Il Palermo vince con la Juventus per i lavoratori di Termini Imerese

I lavoratori di Termini Imerese avevano chiesto ai giocatori del Palermo di battere la Juventus. Fabrizio Miccoli, capitano dei rosanero, aveva  risposto “Il nostro impegno non è mai mancato per tutta la stagione e non mancherà certamente ora  ma stavolta avremo uno stimolo in più, dopo che gli operai di Termini ci hanno chiesto di … Leggi tutto

Tutto il calcio minuto per minuto 50 anni dopo

Giacomo Dotta su Webnews

L’ossessione per la velocità ci fa troppo spesso perdere l’orizzonte e raramente riusciamo ad apprezzare il valore della durata. Durata e velocità, infatti, sembrano cose antitetiche e la bontà dei ritmi della prima sembrano affossare in ogni modo le virtù della seconda.

E’ questa, dunque, l’occasione buona per rendere omaggio ad un simbolo unico ed incredibile della durata: “Tutto il calcio minuto per minuto“.

La trasmissione nacque ufficialmente il 10 Gennaio 1960, quando per la prima volta la radio divenne la tecnologia con cui gli appassionati di calcio avrebbero potuto seguire da vicino il pallone. La storia ha poi portato ai calciofili il 90° Minuto, Tele+, Sky e via dicendo, ma le voci magiche di “Tutto il calcio minuto per minuto” a 50 anni di distanza sono ancora vive e forti.

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Forza Toro

Per la Juve se ne parla poi … Via Vittorio Bertola Questo è dunque il momento di usare la testa. Da Cairo non si pretendono miracoli, ma serietà; che la smetta di millantare progetti e investimenti che non ci sono, di ingigantire ogni stupidaggine fatta per il Toro, di minimizzare le difficoltà e le critiche. … Leggi tutto

Caso Pandev: il mobbing sancito anche nel calcio

Via Reuters L’attaccante macedone della Lazio Goran Pandev può lasciare la squadra capitolina con effetto immediato dopo che il collegio arbitrale della Lega Calcio ha accolto il ricorso dei legali del giocatore e risolto il suo contratto. Lo ha confermato l’avvocato del macedone. Il 26enne attaccante della Lazio non ha disputato nessuna partita dell’attuale campionato … Leggi tutto

Gentile John Elkann, può salvare la Juve ?

Paolo Griseri su Repubblica

Gentile ingegner John Elkann, detto Jaki.
Sono abbastanza vecchio per poterle raccontare come si comportò suo nonno, Gianni Agnelli detto l´Avvocato, in una situazione nella quale la Juventus si trovava ad affrontare difficoltà molto simili a quelle odierne.

Suo nonno, ne siamo convinti, non l´avrebbe pensata allo stesso modo e neppure suo prozio, il dottor Umberto. Entrambi (lo fecero prima con Boniperti e poi con Giraudo e Moggi) avrebbero capito che, prima di tutto, il vero problema della Juventus è rappresentato dalla sua gestione societaria piuttosto che soltanto dalla sua guida tecnica. Ed entrambi, ne sono altrettanto sicuro, non avrebbero esitato a intervenire, in una struttura dove quasi nessuno capisce qualcosa di calcio, dove Blanc adesso assomma i poteri sia di presidente e di amministratore delegato e dove la campagna acquisti è stata affidata, negli ultimi anni, all´ex ragazzo di fatica di Luciano Moggi. Serve qualcuno che sia in grado di non sprecare 50 milioni di euro per due buoni giocatori che non sono però dei fuoriclasse (Diego e Melo) e soprattutto qualcuno che sappia distinguere un regista (Xabi Alonso, D´Agostino) da una pletora di mediani (Sissoko, Melo, Marchisio e Poulsen). Poi, forse, servirà anche un allenatore.

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I problemi di una squadra di calcio sbagliata

Maurizio Crosetti Via Repubblica

Sono riusciti a trasformare la Juventus in una cosa qualunque, anzi in una ben piccola cosa, e ci hanno messo soltanto tre anni. Non era facile. Ma quello che è successo nelle ultime settimane, e soprattutto nella tremenda partita contro il Bayern, supera ogni passato fallimento, nefandezze di Calciopoli a parte. Tanto che la Torino bianconera si sta chiedendo se non sia un problema di inadeguatezza. L´ha detto anche il povero Ferrara: «Siamo responsabili tutti». Verissimo, ma qualcuno di più.

«Non sia amico dei giocatori e non ascolti nessuno», gli aveva consigliato Tardelli. «Alla Juve, Ciro è l´unico che capisca di calcio». Eppure, più che una squadra, questo sembra un gruppo di persone tenute insieme dal caso. Gente sopravvalutata (Melo), in declino (Cannavaro, Grosso, Del Piero, Legrottaglie, Trezeguet), spaesata (Diego), anarchica (Camoranesi), inadatta (Poulsen, Grygera), acerba (Caceres, che perlomeno lotta), scomparsa (Amauri), fragile (Giovinco), inguardabile (Tiago). Non si può sperare sempre in Buffon, Chiellini e Marchisio, l´unico giovane campione per il futuro. L´unico. Perché la Juventus 2010-2011 è già una squadra da rifare.

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