Dopo settimane di voci, indiscrezioni e soprattutto numeri approssimativi, sembra delinearsi un quadro completo sulla stagione dei tagli che coinvolgerà le principali testate italiane. Fra pensionamenti, prepensionamenti e mancati rinnovi ecco le cifre dell’autunno caldo della stampa italiana, come riporta il sito Affari Italiani.
La cura dimagrante al gruppo Rcs comprende i 90 esuberi al Corriere della Sera, cui si aggiungono le 180 unità in meno previste per il gruppo spagnolo Unedisa, controllato dall’editrice del Corriere.
Fra i primi quotidiani a varare un piano di ristrutturazione è stato La Stampa, poco dopo l’insediamento del nuovo direttore Mario Calabresi: il quotidiano della Fiat dal 1 settembre entrerà ufficialmente in stato di crisi per due anni. Il quotidiano torinese prevede di portare l’organico giornalistico al di sotto delle 190 unità: 26 i pensionamenti (ordinari) già concordati, cui si aggiungeranno altri 34 prepensionamenti volontari dopo il 1° settembre. Previsto anche il taglio di 76 poligrafici, sfruttando le nuove tecnologie che consentono di affidare direttamente ai redattori le funzioni di impaginazione. La strategia complessiva della società – scrive Italia Oggi – comporterà anche uno spostamento di pesi sulla parte multimediale e la chiusura del settimanale Specchio, il cui ultimo numero uscirà a luglio.
Il giornalaio
Via Pazzo per Repubblica Io mi sono sempre chiesto come mai i giornalai, che hanno tutti i giornali del mondo a disposizione, stanno lì ad annoiarsi senza leggerne neanche uno: mai che mi fosse capitato di vedere un giornalaio che ingannasse l’attesa leggendo un giornale o una rivista, con la radio, qualcuno con la tv … Leggi tutto