Si parla di un Facebook fonino

Via Techcrunch Facebook is building a mobile phone, says a source who has knowledge of the project. Or rather, they’re building the software for the phone and working with a third party to actually build the hardware. Which is exactly what Apple and everyone else does, too. It was a little less than a year … Leggi tutto

Stefano goes to Facebook

Stefano Hesse lascia Google per diventare emea communication manager di Facebook

Volevo raccontare dei 6 anni passati in Google. Dei team che ho costruito, delle cose affascinanti che siamo riusciti a fare. Dei nostri errori, delle lezioni che ho imparato. Dei grandiosi giornalisti coi quali ho avuto la fortuna di lavorare, specialmente in Italia (e anche dei meno grandiosi, volendo).
Della passione. Di come ho visto la tecnologia cambiare, incidere sulle nostre vite, farci sognare e incazzare. Dei viaggi, degli aerei persi. Delle scadenze impossibili, delle notti insonni. Delle notti serene.

Delle risate con Larry e Sergey a Bologna. Delle discussioni con Eric dall’altra parte dello schermo.
Dell’Africa, e delle immense opportunita’ che mi hanno fatto vedere. Delle notti e le mattine passate con i ragazzi del team della procura di Milano, per la causa Vividown, gentili e professionali, sempre. Quasi tutti.

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Su Quartarete si parla di Facebook e social network

Mercoledì 19 maggio dalle ore 21.00 alle 22.30 circa andrà in onda in diretta su Quartarete una puntata di Balon la trasmissione di Patrizia Corgnati sul tema Fenomeno Facebook. Si discuterà di social network con particolare riferimento a Facebook: implicazioni sociali, psicologiche, prospettive in termini di comunicazione e future applicazioni.

Ospiti della trasmissione:  Sara Monaci, Samuele Camatari, Tin Hang Liu,  Claudia Biscione,  Ennio Martignago,  e Cristiano Tassinari.

Qui la diretta in streaming

Se volete dire la vostra sul tema, fare domande o proporre esperienze potete commentare questo post o farvi un giro su Facebook o Friendfeed

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Su Facebook il coordinamento giornalisti precari piemontesi

Nasce il Coordinamento giornalisti precari piemontesi Chiedere diritti, tutele e rappresentanza non è reato, anzi, è un paradosso. È un paradosso che un’intera categoria di lavoratori sia esclusa dalla contrattazione collettiva, relegata ai margini del processo decisionale, privata di qualsiasi garanzia, sia essa giuridica o economica. Quella a cui apparteniamo è una categoria, non uno … Leggi tutto

Facebook e internet mobile

Via Apogeonline

Sta diventando molto facile ed economico usare i social network dal cellulare: è un fenomeno che vede lavorare a braccetto quasi tutti i produttori e gli operatori mobili italiani. Da una parte, entro l’estate arriveranno molti modelli semplici e low cost, ottimizzati per la chat, internet e i social network. Dall’altra, gli operatori italiani stanno lanciando tariffe fatte apposta per connettersi ai social network dal cellulare. Sono offerte senza limiti di tempo: hanno un tetto solo sul volume di dati (Wind ha tolto pure questo).

Invitano quindi a usare siti e applicazioni che non generano molto traffico dati, ma che tendono a prendere parecchio tempo dell’utente. Come i social network, appunto, o la chat su instant messenger. Offerte e cellulari di questo tipo dicono molto su come l’internet mobile si stia diffondendo, anche in Italia. E su come l’industria dei cellulari intenda approfittarne, facendo leva sul pubblico dei teenager e dei giovani, a cui prima si rivolgeva con offerte non così ben definite. Ma i numeri non ammettono dubbi: sono circa 2,6 milioni gli italiani che accedono regolarmente a Facebook dal cellulare (secondo Vodafone). Nel mondo, lo fanno 100 milioni.

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Il real time search di Google anche in Italia

Via Repubblica.it Google cambia faccia: da oggi anche in Italia sarà possibile usare il motore di ricerca più famoso del mondo per rovistare tra le conversazioni in tempo reale che avvengono sulle pagine pubbliche di Facebook, Twitter e gli altri social network. La funzione di “Real Time Search”, lanciata a dicembre negli Stati Uniti e … Leggi tutto

I furbetti dei Social Network

Via Repubblica

Che idea, Facebook. Il social network basato sugli elenchi universitari creato dal giovanissimo Mark Zuckerberg ha raccolto in pochi anni di esistenza milioni di utenti (e di dollari). Attraverso un sito lineare, pulito e facile da utlizzare, in cui Zuckerberg si è limitato a raffinare l’idea delle catene umane e degli indirizzari universitari (i ‘face book, appunto) per mettere in contatto persone che si conoscono, perse di vista o anche perfetti sconosciuti. Un’idea così immediata che sembra strano non fosse venuta a qualcun altro prima. E forse è proprio così.

