La notizia è che il marchio Pasta Barilla segna il passo da cinque anni, mentre i 3 quarti dei ricavi 2009 del gigante di Parma, sono arrivati da biscotti, merendine, e fette biscottate.
Ecco perché oggi ci è parso calzante un tributo al detestabile Mulino, il più amato dagli italiani.
Economia
Le Borse salgono se il gli stati si salassano
Dopo che l’Ecofin ha promesso 750 imliardi di euro per salvare il salvabile le borse decollano verticalmente (via Il Sole24Ore)
Le Borse europee festeggiano il maxi piano di soccorso da 750 miliardi varato nella notte dall’Ecofin. A Piazza Affari, a tre ore dall’inizio delle contrattazioni, il FTSE Mib segna un rialzo del 9,5% a 20.660 punti e il Ftse All Share dell’8,7% a 21.196 punti. Nel resto d’Europa Madrid si conferma regina con un rialzo dell’11,64%, al pari di Atene (+11,03%). Dopo Milano vengono Lisbona (+9,57%), Parigi (+8,24%), Dublino (+6,33%) e Stoccolma (+6,03%). Più caute Londra (+4,75%), Francoforte (+4,62%) e Zurigo (+4,21%). Intanto i futures di Wall Street sono in forte rialzo.
Volano le banche a Milano. Acquisti fiume sui bancari: Intesa Sanpaolo, Unicredit, dopo un nuovo congelamento di pochi minuti per eccesso di rialzo, e Bpm (+12%), congelata per scostamento troppo elevato sul prezzo di controllo, che si portano così sopra ai livelli di mercoledì scorso, alla vigilia del grande tonfo dovuto ai timori per la tenuta dell’euro. Bene anche Mediobanca, Generali, Fiat ed Enel. Eni guadagna il 4,11% a 15,94 euro, Telecom Italia il 4,12% a 0,97 euro, mentre Terna, con un rialzo dell’1,89% a 2,97 euro, è il fanalino di coda del paniere di riferimento.
Eyjafjallajkull il giustiziere e la morte della distanza
Il vulcano islandese Eyjafjallajkull e le sue nuvole di ceneri hanno ripreso a mandare in tilt il traffico aereo di mezza Europa. Ci si chiede perchè milioni di businessman o presunti tali, debbano muoversi come dei birilli impazziti per l’Europa o per il mondo per incontri e riunioni quando con gli odierni strumenti di rete … Leggi tutto
Un’Europa a rischio contagio
Via IlSole24Ore C’é il rischio che la crisi finanziaria greca possa contagiare anche i sistemi bancari di alcuni dei principali paesi europei. È quanto indica Moody’s secondo cui i paesi più a rischio di contagio sono il Portogallo, la Spagna, l’Italia, l’Irlanda e la Gran Bretagna. Il rapporto di Moody’s prende in esame il rischio … Leggi tutto
La società dei consumi
Via Ilpost
Gigante volante
La fusione fra United Airlines e Continental Airlines United Airlines and Continental Airlines have agreed to a merger of equals, creating the world’s leading airline featuring superior service to customers, expanded access to an unparalleled global airline network, improved long-term career prospects for employees, and a platform for improved profitability and sustainable long-term value for … Leggi tutto
World Wide Shanghai
E’ iniziato l‘Expo universale di Shanghai
Via YibuyibuCina
E’ appena terminata la cerimonia di apertura dell’Expo di Shanghai Un evento diviso in due parti. La prima formale che si è svolta all’interno del nuovo gigantesco Performance Hall nell’area dell’EXPO, alla presenza del Presidente Hu Jintao, delle massime autorità del governo cinese e che ha avuto come guest star della serata anche il presidente Francese Sarkozy accompagnato dalla moglie Carla Bruni.
Un simpatico siparietto, quasi uno strappo al cerimoniale, lo si è però avuto quando il Presidente della BIE Jean-Pierre Lafon ha preferito usare nel proprio messaggio ufficiale il Cinese, un gesto ed uno sforzo che è stato molto apprezzato dai cinesi presenti. Nel suo cinese, forse non impeccabile ma ben “recitato” e sentito, Lafon è stato seguito con trasporto dai cinesi presenti, tanto che quando ha voluto passare al Francese, è partita una spontanea risata, forse poco formale ed anomala per le cerimonie Cinesi, ma molto umanizzante e che ha contribuito non poco a “scaldare” l’ambiente.
