I cybersoviet sono le comunità virtuali create dal popolo della rete. E di conseguenza la democratizzazione del Web 2.0 non prelude a una presa del potere dai parte dei produttori/consumatori, bensì «all’espropriazione capitalistica dell’intelligenza collettiva generata dalla cooperazione spontanea e gratuita di milioni di donne e uomini». La tecnologia «dà l’illusione di aprire le porte alla libertà, ma poi spesso ci si ritrova in stanze vuote chiuse a chiave» avverte Stefano Rodotà, ex Garante per la privacy. Un esempio? The Economist cita la falsa e-democrazia di un indirizzo Internet diponibile per comunicare con un premier, che in realtà collega i cittadini solo a un computer: in cambio di questa promessa di accesso, subiamo la volontà di controllo di governi e aziende. «Il potere politico ed economico sa oggi infinitamente più cose sui cittadini di quante essi non ne sappiano sui potenti».
cultura
Foodcamp in arrivo: si scende in Molise
E’ un periodaccio di troppe cose da fare: fra un pò il lettori vedranno che sta succedendo. Grazie a dio il bloggante avrà il suo meritato riposo al prestigiosisimmo Foodcamp che si svolgerà in Molise a San Martino in Pensilis, qui il wiki, qui il blog Il FoodCamp Il Gusto di Internet punta a riunire … Leggi tutto
Giornalismo lesson one
Maurizio Molinari su Lastampa.it Saper ascoltare consente di trovare le notizie, per essere un buon reporter bisogna liberarsi dai propri preconcetti, Internet è uno strumento in più per cercare la migliore versione della verità: è questa la ricetta degli scoop che arriva da Carl Bernstein, classe 1944, che assieme a Bob Woodward consentì al Washington … Leggi tutto
Mestieri in estinzione: il critico cinematografico
Nel mondo della carta stampata sotto assedio per il calo dei lettori e delle entrate pubblicitarie, il critico cinematografico diventa una figura di cui si può fare a meno, un lusso superfluo. E mentre la categoria rischia di ridursi a una specie in via di estinzione, c’è chi reagisce con indifferenza, come si trattasse solo di uno dei tanti mestieri in difficoltà, e c’è invece chi teme che la vera vittima diventi il cinema di qualità, quello che arriva nelle sale senza avere dietro la forza di grandi star e di generosi budget pubblicitari. Ansen è preoccupato: «È un po’ come tornare indietro ai giorni in cui io ero giovane: chiunque poteva essere un critico cinematografico e andava a finire che si prendeva qualcuno dalle redazioni sportive. Tutto questo è una profonda offesa alla conoscenza e all’esperienza di molti critici».
World Wide Walter
Via I Mille Oggi abbiamo sul tavolo delle proposte asciutte, concrete, realizzabili e verificabili, come tutte le proposte del programma del Pd: diffusione della banda larga anche nei comuni che ne sono tuttora sprovvisti; servizio wi-fi in tutti i luoghi pubblici del Paese, nei parchi urbani e nelle stazioni (e sui mezzi di trasporto pubblico, … Leggi tutto
Blogger con le tette finte
Il bloggante si sente vecchio, noioso, palloso, moralista, un vero relitto umano, fuori dai nuovi trend, legato a una cultura retrograda e conservatrice, ottuso, arcaico, vetusto, ma quando ha letto l’incipit di questo comunicato stampa è rimasto interdetto per non dire scandalizzato. Lycos ha trovato la sua Venere. Ha un nome la vincitrice del concorso … Leggi tutto
La tv a due velocità
Paolo Martini su Lastampa.it Finora la digi-tv aveva raccolto soprattutto pubblici di nicchia, magari molto importanti, ma pur sempre meno «generalisti» di quelli della tv tradizionale. E’ un vero e proprio nuovo divario culturale, il paio del cosiddetto «digital-divide», quello che separa ormai chi si sorbisce la solita vecchia tv, e chi pagando può permettersi … Leggi tutto
Forza Tibet
La cronaca commentata della situazione in Tibet Prima in sordina, ora sempre più virulenta è scoppiata la rivolta dei monaci nel TAR, la Tibetan Autonomous Region, che comprende circa metà dell’ex Tibet libero, annesso nel 1951 dalla Repubblica popolare cinese. E’ cominciata a Lhasa e si è diffusa in tutta la regione, anche fra i … Leggi tutto
Alan Stivell a Rivoli
Stasera alla Maison Musique di Rivoli si esibisce Alan Stivell, il genio dell’arpa e della musica celtica.
Ad Alan Stivell, nome d’arte e traduzione in bretone di Alain Cochevelou, si deve la rinascita e il rinnovamento della musica tradizionale bretone, che, a partire dagli anni ’70, lo ha reso celebre nel mondo. Il suo nome è legato indissolubilmente all’arpa celtica, strumento del quale non solo è un virtuoso, ma che è letteralmente rinato con lui e con la sua famiglia.
La sua caratteristica non è la semplice riproposizione della musica tradizionale, ma il suo utilizzo per una nuova musica bretone. Nel 1971, Alan pubblica l’album Renaissance de la harpe celtique, totalmente strumentale. Accanto all’arpa celtica, compaiono anche le percussioni e la chitarra acustica affidata ad un virtuoso bretone, Dan Ar Braz.
Il problema non è Antonio Boccuzzi
E’ stato triste assistere alle polemiche per la candidatura da capolista dell’operaio della Thyssen Krupp Antonio Boccuzzi sopravvissuto alla strage di Corso Regina Ha dimostrato di essere persona intelligente, di ragionare con sensatezza nei giorni drammatic.he. Perchè non candidarlo ? Più preoccupante è pensare che il PD voglia candidare dei personaggi dell’alta borghesia torinese che … Leggi tutto
Lego celebrities
Su segnalazione di un prestigioso soggetto il bloggante ha scoperto Lego celebrities, i ritratti di importanti personaggi della storia, della cultura o dello spettacolo fatti con gli omini del Lego.
Microsoft – Yahoo: le tre ipotesi + una di Zambardino
Vittorio Zambardino propone tre intelligenti scenari più uno per il caso Microsoft – Yahoo Il semplice rilancio verso Microsoft. Il messaggio non è affatto in codice. Alla Microsoft non si chiude la porta in faccia, negli affari difficilmente avviene, quello è un mondo felpato. Magari ti uccidono, ma lo fanno felpatamente. In ogni caso il … Leggi tutto