Burnout precoce

Via Nyt The pace has led to substantial turnover in staff at digital news organizations. Departures at Politico lately have been particularly high, with roughly a dozen reporters leaving in the first half of the year — a big number for a newsroom that has only about 70 reporters and editors. At Gawker, it is … Leggi tutto

I giornalisti digitali: sotto pressione, ma in fondo ottimisti

Via The Guardian

Longer hours, more pressure, decreasing quality and less enjoyable work. Old media is a dark, dark place for journalism – at least that’s the mood of many of the journalists who were interviewed for the annual Oriella digital journalism study.

There are some reasons to be cheerful, which include journalists not being quite as pessimistic as the previous year. Are things really that bad?

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SmartRM

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La cittadinanza digitale

Dalla fervida mente di Gigi Cogo La cittadinanza digitale non è un’alternativa  alla cittadinanza tradizionale, piuttosto  rappresenta la sua più naturale estensione in un  momento di grande digitalizzazione delle  informazioni, dei servizi e dei rapporti che  intercorrono fra le diverse componenti di una  società, sempre più fondata sull’immaterialità. Il testo La cittadinanza digitale di Gigi … Leggi tutto

L’ultima notizia e l’era del vetro

E’ uscito L’ ultima notizia, dalla crisi degli imperi di carta al paradosso dell’era di vetro scritto per Rizzoli da Marco Bardazzi e Massimo Gaggi Dal libro: le 3C introdotte dal web: condivisione, comunità, conversazione le 3C classiche del giornalismo: contenuti, credibilità, creatività Ovunque le redazioni chiudono, i corrispondenti esteri fanno fagotto e tornano a … Leggi tutto

Per una universale dignità dei giornali digitali

Dal blog di Anso

“Oggi l’informazione online deve essere primariamente riconosciuta e secondariamente inserita in un quadro normativo che non solo riformi il mondo dell’editoria ma che lo faccia tenendolo in pari considerazione rispetto agli altri media tradizionali. Altrimenti parlare di pluralismo dell’informazione nel nostro paese rischia di diventare un puro e semplice esercizio di stile”.

“Lo ribadiremo finchè non sarà chiarita questa ambiguità: le testate giornalistiche online non possono essere equiparate, in ogni obbligo di legge, alle testate tradizionali; abbiamo una serie di peculiarità e caratteristiche che nessun altro media possiede. La possibilità per gli utenti di interagire con la redazione, di instaurare un confronto e un dialogo tra loro, di pubblicare contenuti propri, di utilizzare account di altri servizi (ad esempio Facebook) per commentare notizie: sono tutte opportunità che solo i quotidiani online offrono e sulle cui responsabilità va fatta chiarezza”.

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Garamond propone l’ebook con prezzo fai da te

Garamond propone un nuovo modo di “fare prezo” sui libri, meglio sugli ebook. Il libro Insegnare e apprendere con gli ebook, L’evoluzione della tecnologia del libro e i nuovi scenari educativi ha un prezzo che sarà l’acquirente stesso a deciderlo. Si legge sul sito: Puoi leggere e scaricare gratuitamente l’estratto del nuovo ebook di Mario … Leggi tutto

Giornalismo Partecipativo di Gennnaro Carotenuto: il libro

E’ uscito il libro di Gennaro Carotenuto dal titolo Giornalismo partecipativo. Storia critica dell’informazione al tempo di Internet. Per acquistarlo online

Dall’introduzione del testo

Tema di questo saggio è la crisi che da trent’anni colpisce il giornalismo in parallelo con lo sviluppo dei “media personali di comunicazione di massa” quali Internet o il telefono cellulare. Questi nuovi media stanno segnando un vero punto di svolta nella storia dell’informazione, nella misura in cui permettono a un numero di persone ampio come non mai di comunicare verso molti interlocutori, mettendo in dubbio la centralità stessa del mainstream.

Internet, l’Internet dell’informazione, la Rete come mezzo di comunicazione di massa, è mutevole e in continua trasformazione, cangiante fino a mostrarsi iridescente a seconda di dove e da dove la si guardi, ma resta fedele ad alcune linee di fondo della cultura digitale tratteggiata fin dagli anni ’80. Studiandone la storia, emerge la precisa peculiarità del mezzo: lo sviluppo di una comunicazione fondata sull’orizzontalità rispetto alla verticalità della diffusione tradizionale. Per sua natura tale comunicazione orizzontale è in grado di confrontarsi, a volte scontrarsi, ma più spesso lavorare in sinergia con i mass media tradizionali.

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