Anni fa a un incontro di giornalisti in Piemonte dissi che l’equilibrio economico di INPGI era fuori controllo. Veni definito dai soloni locali un allarmista. Oggi scrive Ernesto Auci
L’ente previdenziale e di assistenza dei giornalisti italiani è sull’orlo del fallimento. Per la prima volta con grande chiarezza il rapporto della Corte dei Conti sul bilancio del 2015 e sull’evoluzione della situazione in questi primi mesi dell’anno, afferma senza mezzi termini che “il saldo previdenziale rimarrà presumibilmente negativo fino al 2045 mentre il patrimonio si azzererà già nel 2030. Quindi il giudizio dell’esperto attuariale indipendente è, nella vigente regolamentazione, di non solvibilità dell’Inpgi”.
L’analisi del bilancio dell’istituto condotta con accuratezza dalla Corte dei Conti è molto dettagliata e complessa. Tuttavia risulta evidente che c’è uno squilibrio di fondo e crescente tra i contributi incassati e le erogazioni per previdenza ed assistenzatanto che il saldo sale da un – 81,6 milioni del 2014 ad un meno 111,9 milioni dello scorso anno. Il numero di iscritti continua a calare (- 5% circa) attestandosi a poco più di 15300 giornalisti con un rapporto tra iscritti e pensionati che scende dall’1,97 all’1,77.