisi e a commento dell’attualità politica, economica e culturale. Colombani è uno dei fondatori di Slate.fr insieme a Eric Leser, ex corrispondente di Le Mondedagli Stati Uniti, Eric Le Boucher, attuale direttore della redazione di Enjeux-Les … Leggi tutto

Quotidiani no-profit?

Via LSDI

Apparentemente, nel prossimo futuro vi saranno due tipologie di quotidiani no-profit: quelli che lo sono per scelta, e quelli che lo sono per forza. Da quando nel 2005 ho lasciato il Washington Post – dopo 25 anni in cui ho fatto anche parte del management – e, in particolar modo, da quando mi sono accostato al mondo del no-profit attraverso la New America Foundation e ho iniziato ad imparare gli aspetti manageriali e di raccolta fondi presso le organizzazioni no-profit, ho coltivato questa idea: il Post avrebbe potuto mantenere la vitalità necessaria a svolgere con successo il proprio ruolo di cane da guardia sul sistema costituzionale americano solo trasformandosi in un Fondazione no-profit e raccogliendo donazioni a supporto della redazione, come avviene per le università. Ora David Swensen, responsabile degli investimenti a Yale, e Michael Schmidt, analista finanziario, hanno avanzato una proposta simile.

Leggi tutto