400 milioni per fa perdere il referendum

Lavoce.info ha stimato in 400 milioni di euro la spesa aggiuntiva necessaria per disgiungere la consultazione elettorale delle europee e delle amministrative, da quella per i referendum. Una scelta apertamente politica che costa un sacco di soldi utili per altre cose ai cittadini. Abbiamo in questo momento tre obblighi elettorali: elezioni europee, amministrative, referendum sulla … Leggi tutto

Pipì a tempo

Ryanair ha avuto un ruolo fondamentale nell’innovazione dei viaggi aerei, ma ora nei momenti della crisi sta un po’ esagerando con le toilette a pagamento … Solo chek-in elettronico nel costo del biglietto, e toilette a pagamento sui voli: sono le idee per aumentare i profitti dell’amministratore delegato di Ryanair, Michael ÒLeary, nel tentativo di … Leggi tutto

La balcanizzazione dello stivale

Via Vittorio Bertola

Ho apprezzato molto l’editoriale di Barbara Spinelli sulla prima pagina de La Stampa di oggi, intitolato Gli eroi non vivono in branco (era online stamattina sul sito ma l’hanno tolto, spero ricomparirà presto nel blog della Spinelli). In pratica sottolinea ciò che è evidente a tutti, cioé che la società italiana è ormai completamente balcanizzata, divisa in gruppi e gruppetti a cui ogni persona sente di appartenere, e che si pongono in antagonismo forzato sia verso gli altri gruppi che verso il concetto stesso di collettività.

L’Italia è da sempre il paese del tifo: invece di discutere civilmente e pietosamente sul conflitto tra israeliani e palestinesi e su come ricomporlo, ci si divide tra chi tifa per i primi e chi tifa per i secondi; e lo stesso per qualsiasi altra questione politica o sociale. Sempre più spesso, però, il tifo è assoluto: arruolandosi in una squadra si nega la legittimità stessa dell’altra, e ci si pone come obiettivo non la mediazione, ma la sconfitta assoluta dell’avversario.

Qualsiasi discussione, insomma, deve concludersi con la propria vittoria, con l’ottenere ragione completa, e con la sconfitta dell’avversario; se così non avviene, se un terzo osservatore o la collettività prendono un’altra via, si va automaticamente a concludere che essi sono stupidi, ignoranti o direttamente corrotti e in malafede.

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Bollettino dello disastro finanziario del 1 febbraio

Eugenio Scalfari su Repubblica 1. Il Pil degli Stati Uniti registra un arretramento del 3,8 sull’anno precedente. Potrebbe anche andar peggio, certo non andrà meglio. 2. La crisi bancaria è tutt’altro che sopita: è una brace che potrebbe ancora stimolare fiammate incendiarie con effetti devastanti sul sistema bancario mondiale. 3. La recessione dell’economia giapponese sta … Leggi tutto

Bollettino dello disastro finanziario del 30 gennaio

Obama riferendosi alla discesa del Pil nel quarto trimestre ha dichiarato che “l’America si trova di fronte a un disastro che continua per le famiglie di lavoratori americani”. Il prodotto interno lordo americano ha segnato un calo del 3,8% nel quarto trimestre, la peggiore performance dal primo trimestre 1982, quando la crescita segnò un calo … Leggi tutto

Editoria: primi risvegli innovativi

Via Mytech Sarà poi vero, come dice qualche bastian contrario, che la crisi economica produrrà una forte accelerazione nei processi di innovazione? Se si esclude la pesante onda di licenziamenti, questo discorso sembra applicarsi anche al mondo dell’editoria mainstream, che negli ultimi tempi sta velocizzando processi che forse, in una situazione normale, avrebbero chiesto molto … Leggi tutto

Una città bloccata

Una diagnosi del “sistema Torino” da Vittorio Bertola

La cosa negativa, però, è stata la puzza di vecchio di tutto l’evento, a cominciare dalla presenza sul palco di un mostro sacro come Luciano Gallino, che ha esordito spiegando che “l’industria ICT non è solo software, perché ci sono anche quelli che montano e vendono i PC”: e davanti a siffatta comprensione delle cose, che vogliamo obiettare? Infatti, ha proseguito dicendo più o meno che l’ICT è economicamente irrilevante perché è fatta solo di microaziende da dieci persone o meno, e così il convegno è surrealmente proseguito orientandosi sulla centralità per lo sviluppo torinese, indovinate un po’, dell’industria dell’auto, su cui dobbiamo puntare per il nostro futuro.

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Google si riorganizza e chiude rami secchi

Via Searchengineland Google’s announced they’re closing or ceasing development of a variety of products as part of an already continuing move to keep efforts focused on other products with greater usage. These include an end to video uploads to Google Video, closure of Google Catalog Search, Google Notebook, Dodgeball, the microblogging service Jaiku and the … Leggi tutto