Il blog Business Insider ha pubblicato in questi giorni di presunti comportamenti non propriamente puliti di Zuckerberg risalenti al 2004, poco prima dell’esplosione di Facebook. Secondo le accuse, il giovane informatico avrebbe creato il social network utilizzand idee e codice da un progetto universitario molto simile, HarvardConnection, poi diventato ConnectU. Non solo: Zuckerberg avrebbe anche violato gli indirizzi mail di alcuni giornalisti che stavano indagando sulle sue attività già sospette al tempo. Secondo l’indagine infatti, Zuckerberg avrebbe approcciato il team di lavoro di ConnectU ottenendo l’accesso al loro codice con l’intento dichiarato di collaborare con loro. Mentre di fatto, secondo le accuse, stava mettendo in piedi la struttura di quello che poi sarebbe diventato il fenomeno Facebook.

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Facebook e le immagini di nudo e altri contenuti sessualmente espliciti

Tutta da leggere l’avventura di Enrico Scarsi con Facebook

“Facebook ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita” Invece ti svegli un bel giorno e scopri che il tuo account di Facebook  non è più attivo, i compagni del liceo che avevi rintracciato, le foto del compleanno della tua migliore amica, quel bellissimo video trovato in rete, tutti i tuoi messaggi, tutto sparito !!!

Oppure come nel mio caso, che lo utilizzavo per “ esporre “ il mio lavoro … centinaia di fotografie e più di 4300 “ amici” scomparsi nel nulla ..più di un anno di “ lavoro “ cancellato in un clik. Cosa è accaduto ?? Cosa fare ??? cerchi di capire e trovi la risposta, l’indirizzo di posta elettronica  [email protected]

Bene ti dici, sarà un errore, un fraintendimento … scriviamo una mail e sicuramente il problema sarà risolto velocementi. Intanto ti arrovelli il cervello, quale delle sacre regole di Facebook avrò mai violato ?? avrò chiesto troppe amicizie ?? ma quante sono troppe ?? mandato troppi messaggi ?? una delle mie fotografie sarà stata ritenuta indecente ??

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Facebook dirotta maggiori visitatori di Google

Via SF Cronicle A big part of the Facebook experience is how friends and family share Web links to interesting news stories, photos, videos and Internet sites. This “friend-casting” of information has helped propel Facebook into a major force in directing traffic around the Web. According to Web measurement firm Compete Inc., Facebook has passed … Leggi tutto

Google Buzz, più Friendfeed che Twitter o Facebook, con il pregio della geolocalizzazione

twitter friendfeed facebookGoogle ha lanciato Google Buzz il suo servizio sociale con l’evidente obiettivo di contrastare la crescita degli altri competitor come Facebook e Twitter. Era da un po’ che ci si stupiva che BigG non riuscisse ad inventarsene una delle sue per colonizzare appieno il mondo dei social network. Anche se è presto per fare analisi e in queste ore sta avvenendo la migrazione degli account Gmail che piano piano si trovano anche Buzz disponibile sembra che  siamo di fronte a un servizio con ottime chances di successo.Google hanno scelto pragmaticamente di interpretare un adagio semplice: se non hai una buona idea, copiala !

Google Buzz sembra moltissimo a Friendfeed con in più tutta la facilità del mondo Google. La scelta strategica però appare sensata: obiettivo primario puntare all’utilità d’uso del servizio.

I media tradizionali da tempo stanno facendo da grancassa dei successi di Twitter e Facebook, inducendo aziende e cittadini a sbarcare su questi con risultati altalenanti. Oramai piccole e grandi aziende, giornali, enti, associazioni, circoli ricreativi, bocciofile e altro ancora si sono aperti un account Twitter che mediamente usano come megafono delle loro attività o spesso come piccolo, grande strumento di spam veicolando link alle loro risorse web, sperando che i followers  visitino le pagine in questione. Agli estremi opposti Facebook è diventato la sarabanda globale con di tutto di più, un media in cui il rapporto segnale-rumore si fa bassissimo e la confusione sovrana da megalopoli ipertrafficata è il pane quotidiano.

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Google Wave è il futuro, Google Buzz è il presente

Via TechCrunch

Google has a problem. Despite having their hands in just about everything online, they’ve never been able to tackle what is a key part of the fabric of the web: social. Yes, they have Orkut and OpenSocial, but no one actually uses them. Okay, some people use them, but not in the meaningful social ways that people use Facebook or even Twitter. Today, Google may have just solved their social problem.

Google Buzz is easily the company’s boldest attempt yet to build a social network. Imagine taking elements of Twitter, Yammer, Foursquare, Yelp, and other social services, and shoving them together into one package. Now imagine covering that package in a layer that looks a lot like FriendFeed. Now imagine shoving that package inside of Gmail. That’s Buzz. If Google Wave is the future, Google Buzz is the present.

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150 amici virtuali possono bastare

Via Repubblica Centocinquanta, né più né meno. Questo è il numero di amicizie che il cervello di una persona è in grado di gestire su Facebook. Il “tetto” di legami virtuali possibili dipende dalla dimensione della neocorteccia, cioè la parte del cervello usata per elaborare il pensiero cosciente e il linguaggio, che ha un limite … Leggi tutto