Uno spettro del passato si aggira, ed è lo spettro del nostro Ordine professionale: un fantasma che si trascina in un rumore di catene, le nostre. Nostri i ceppi di una casta ordinistica che ha gestito un ordine professionale a livello locale come un giochetto di pochi, degli interessi di pochi. Nostri i ceppi di una credibilità dei giornalisti sempre più scarsa nella cittadinanza, di un mercato dell’informazione in Piemonte che si sta liquefacendo, dopo che per anni nessuno ha fatto niente per farlo crescere come una regione coma la nostra richiederebbe, Nostri i ceppi di di una professione fattasi sempre più precaria ed esclusiva, in cui giovani e meno giovani sono costretti ad arrancare.