Diciassette secondi di video appena, che non aggiungono nulla di concreto alla vicenda della morte di Gheddafi che comunque resta un atto feroce. Ma che dimostra il volto più aberrante della rivoluzione e che ne mette in dubbio il valore morale, se ce n’è uno. In questi diciassette secondi di video, pubblicati in rete dal sito web Global Post, che ottiene le immagini direttamente dai miliziani del Cnt, si vede il colonnello di spalle e quindi non visibile in volto che viene sodomizzato, o quasi, con un bastone appuntito da uno dei miliziani che lo hanno catturato. Il video sembra essere autentico. Il raìs indossa la stessa divisa vista negli altri video negli attimi prima della morte. Le macchie di sangue sono compatibili, e anche l’ambientazione sembra la stessa.
Di lì a poco il raìs viene ucciso verosimilmente con un colpo alla tempia, sparato da un ragazzo con la pistola d’oro ritrovata nel bunker del Colonnello. Il corpo viene poi denudato, calpestato, martoriato dai ribelli presenti, quindi caricato su un automobile e portato a Misurata, dove si trova tuttora. E dove la gente fa la fila per andarlo a vedere, con la mascherina per proteggersi dal puzzo.
gheddafi
I segreti sepolti con Gheddafi
Ancora non era nemmeno confermata la notizia che a Sirte lo avevano fatto fuori, che già il potere che ora in Libia comandava senza più oppositori metteva le mani avanti: «Noi non abbiamo mai dato l’ordine di ammazzare Gheddafi». I governi – quelli ufficiali e regolari quasi sempre, figuriamoci poi quelli autodefinitisi transitori – non mostrano molti pudori nel difendere pubblicamente le loro malefatte, contando sul convincimento che alla fine le verità istituzionali hanno una buona capacità di tenuta nel tempo; i “weakyleaks” arrivano sempre dopo, quando la memoria si è affievolita e, soprattutto, le regole del gioco e i suoi stessi protagonisti sono ormai cambiati. E allora, perché non credere a quanto dicono oggi e dicevano già ieri Jalil e soci?
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L’analisi della situazione libica da un punto di vista diverso
Via Agoravox Menzogne di una notte insonne (anche sotto il fortunato cielo italiano che nessuno bombarda dal 1945). Menzogne e arroganza fino all’ultimo in una guerra cominciata e continuata con notizie false, in cui i media hanno avuto il ruolo dell’aiuto carnefice. Solo la tivù russa Rt e quella venezuelana Telesur spiegano che è una … Leggi tutto
Il mio amico Berlusconi ha commesso un crimine … meno male che Gheddafi si sveglia
Via Corriere.it Gheddafi è pronto ad attaccare l’Italia. C’è infatti anche un duro riferimento al nostro Paese nel discorso pronunciato dal leader libico in tv. «Tra noi e l’Italia è guerra aperta», ha detto il colonnello nel discorso trasmesso dalla tv di stato. «Il governo italiano attua la stessa politica fascista e coloniale dei tempi … Leggi tutto
Last Stand on photo
Via StampaCadabra
Il massacro libico
La situazione in Libia sta diventado terribile (via il Post) Continuano ad arrivare notizie di repressioni e massacri dalla Libia, dove la polizia sta soffocando con la violenza i moti di protesta scoppiati nell’ultima settimana. Il regime non fornisce informazioni su quanto sta accadendo, quindi non ci sono cifre ufficiali, ma varie testimonianze da parte … Leggi tutto
Siamo italiani molto egiziani, meno libici e tunisini
In questi giorni di rivoluzioni in corso nei paesi dell’Africa mediterrana stiamo assistendo a diversi comportamenti dei media italiani rispetto alle diverse inurrezioni nazionali. Interessati, ma con distacco e con copertura modesta nel caso della Tunisia. Partecipi e con copertura massiva nel caso dellEgitto. Interessati, forse imbarazzati, con copertura modesta nel caso della Libia. Solo … Leggi tutto