Partono il 25 marzo gli Stati Generali dell’Editoria, voluti dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e organizzati dal Sottosegretario di Stato con delega all’informazione e all’editoria, Vito Crimi.
generali
Gli Stati Generali del lavoro autonomo in cui si è parlato di abusivi in redazione, false partite iva, art 2 e art 36, cococo, pensionati, disoccupati, praticanti, licenziati, ricongiunti, uffici stampa, ispettori inpgi, equo compenso, Inpgi 2, Casagit
Si sono svolti l’11 e 12 luglio in Fnsi gli Stati Generali del lavoro autonomo di cui il sito Fnsi ha parlato il meno possibile, la qual cosa la dice lunga …
Però occorre ammettere e ammirare la buona volontà e la passione di molti che hanno lavorato con passione e cervello, ma occorre leggere con attenzione le solite salaci analisi di Stefano Tesi per essere realistici …
La mozione conclusiva approvata dagli Stati Generali del lavoro autonomo
Con i due giorni di dibattito e di approfondimento tecnico giuridico svoltisi a Roma, nella sede della FNSI, l’11 e 12 luglio, si sono aperti gli Stati Generali dell’informazione precaria in Italia. Si è avviata così una fase di mobilitazione e di azione dei precari dell’informazione che impegna il Sindacato e tutti gli altri enti di categoria sul tema fondamentale della tutela del lavoro giornalistico atipico, precario, sfruttato, sottopagato e sotto ricatto da parte dei poteri forti e degli editori, che è anche tutela del diritto fondamentale dei cittadini a essere correttamente informati.
Prove generali di manovre antisindacali nel settore editoriale
Il Comitato di redazione della Rcs Periodici denuncia un gravissimo episodio di comportamento antisindacale da parte della Direzione Generale, avvenuto mentre è in corso una delicata trattativa tra azienda e rappresentanti sindacali.
A confronto ancora aperto e alla vigilia di un’assemblea dei giornalisti convocata da una settimana, il Direttore Generale Matteo Novello ha convocato tutti i direttori di testata della Periodici esortandoli a fare pressioni sulle rispettive redazioni per scongiurare eventuali iniziative di mobilitazione proposte dal Cdr all’assemblea.
Ancor più grave è il fatto che nel corso del medesimo incontro con i direttori, il direttore generale abbia esplicitamente indicato, con nome e cognome, chi a suo giudizio tra i componenti del Cdr rappresenterebbe un “ostacolo” alla conclusione del confronto con l’azienda.