Semi default spagnolo
Via IlSole24Ore
Dopo Portogallo e Grecia, Standard & Poor’s ha tagliato il merito di credito della Spagna portandolo ad «AA» dal precedente «AA+». Le prospettive sul rating spagnolo sono «negative», cioè non è escluso un ulteriore «downgrade». La decisione si basa sulle previsioni macroeconomiche nel medio e lungo termine. «Crediamo che la stagnazione in cui si trova l’economia spagnola – si legge nel documento pubblicato da Standard S Poor’s – durerà più di quanto avevamo previsto in precedenza».
Le stime di crescita del Pil spagnolo passano dall’1% annuo tra il 2010 al 2016 allo 0,7%. Meno crescita significa entrate ridotte e maggiori difficoltà future per Madrid a rimborsare il proprio debito. Immediata la ripercussione sul mercato dei cambi, con l’euro sceso a 1,3122 dollari, ai minimi di un anno nei confronti della moneta americana e nel mercato dei credit default swap. Lo spread delle polizze che assicurano contro il fallimento della Spagna è salito a 187 punti base. In giornata si era raffreddato a 180. Alla vigilia, segnata dal downgrade di Portogallo e Grecia, era schizzato a quota 209. Ai prezzi attuali costerebbe 187mila euro all’anno assicurarsi su 100 milioni di titoli di stato di Madrid.
Default greco
Giornata di passione per la Grecia sui mercati finanziari. Prima il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou ha annunciato che il paese non riesce più a collocare i titoli del debito pubblico e, dunque, non potrà fare a meno degli aiuti di Fmi e Ue.
La borsa di Atene ha reagito con uno scivolone e ha perso fino al 7%. Ne ha risentito anche la moneta unica: l’euro è sceso al limite della soglia degli 1,32 dollari. Ma non è finita. Pochi minuti dopo la chiusura dei listini azionari europei, un’altra doccia fredda: l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato a livello junk il merito di credito di Atene, titoli spazzatura, che rischiano di diventare inutili anche come ‘merce di scambio’ con la Bce per ottenere liquidità. Perché ciò avvenga, comunque, anche le altre agenzie di rating dovrebbero ridurre il voto sul debito sovrano di Atene.
Anche oggi il differenziale di rendimento rispetto al Bund decennale tedesco si è ampliato, raggiungendo i 682 punti base. E i tassi sui titoli a 10 anni di Atene hanno continuato a salire ancora, insieme al differenziale nei confronti dei titoli tedeschi. Alla chiusura del mercato obbligazionario alle 18 e 30, i tassi lunghi greci hanno toccato il 9,73% contro il 9,388% di lunedì sera.
Ricchezza, bisogno, scarsità, distribuzione, mercato
La società dei consumi è fondata sulla creazione artificiosa e sullo sfruttamento strutturale dei sistema dei bisogni, che è frutto del sistema della produzione. Il quale prima di essere destinato a produrre beni ha la funzione di produrre privilegi e di mantenerli. I bisogni rispondono ad una necessità di segni e differenziazioni. Il consumo non mira a soddisfare un supposto bisogno profondo e recondito dell’individuo, ma a ripristinare continuamente la distanza sociale e a confermare i segni d’appartenenza ad uno status, perpetuando una tensione cronica che è l’antitesi della ’soddisfazione’. Per questo un bisogno “realizzato” non crea, come sostengono i razionalisti, uno stato di equilibrio e risoluzione delle tensioni, al contrario le riproduce in maniera folle, negando la possibilità di una soddisfazione e quindi smascherando la natura stessa del bisogno.
Siniscalco al posto di Salza a Intesa San Paolo ?
Via Lospiffero Sondata la posizione tutto sommato neutrale di Bankitalia – che pur non stravedendo per la governance duale ha imposto che nel prossimo Consiglio di gestione siedano esclusivamente banchieri e manager – Benessia ha tirato fuori dal cilindro due candidati alla successione: Alfonso Iozzo, ex amministratore di Sanpaolo Imi e già presidente (di nomina … Leggi tutto